La storia

Wanderio, la startup che piace a Europcar, è cresciuta cambiando idea

Due italiani e un cinese cominciano con una piattaforma per confrontare i prezzi di tutti i mezzi di trasporto. Solo in un secondo momento inseriscono la possibilità di comprare direttamente i biglietti. Adesso l’investimento della multinazionale. «Introdurremo il noleggio auto e il carpooling»

Pubblicato il 22 Lug 2016

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I fondatori di Wanderio Luca Rossi, Disheng Qiu e Matteo Colò

Quando deve prenotare un viaggio, di solito un millennial sa benissimo su quali siti e app andare per trovare le offerte più convenienti in termini di aerei, treni e altri mezzi di trasporto. Peccato che consultare più portali – 22 in media secondo un report Google Think Insight – per una sola vacanza sia una perdita di tempo che molti non vogliono concedersi.

Ecco allora che proprio tre millennial, Matteo Colò (che oggi ha 27 anni), Luca Rossi (27) e Disheng Qiu (30) hanno ideato un sistema per ottenere tutte le risposte con una sola ricerca. Si tratta di Wanderio, un portale di prenotazioni di viaggio multimodali che dà la possibilità, con un solo clic, di confrontare voli, tratte ferroviarie, bus e servizi di collegamento ad aeroporti e stazioni.

L’appeal di una piattaforma del genere non è solo per chi vuole progettare le proprie partenze, ma anche per le aziende che vogliono fare open innovation puntando sulle startup che si occupano di travel booking. Non a caso, lo scorso 19 luglio l’azienda francese di autonoleggio Europcar, attraverso la sua divisione di innovazione Europcar Lab, ha comunicato di aver investito in Wanderio. La cifra non è stata rivelata, ma trattandosi di un investimento “Series A” è possibile che sia di almeno un milione di euro, o anche di più, dal momento che in Europa questi round oscillano tra 1 e 3 milioni.

La storia di Wanderio comincia nel 2011. Matteo, che stava studiando management alla Bocconi (dove si è laureato nel 2013), e i due ingegneri informatici Luca, anche lui della Capitale, e Disheng, di origine cinese, si iscrivono a Innovaction Lab, il programma per startup (ora chiuso) fondato tra gli altri dall’attuale direttore di Luiss Enlabs, Augusto Coppola, che ha contribuito alla crescita di neoimprese italiane note come Atooma, Cocontest e Tutored. Durante questa “scuola” di imprenditoria, i tre si conoscono, mettono a punto la loro idea, che ottiene il secondo posto alla finale nazionale di Innovaction Lab, e due anni dopo, nel 2013, costituiscono la società, in cui Matteo Colò è il Ceo, Luca Rossi il Cto e Dishen Qiu il lead developer.

Ci siamo resi conto che nel mercato europeo dei viaggi il trasporto aereo non era più l’unica alternativa”, racconta a EconomyUp il Ceo Matteo Colò.

Il co-founder e Ceo di Wanderio, Matteo Colò

La crescita dell’offerta di treni ad alta velocità e l’ingresso di player importanti nel servizio bus – come Flixbus e Megabus – moltiplica le soluzioni disponibili e il numero di ricerche necessarie per confrontarle. Da qui nasce la nostra proposta: presentare tutte le soluzioni di viaggio in una sola ricerca e consentire di prenotare direttamente all’interno di un’unica piattaforma i biglietti dei servizi di trasporto che l’utente ritiene più convenienti per raggiungere la propria destinazione”.

Questa formula però non è stata adottata dalla startup fin dall’inizio: nel 2013, quando la società seguiva un programma di accelerazione nella sede romana di Working Capital, oggi Tim WCap, e all’inizio del 2014, quando raccoglieva il suo primo finanziamento, 200mila euro, attraverso una campagna di crowdfunding su Siamosoci chiusa in 48 ore, Wanderio individuava le soluzioni più convenienti e poi reindirizzava ai siti delle società partner per far perfezionare l’acquisto. “Osservando le esigenze degli utenti – continua Colò –, abbiamo deciso nel corso del 2014 di cambiare il nostro modello diventando la prima agenzia di viaggi online multimodale presente sul mercato: il viaggiatore che consulta le nostre applicazioni web e mobile può comprare, in un solo biglietto, diversi documenti di viaggio senza passare dai portali delle compagnie aeree, ferroviarie e di bus per il confronto”.

Oltre al cambio di business model, Wanderio in questi anni ha compiuto altri passi importanti. Ha raccolto altre risorse per supportare la propria crescita – circa mezzo milione di euro raccolti complessivamente prima dell’investimento di Europcar – e ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui l’accesso alla finale del TechCrunch Disrupt Berlin 2013, il primo premio al concorso “Ripartiamo dalle idee” lanciato nel 2014 da Corriere della Sera e Intesa Sanpaolo e il titolo di Best New App of the Week sull’Apple Store nel 2015.

I ragazzi di Wanderio nel 2014 hanno scelto come sede l’acceleratore Pi Campus di Roma (ma c’è anche un ufficio al Talent Garden di Milano) e hanno allargato il loro team fino a superare quota 15. “Entro la fine dell’anno assumeremo ancora altre 4-5 persone”, aggiunge Colò.

Oltre al confrontare i prezzi dei vari mezzi di trasporto, per un certo periodo il portale ha avuto anche la funzionalità di proporre agli utenti il viaggio più ecosostenibile e quello più veloce. Al momento, non è più disponibile ma dall’azienda non escludono che possa essere reintrodotta in futuro.

Essere una piattaforma multimodale non significa però essere senza competitor. Oltre ai portali che seguono un modello molto simile a quello di Wanderio – “per il multimodale sono 3-4 le aziende più attive in Europa”, afferma il Ceo – la gara è anche con motori “unimodali” come Skyscanner e Kayak, che si dedicano soprattutto al trasporto aereo.

Dopo l’investimento di Europcar, che presumibilmente è superiore al mezzo milione raccolto finora, la sfida è incrementare il numero di viaggi pianificati attraverso la piattaforma – al momento oltre 1 milione tra Italia ed estero – e allargare la copertura del servizio, che a oggi si espande su 700 aeroporti e più di 4.000 stazioni ferroviarie e di autobus. “Per raggiungere questo obiettivo – conclude il Ceo di Wanderio – l’apporto di un partner strategico come Europcar, che lavora in oltre 140 Paesi, si rivelerà sicuramente prezioso. Continueremo a stringere accordi con nuove compagnie di trasporto, soprattutto sul mercato europeo, e valuteremo l’integrazione di nuove modalità di viaggio come il car rental, area in cui Europcar è leader a livello europeo, e il carpooling. In sintesi, siamo pronti a integrare tutte le soluzioni che possono semplificare l’esperienza di pianificazione delle partenze”.

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