INNOVAZIONE 2017

Startup, ecco le 17 imprese innovative più finanziate del 2017

Da Nouscom (42 milioni), che ha sviluppato un vaccino contro il cancro, a ValueBiotech (2), dispositivo anti-cicatrici: quali sono e che cosa fanno le nuove società che hanno ricevuto gli investimenti più alti nel corso di quest’anno secondo l’Osservatorio Startup hi-tech del Politecnico di Milano

Pubblicato il 23 Dic 2017

Startup investimenti

Il dato è in crescita: nel 2017 gli investimenti in startup hi-tech in Italia ammontano a 261 milioni di euro. Rispetto al 2016, quando furono investiti 182 milioni di euro, c’è stato un incremento di oltre il 20%. A scattare la fotografia dell’ecosistema delle startup tecnologiche italiane è stato l’Osservatorio Startup hi-tech del Politecnico di Milano, secondo cui il carburante per il motore delle nostre startup arriva principalmente dai serbatoi degli investitori stranieri, i quali hanno incrementato del 163% rispetto all’anno precedente il loro impegno finanziario nell’imprenditoria innovativa italiana.

Secondo l’analisi dell’Osservatorio, poi, è diminuito il contributo degli investitori formali italiani, passati da 101 milioni nel 2016 a 80 milioni nel 2017 (-21%). Tale calo è però stato in qualche modo compensato dall’aumento del 10% dei finanziamenti da parte di attori informali (network di business angel e piattaforme di crowdfunding).

Tuttavia, nonostante l’incremento complessivo degli investimenti in Italia nel 2017, il confronto con ecosistemi europei simili al nostro è ancora insostenibile. Come ha spiegato Antonio Ghezzidirettore dell’Osservatorio Startup Hi-tech – in occasione del convegno “Corporate Entrepreneurship e Open Innovation”: «Un paragone con altri ecosistemi più maturi e con dotazioni e risorse finanziarie estremamente più alte (vedi Usa e Uk, ma anche Israele, Francia e Germania) non è ancora ipotizzabile. L’ecosistema startup hi-tech italiano continua purtroppo a soffrire di un cash shortage a monte, e dovrebbe essere sostenuto da opportuni strumenti ed operazioni ad esso interamente destinati e dedicati».

Detto ciò, il 2017 ha comunque messo a segno qualche punto importante per le startup italiane. Su tutti l’investimento ottenuto da Nouscom, la startup biotech italiana (ma con sede in Svizzera) che ha raccolto 42 milioni di euro a novembre 2017. Ma soprattutto, è stato l’anno di Satispay, startup attiva nel campo dei pagamenti digitali, che ha chiuso un round da 18,5 milioni a settembre 2017. Senza dimenticare i 7,2 milioni per BiovelocITA e i 7 per Genenta Science. Per questo, sulla scia dei dati prodotti dalla ricerca dell’Osservatorio (che però prendono in considerazione il periodo che va da ottobre 2016 a novembre 2017) abbiamo messo in fila tutte le startup italiane più finanziate del 2017. Ecco quali sono e cosa fanno.

NousCom: 42 milioni

Fondata da un team di italiani, sta sviluppando un innovativo vaccino per il cancro, basato sui nuovi sviluppi nelle tecnologie di sequenziamento del DNA e RNA che consentono la determinazione a prezzi più accessibili, velocemente e in modo affidabile l’esatta sequenza del genoma dei tumori.

Satispay : 18,5 milioni

Startup piemontese fondata da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta. Si tratta di un’applicazione gratuita per pagare nei negozi convenzionati fisici e online, per effettuare ricariche telefoniche e inviare denaro ai contatti della propria rubrica telefonica. In questa puntata di EconomnyUp la storia di Satispay raccontata dai tre fondatori.

Videostory di Satispay, la startup fintech italiana più finanziata del 2017

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GreenBone: 8,4 milioni

È una startup emiliana che ha sviluppato soluzioni innovative per curare gravi malattie ossee.

BiovelocITA: 7,2 milioni

Primo acceleratore italiano dedicato alle aziende biotech, riunisce scienziati, imprenditori e investitori, i migliori nel proprio settore, per promuovere la nascita e lo sviluppo di nuove aziende biotecnologiche innovative.

Genenta Science: 7 milioni

Società biotech che sta sviluppando una terapia genica basata sull’ingegnerizzazione delle cellule staminali ematiche per il trattamento dei tumori.

Sfera: 7 milioni

Società italiana, attiva nel settore dell’agritech, che ha ideato una serra tecnologica per la produzione di ortaggi all’insegna della sostenibilità ambientale.

Wise: 6,5 milioni

Attiva nel campo biomedicale sta sviluppando un’innovativa generazione di elettrodi impiantabili per neuromodulazione.

Pharma Integration: 6 milioni

La startup di Siena è specializzata nello sviluppo di sistemi e linee di produzione completamente robotizzate.

Empatica: 5 milioni

È una società che ha sviluppato uno smartwatch che monitora battito cardiaco, stress, attività fisica ed è impiegabile per prevenire diversi disturbi tra cui soprattutto quelli epilettici.

Fazland: 4,5 milioni

Startup emiliana che ha sviluppato un marketplace dei servizi professionali per la casa, per il business, per la persona, per gli eventi.

Mainstreaming: 4 milioni

Nasce per innovare il settore del “Content Delivery Network”, e si specializza nella distribuzione di contenuti video in real time, come il live streaming, basata su una tecnologia proprietaria ed una architettura tecnologica messa a punto nel centro R&D di Milano.

HomePal: 2,6 milioni

Startup che ha sviluppato una piattaforma che consente di gestire le transazioni immobiliari online

Zehus: 2,4 milioni

Startup milanese che ha messo a punto Bike+, una rivoluzionaria tecnologia che permette la produzione di biciclette elettriche senza bisogno di ricarica.

Greenrail: 2,3 milioni

L’innovazione di Greenrail è una traversa ferroviaria (la sottostruttura del binario a cui sono fissate le rotaie) green, cioè realizzata in parte con plastica riciclata e gomma ottenuta da pneumatici fuori uso.

CheckBonus: 2 milioni

Ha sviluppato un’app di marketing di prossimità che fa guadagnare buoni sconto e gift card entrando nei punti vendita convenzionati.

Clairy: 2 milioni

È un vaso tecnologico che fonde natura, tecnologia e design ricercato. Si tratta di un sistema di purificazione naturale per ambienti indoor capace di connettersi attraverso wi-fi a tutti i device e gestibile attraverso una app dedicata.

ValueBiotech: 2 milioni

Ha sviluppato un dispositivo in grado di evitare la formazione di cicatrici a seguito di un’operazione. “MILANO” (acronimo di Minimal invasive light automatic natural orifice) è il nome della tecnologia messa a punto dalla startup fondata dal chirurgo Antonello Forgione.

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Fabrizio Marino
Fabrizio Marino

Sono stato responsabile della sezione Innovazione e Tecnologia de Linkiesta, ho gestito la comunicazione di Innogest, sono Content Creator per PoliHub. Per EconomyUp mi occupo di innovazione e startup.

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