IL REPORT

Osservatorio Open Innovation 2020: tutti i numeri del Corporate Venture Capital in Italia

La partecipazione delle aziende e dei Family & Friends nel capitale di startup e PMI negli ultimi due anni è aumentata dell’82% e dal 2012 sono stati investiti oltre 1,7 miliardi, il doppio degli investitori specializzati. Ecco il Quinto Osservatorio sull’Open Innovation 2020 e il Corporate Venture Capital Italiano

Pubblicato il 21 Ott 2020

Investimenti STARTUP

Open Innovation 2020: sono le aziende (e gli imprenditori) la principale fonte di finanziamento per le startup italiane. È questa la sintesi del Quinto Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital Italiano – promosso da Assolombarda, InnovUp, Smau e la Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, con la partnership scientifica di InfoCamere e degli Osservatori del Politecnico di Milano e con il supporto di Confindustria e Piccola Industria Confindustria.

Open Innovation 2020, i numeri del Corporate Venture Capital

Il primo dato sullo stato dell’Open Innovation in Italia. Il numero delle quote dei soci Corporate che hanno investito in startup innovative è aumentato dell’83,7% tra settembre 2018 e settembre 2020, da 7.653 a 14.055 unità. Se si considerano le sole partecipazioni dirette, il numero di quote si attesta a 6.018, per un incremento del 62,3% negli scorsi due anni. A queste si aggiungono 5.900 quote in PMI innovative – la cui mappatura è la vera novità di questa quinta edizione dell’Osservatorio – di cui 1.941 partecipazioni dirette.

Clicca qui per scaricare la versione integrale dell’Osservatorio sull’Open Innovation e il Corporate Venture Capital Italiano 

Aziende e Family&Friend il doppio degli investitori specializzati

C’è un primato per il  Corporate Venture Capital. Dalla fondazione del registro dedicato delle startup e PMI innovative, sia gli operatori Corporate (1,77 miliardi  di euro) – cioè le imprese mature del sistema industriale italiano e internazionale – che quelli Family&Friends (1,28 miliardi  di euro) – ovvero persone fisiche e ditte individuali – contribuiscono a oltre il doppio degli investimenti provenienti dagli investitori specializzati (1,05 miliardi  di euro), fondi di venture capital in primis.

Gli investitori specializzati in innovazione sono nel capitale di 610 startup e PMI innovative iscritte alla sezione speciale del Registro. I soli Corporate Venture Capital sono nel capitale di 3.923 startup e PMI innovative (+23% rispetto all’anno precedente per quanto riguarda le sole startup) mentre 9.168 startup e PMI innovative hanno come soci solo family & friends.

Se si considerano i dati parziali dei bilanci di esercizio 2019, depositati al momento di redazione dell’Osservatorio da parte delle startup e PMI innovative, il fatturato generato nel 2019 è pari a 2,5 miliardi di euro. Il 57% di questi ricavi, pari a 1,46 miliardi  di euro è prodotto da Startup e PMI innovative nel portafoglio di CVC.

Corporate Venture Capital, la suddivisione per territorio e settori

Open Innovation 2020, c’è da tenere conto di una diversità geografica. La maggior parte dei soci corporate di startup innovative e PMI innovative, rispettivamente il 68,7% e il 58,4% , ha sede al Nord del Paese. Di contro, si rileva una distribuzione più omogenea di startup e PMI innovative su tutto il territorio italiano, a testimonianza di un flusso di investimenti da parte di corporate del Nord che va a beneficio di startup e PMI innovative che operano nel Centro Sud.

Le startup e PMI innovative sulle quali ricadono investimenti da CVC, nonostante siano solo il 29%  del totale, generano il 43%  degli addetti impiegati da tutte le startup  e PMI innovative. Sono quindi quelle che, in proporzione, contribuiscono maggiormente alla creazione di posti di lavoro.

Infine, si sottolinea come gli indici economici di startup e PMI innovative investite da Corporate siano strutturalmente migliori degli indici di quelle investite da Operatori Specializzati e Family&Friends: a titolo di esempio, il valore aggiunto medio delle startup investite da CVC  è di 95.000€ contro i 76.000€ di quelle investite da Family&Friends e i 16.000€ di quelle che hanno tra i loro soci gli Operatori Specializzati. Allo stesso modo, anche per le PMI innovative il valore aggiunto medio è maggiore (2.350.000€) nel caso di investimenti CVC rispetto a quelli operati da Family&Friends (2.255.000€) e Operatori Specializzati (1.159.000€).

Il valore dell’Open Innovation, 8mila partecipazioni Corporate

Guardando al solo dato degli investimenti diretti, sono oggi circa 8mila le partecipazioni Corporate nell’ecosistema delle startup e PMI innovative, un numero che conferma quanto anche in Italia le imprese di ogni dimensione credano sempre più nel valore aggiunto derivante dalla collaborazione quotidiana con queste imprese innovative”,  commenta Angelo Coletta, Presidente di InnovUp .

Angelo Coletta, Presidente di InnovUp
“Soprattutto negli ultimi mesi abbiamo potuto constatare come le imprese innovative siano per propria natura quelle in grado di fornire in breve tempo soluzioni efficaci per far fronte ai repentini cambiamenti di scenario. Sta ora alla politica confermare la crescente attenzione al settore (come fatto ad esempio con l’istituzione del Fondo nazionale per l’Innovazione e il Fondo per il Tech Transfer) rendendo, con gli strumenti legislativi adeguati, ancora più strutturale lo scambio virtuoso tra le grandi e le piccole realtà del tessuto imprenditoriale italiano, vero motore della fase di ripresa del nostro Paese”.

Corporate Venture Capital, 1,7 miliardi investiti dal 2012

“Oltre un miliardo e 700 milioni di investimenti da parte delle corporate in startup e PMI innovative da quando, nel 2012, è stato introdotto lo Startup Act italiano. Un dato positivamente sorprendente che dice quanto le imprese, grandi, medie e piccole, credano nell’innovazione aperta che arriva dalla contaminazione con le giovani imprese innovative”, ricorda Alvise Biffi, Membro della Giunta della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi.

Alvise Biffi, Membro della Giunta della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi
“Si tratta ora di promuovere e consolidare questi modelli virtuosi di corporate venture e di open innovation, da un lato divulgando le buone pratiche – 20 di queste sono pubblicate nell’Osservatorio di quest’anno – dall’altro dando vita a misure legislative adeguate per incentivare gli investimenti da parte delle aziende, considerato che, oggi, tali misure sono concentrate prevalentemente sulle persone fisiche e sugli investitori istituzionali.”

Open Innovation 2020, una via per la ripresa economica

“L’Osservatorio si conferma uno strumento utile sia per fotografare il fenomeno di collaborazione tra startup e aziende sia per stimolare le imprese a valutare le pratiche di Open Innovation e Corporate Venture Capital e agganciarsi così alle catene globali del valore “, commenta Stefano Venturi, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Attrazione Investimenti e Startup.

Stefano Venturi, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Attrazione Investimenti e Startup
“I dati di quest’ultima edizione testimoniano un’ulteriore crescita delle aziende che investono in startup e PMI innovative un fenomeno, ora più che mai, fondamentale per la ripresa economica del nostro territorio considerato che la dimensione del nostro ecosistema innovativo è ancora ridotta rispetto a altre realtà nazionali che competono con noi come Francia, Spagna e Germania. Per questo motivo, auspichiamo che, nell’ambito del piano Next Generation UE siano previste delle progettualità volte a favorire questo tipo di contaminazioni e che, allo stesso tempo, CDP Venture rafforzi e ampli le proprie iniziative legate al Corporate Venture Capital”.

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