Il commento
Attiriamo i risparmi privati sulle startup
Commentare i dati 2014 del VEM – solo 78 milioni investiti su nuove imprese – è per Pierluigi Paracchi «spreco di inchiostro digitale». Il vero nodo è indirizzare parte dell’enorme stock di risparmio dei cittadini verso le startup. Se ci riuscissimo – dice il Ceo di Genenta Science – vedremmo investimenti complessivi «con nove zeri»
di Pierluigi Paracchi
Pubblicato il 16 Lug 2015

Giacché spreco, allora elaboro.
Analizzando i dati sono confortato dal fatto che mancano dal radar VEM gli investimenti fatti dagli informal private investors, tutti quei privati risparmiatori che sfruttando anche gli incentivi fiscali della legge sulle startup innovative, hanno portato a termine già nel 2014 importanti operazioni. Insomma, il mercato si sta allargando più velocemente della capacità di monitorarlo: non si deve per forza essere associati a qualche club di investitori o di business angel per investire in innovazione. Molti, ad esempio, sono i cosiddetti club deal di cui ho memoria e che non trovo negli elenchi del VEM.
Ciò ci porta a superare, ma è evidentemente una stima, l’importo di 100 milioni di euro investiti. Forse questi non portano una sonda su Plutone ma ci permettono di vedere un po’ più vicino il sole.
Aggiornati grossolanamente i dati, possiamo pensare al futuro. La strada maestra non mi pare quella dei fondi pubblici da più parti caldeggiata. Di questi ne abbiamo provati già vari, sempre con modesti risultati: finanziarie regionali con fondini, ministeri con fondetti per zone depresse, fondi di (af)fondi pubblici con velleità nazionali.
Finiti i fondi che drogavano le statistiche per qualche tempo, le startup si squagliavano. Almeno proviamo un’altra ricetta, così per provare almeno a non perseverare: la ricchezza d’Italia è nelle tasche dei suoi cittadini risparmiosi. Muoverne una piccola percentuale verso investimenti innovativi e produttivi farebbe molto più di qualsiasi (riaf)fondo pubblico. Usiamo quindi risorse pubbliche per la leva fiscale a favore di chi investe in startup e Pmi innovative: aumentiamo la detrazione dall’attuale 19% e riduciamo la tassa sul capital gain ora al 26%. In concittadini con cultura così sensibile al tema fiscale potremmo smuovere la montagna e vedere un giorno un VEM a cifra tonda, con nove zeri.
* Ceo di Genenta Science