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Da Ashton Kutcher a Will Smith e Leo Di Caprio: tra i divi di Hollywood è startupmania

Sono sempre di più le star che investono i loro capitali in nuove imprese tecnologiche. Primo in classifica l’ex toy boy di Demi Moore che ha finanziato oltre 70 startup (tra cui AirBnB, Spotify e Uber). Ecco la lista dei finanziatori da Oscar

Pubblicato il 10 Set 2015

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Ashton Kutcher

Il vento milionario di Hollywood si sposta in Silicon Valley. Così le star di cinema e musica non collezionano più ville super lusso a Beverly Hills ma startup tecnologiche. Se sia diventato un nuovo status symbol per vantarsi con amici e colleghi (“Ho azioni in Twitter”, “Io in Facebook”, e così via) non si può dire, ma sono ormai tante le celebrità hollywoodiane che decidono di investire i loro capitali in nuove imprese tecnologiche. Uno dei primi ad aver lanciato la moda è stato l’attore e produttore Ashton Kutcher, diventato famoso come toy boy Demi Moore, oggi una delle star americane più pagate. La sua popolarità viaggia anche in rete, tanto che nel 2009 è stato il primo utente di Twitter ad aver raggiunto la soglia di un milione di follower. Kutcher ora si fa notare anche nel mondo delle startup per la vivacità dei suoi angel investment e per i suoi due fondi, A-Grade e Sound Ventures, con i quali ha finanziato oltre 70 startup, da 2009, come AirBnB, Foursquare, SeatGeek, Spotify, Uber, Dwolla e Path. Nel 2010, ha anche fondato Katalyst, una società di comunicazione che crea contenuti digitali per i media. Nelle ultime settimane, l’attore americano e il suo socio Guy Oseary, tramite la Sound Ventures, hanno investito nella startup Unikrn (che si legge come “unicorn”), una piattaforma attraverso la quale si possono effettuare scommesse su squadre che competono negli e-sport. CB Insight gli ha assegnato un meritato primo posto tra i vip che si dedicano ai business nel settore tech.

Ashton Kurtcher, il suo ruolo preferito è scoprire startup

Will Smith non ci ha pensato due volte quando si è trattato di partecipare a un investimento di 2,28 milioni di dollari per BioBeats, startup che ha creato un’app per monitorare lo stato di salute dei dipendenti e abbassare il loro livello di stress La startup in questione nasce nel 2013 come spinoff dell’Università di Pisa.

Cosa fa BioBeats, la startup che piace all’attore Will Smith

Anche il rapper Nasir “Nas” Jones – al secondo posto in classifica – ha investito in più di 30 società tech attraverso il suo fondo di New York, QuensBridge Venture Partners, forse per emulare il suo avversario di sempre, Jay-Z, che ha trovato nella musica in streaming di Tidal la sua nuova fonte di fortuna.

Al terzo posto si trova uno dei manager musicali più famosi degli Stati Uniti, Troy Carter, che vanta nel suo portfolio anche Lady Gaga. Carter ha investito in più di 20 startup, tra le quali anche Spotify, Warby Parker, Songza, Dropbox, Fab e Uber. È stato anche uno degli ospiti dell’ultima edizione americana di Shark Tank.

Ma la lista degli investitori da Oscar prosegue, passando da Will Smith (che ha partecipazioni in Julet, Fancy, BioBeats) a Leonardo Di Caprio (che investito in Casper e Mobli) e ancora Jessica Alba (con la sua startup Honest Company, valutata circa 1 miliardo di dollari).

Il mondo della musica non rimane indifferente al fascino delle nuove imprese innovative: oltre a Jay-Z, anche Justin Timberlake ha conquistato il mondo della musica digitale, comprando il social network Myspace per 35 milioni di dollari da News Corporation. Justin Bibier ha fatto della passione per i selfie un’occasione di investimento, partecipando alla startup Shots che di recente ha ottenuto altri 4 milioni di dollari.

La “startup mania” travolge anche le star della tv americana, pronte a cogliere al volo occasioni per farsi notare. Kim Kardashian ha lanciato un gioco per cellulari ispirato alla sua vita (con il quale ha guadagnato 200 milioni di dollari) e ha anche fondato insieme con Jessica Alba, l’app ShoeDazzle.

La stilista americana Rachel Zoe ha preso il fiuto imprenditoriale del marito Rodger Berman, e con il suo fondo Rachel Zoe Ventures ha conquistato l’ottavo posto nella classifica di CB Insights, specializzandosi soprattutto in startup di ecommerce.

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