VENTURE CAPITAL

Life science, le scommesse di Principia: compra Trifarma e lancia un fondo per startup e spinoff universitari

Luglio caldo per la sgr guidata da Falcone: dopo aver acquisito l’azienda che produce principi attivi intermedi, annuncia un altro fondo di venture capital con la Fondazione Golinelli. Investirà in realtà imprenditoriali che realizzano molecole curative, device di prevenzione e diagnostica avanzata. Obiettivo: 70 milioni

Pubblicato il 24 Lug 2017

BioInItaly

Poco più di una settimana fa la notizia dell’acquisizione di Trifarma, azienda lombarda specializzata nella produzione di principi attivi “intermedi”. Ora il lancio di un nuovo fondo di venture capital, il quinto, destinato al finanziamento di startup e spinoff universitari nel settore delle Life Science. È un luglio caldo in casa Principia, società di venture capital focalizzata sulle tecnologie medicali, che dopo essersi portata a casa il 70% di Trifarma, ora lancia Ùtopia, veicolo finanziario nato in collaborazione con Fondazione Golinelli di Bologna (che svolgerà il ruolo di anchor investor) il cui obiettivo di raccolta è fissato a 70 milioni di euro.

Il target di investimento di Ùtopia – si legge in una nota – sarà preciso: istituti di ricerca clinica e brevetti sia in fase avanzata che nella seconda fase di gestione della proprietà intellettuale. Il focus? Realtà che sviluppano molecole curative, device di prevenzione, diagnostica avanzata e per la prevenzione. Il fondo, early stage, avrà il compito di supportare le fasi pre-seed, seed capital e/o angel investing, come investimenti di sostegno dell’idea di business, dello startup aziendale e delle prime fasi di vita del progetto.

L’obiettivo di questa iniziativa? Da un lato amplificare la componente finanziaria a sostegno dei ricercatori e alle startup, che va accompagnata però da un necessario percorso di formazione imprenditoriale; dall’altro la volontà di trasferire conoscenza derivante da questa esperienza ai giovani sensibilizzando e spingendo verso ricerca e innovazione. A questo proposito uno degli obiettivi di Ùtopia è quello di investire nei distretti italiani di eccellenza, allo scopo di trasformare i più promettenti progetti di ricerca in progetti di impresa.

Il supporto di Fondazione Golinelli, attore principale in questa nuova iniziativa di Principia SGR, sarà non solo di tipo finanziario ma anche di strategia. Saranno infatti creati dei punti di aggregazione per startup e spin-off a Bologna, Milano e Roma per permettere un confronto periodico, sia scientifico che imprenditoriale, tra ricercatori e l’advisory aoard del fondo nonché tra gli studenti delle scuole e delle Università che frequentano Opificio Golinelli.

«È un privilegio e un orgoglio avere tra i nostri investitori Fondazione Golinelli – ha evidenziato Antonio Falcone, Amministratore Delegato di Principia SGR – che considero non solo un partner finanziario in questo nuovo progetto ma soprattutto un compagno con cui condividere valori e scelte di investimento. Il Fondo Ùtopia è il proseguimento del percorso creato alla fine del 2014 con il Fondo Life Science nato grazie al supporto di importanti investitori come Fondazione Enpam, CNPADC, Fondo Pensione BCC, Fondo Pensione Intesa San Paolo e Fondo Pensioni BNL».

«Il Fondo – spiega Andrea Zanotti presidente di Fondazione Golinelli – sarà riservato – avendo un occhio di riguardo alle realtà territoriali – a giovani imprese caratterizzate da un elevato potenziale di crescita e in cerca ancora di salire il gradino ultimo del consolidamento, mediante lo sviluppo di prodotti e approcci diagnostico terapeutici altamente innovativi. Ùtopia non rappresenta solo una forma di investimento finanziario: rappresenta un elemento imprescindibile del disegno che Fondazione Golinelli persegue. Le imprese prescelte avranno spazi di sperimentazione ed esposizione a Opificio Golinelli, in modo tale da poter assorbire linfa dalla ricerca che presso Fondazione si conduce – con particolare riferimento alla Scuola di Dottorato in Data Science and Computational – e fecondando al contempo, con la propria esperienza sul campo, sia l’attività di formazione che quella di impresa nascente ospitata in quello stesso luogo. L’integrazione di questi tre elementi».

Altri possibili target specifici potranno essere: farmaci e biotecnologie, digital health ed e-health, nanotecnologie diagnostiche e terapeutiche, medicina molecolare e ingegneria genetica, tecnologie di diagnostica molecolare e genetica in medicina predittiva, biomedicale diagnostico, chirurgico e terapeutico, sistemi e strumenti per la medicina rigenerativa, nutraceutica, medicina personalizzata.

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