DIGITAL TRANSFORMATION

Digital 360: primo semestre con fatturato ed EBITDA in crescita, quadruplicata la capitalizzazione

Primo semestre positivo per Digital360: fatturato + 28%, EBITDA + 33%. “Negli ultimi due anni l’ EBITDA è più che raddoppiato ed il suo rapporto con i ricavi è passato dall’11% al 23%”, ricorda il presidente Andrea Rangone, “Dal giugno 2017 la capitalizzazione della società è quadruplicata. In 18 mesi azzerato il debito”

Pubblicato il 21 Set 2021

Andrea Rangone, fondatore e presidente di Digital360

Fatturato su del 28%, EBITDA pari a 3,7 milioni di euro, posizione finanziaria netta quasi azzerata. Primo semestre più che positivo per Digital360, PMI innovativa quotata sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana (editore tra l’altro di EconomyUp), che ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021.

“L’analisi dei risultati semestrali degli ultimi due anni evidenzia che abbiamo più che raddoppiato il nostro EBITDA, ed il suo rapporto con i ricavi è passato dall’11% al 23%”, afferma Andrea Rangone, Presidente di DIGITAL360. “In un solo anno e mezzo abbiamo azzerato la posizione finanziaria netta del Gruppo partendo da un valore di oltre 6 milioni al 31 dicembre 2019, e ciò nonostante investimenti ed acquisizioni realizzati per diversi milioni di euro; dal momento della quotazione, nel giugno 2017, la capitalizzazione della società è quadruplicata. Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti, perché sono radicati nella visione imprenditoriale che da sempre ci guida e negli investimenti effettuati negli anni passati. Siamo fiduciosi per il nuovo scenario di mercato che vediamo di fronte a noi, fortemente impattato positivamente dalla scossa alla digitalizzazione indotta dalla pandemia e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e soddisfatti perché quest’anno siamo diventati Società Benefit, convinti che la nostra crescita possa essere realizzata in maniera sempre più sostenibile ed inclusiva, con impatti positivi sull’intero ecosistema che ci circonda”.

La crescita di Digital360

“La scalabilità del business e la capacità di contenere i costi rispetto all’evoluzione dei ricavi ci ha consentito una crescita dei margini superiore rispetto ai ricavi, ripagando così gli investimenti in innovazione tecnologica fatti negli ultimi anni, e grazie ai quali abbiamo potuto sempre di più sviluppare modelli di servizio fortemente innovativi ed ingegnerizzati, che hanno consentito di estendere il modello di business soprattutto verso il mercato delle imprese di piccole e medie dimensioni”, dichiara Gabriele Faggioli, Amministratore Delegato di DIGITAL360 . “Stiamo sempre di più puntando su un approccio innovativo, fortemente basato su asset proprietari (oltre al Network DIGITAL360, anche un know-how basato su piattaforme tecnologiche erogate in modalità As-A-Service), che sta rivoluzionando i mercati di riferimento”.

“Alla base di questa importante crescita vi è anche il significativo incremento dei ricavi ricorsivi annui ad abbonamento (Annual Recurrent Revenue) che a fine semestre raggiungono la cifra di 7,7 milioni di euro con un incremento di circa il 50% rispetto al primo semestre 2020”, spiega  Raffaello Balocco, Amministratore Delegato di DIGITAL360 . “La crescita che abbiamo ottenuto nel semestre, interamente organica, assume per noi un rilievo ancora più ampio se letta alla luce del fatto che un’importante e storica linea di business del Gruppo, quella relativa all’organizzazione degli eventi in presenza, non ha ancora potuto contare sulla ripresa delle attività, a causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria. E siamo convinti che le acquisizioni recentemente finalizzate daranno ulteriore linfa alla crescita dei ricavi e dei margini del Gruppo”.

I ricavi conseguiti al 30 giugno 2021 da Digital360 ammontano a 16,2 milioni di euro, con un incremento del 28% rispetto ai 12,7 milioni del corrispondente periodo del 2020. Il Valore della Produzione sfiora i 17 milioni di euro contro i 13,4 milioni del semestre precedente.
L’EBITDA è pari a 3,7 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto ai 2,8 milioni al 30 giugno 2020. L’EBIT è pari a 2,3 milioni di euro e il risultato netto consolidato è pari a 1,4 milioni di euro, contro rispettivamente 1,5 milioni e 1,1 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo (debitoria) è passata da 1,4 milioni di euro del 31 dicembre 2020 a 0,3 milioni del 30 giugno 2021. Relativamente alla PFN, giova ricordare che a fine semestre è ancora in essere una quota residua del prestito obbligazionario convertibile (POC) per l’ammontare di 1,56 milioni di euro: considerato il rapporto di conversione corrispondente a 1,60 euro per ogni azione, alle attuali quotazioni del titolo (ben superiori a 4,00 euro) l’opzione di conversione è fortemente conveniente e cioè “in the money”, con una PFN virtualmente positiva (credito) per oltre un milione di euro nel caso di integrale esercizio dell’opzione di conversione.

Questo risultato è ancora più positivo se letto alla luce del fatto che nel semestre il Gruppo ha sostenuto un cash out per investimenti per un ammontare di 2,4 milioni di euro (di cui 1,4 milioni per operazione di M&A),  ha liquidato, per un totale di circa 0,9 milioni di euro, saldi ed acconti IRES ed IRAP che nello scorso esercizio erano trascurabili, e la crescita dei volumi, con l’inevitabile incremento dei crediti e debiti commerciali, ha in parte frenato l’apporto positivo del capitale circolante netto alla generazione di liquidità. Si rafforza il Patrimonio Netto Consolidato, che passa dai 9,8 milioni del 31 dicembre 2020 ai 12,7 milioni di euro del 30 giugno 2021.

Lo scenario di riferimento

Il contesto italiano è ancora evidentemente caratterizzato da un livello medio di digitalizzazione inferiore rispetto ai paesi europei più avanzati. Ma proprio in un contesto così poco sviluppato, la pandemia ha accelerato – in modo repentino e imprevedibile – alcune dinamiche in atto da anni: ha reso evidente l’importanza strategica delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), ha spinto la trasformazione digitale di imprese e pubbliche amministrazioni, ha indotto il cambiamento – da parte di individui e organizzazioni – di molte abitudini e comportamenti, facendo toccare con mano l’importanza e l’efficacia di tanti strumenti, servizi e sistemi di comunicazione digitali.

Tutto questo ha concretamente accelerato l’adozione da parte del mercato di molti servizi che DIGITAL360 offre da anni e su cui sono state investite molte risorse – come gli eventi digitali, la comunicazione online, la lead generation digitale, l’advisory a distanza (remotizzata) – e ha aumentato la percezione dell’importanza di temi quali lo smart working, la cybersecurity, l’industria 4.0, lo sviluppo delle competenze digitali, il marketing digitale, il remote selling – ambiti in cui il Gruppo opera da sempre. L’emergenza sanitaria non ha dunque inciso solo in maniera contingente sul business, ma ne ha favorito l’evoluzione verso un modello già in fase di concretizzazione da tempo, accelerandone gli effetti grazie alla maggiore sensibilità digitale del mercato e alla maggiore necessità di servizi innovativi.

In questo contesto si devono interpretare i risultati ottenuti dal Gruppo nel primo semestre del 2021: l’importante incremento dei ricavi derivanti dai servizi più innovativi, digitali, remotizzati e ricorsivi ha più che compensato il calo del fatturato derivante dagli eventi fisici.
E se da un lato l’incremento dei servizi innovativi risulta stabilmente acquisito nel business del Gruppo, ponendo le basi per una ulteriore crescita futura, d’altro lato la ripresa delle attività e degli eventi in presenza, largamente auspicata ad esito della campagna vaccinale in corso, potrebbe favorevolmente dare, nel prossimo futuro, ulteriore impulso ai ricavi.

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