L'INTERVISTA

Intesa Sanpaolo Vita, il Vice DG Scarfò: “Le nostre sfide? Digitalizzazione e open innovation”

Alessandro Scarfò, amministratore Delegato e Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Assicura e Vice Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Vita, spiega a EconomyUp i trend e le sfide della “bancassicurazione”, quella che vende prodotti con caratteristiche di assicurazione e investimento

Pubblicato il 30 Mag 2023

Alessandro Scarfò, amministratore Delegato e Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Assicura e Vice Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Vita

La digitalizzazione per migliorare il servizio ai clienti e ottimizzare i costi, l’open innovation per sperimentare nuovi prodotti e soluzioni, le competenze digitali per accompagnare la trasformazione: sono i cardini dell’attività di Intesa Sanpaolo nel mondo delle assicurazioni, così come racconta a EconomyUp Alessandro Scarfò, amministratore Delegato e Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Assicura e Vice Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Vita, Responsabile Area di Coordinamento Società Ramo Danni.

Intesa Sanpaolo Vita è a capo di un gruppo Assicurativo del quale fanno parte altre società, tra cui appunto Intesa Sanpaolo Assicura, la quale offre un’ampia gamma di prodotti in grado di coprire i danni alla persona, ai veicoli, alla casa e tutelare i finanziamenti. Siamo nel campo della bancassicurazione, termine che si riferisce alla pratica degli istituti bancari di vendere e promuovere prodotti assicurativi che hanno caratteristiche di investimento.

Nell’intervista con EconomyUp, Scarfò parte dalla digitalizzazione, una delle sfide più ambiziose del settore assicurativo, nonché tra gli elementi salienti del piano strategico 2022-2025 di Intesa Sanpaolo, supportata da una strategia di applicazione dell’Artificial Intelligence che ne rappresenta uno dei principali fattori abilitanti. “La digitalizzazione – dice l’AD di Intesa Sanpaolo Assicura e Vice DG di Intesa Sanpaolo Vita – è chiave per creare valore per i clienti, migliorando il livello di servizio percepito, e per ottimizzare strutturalmente la base costi”.

Come la state mettendo in pratica?

La Divisione Insurance ha attivato un Programma di Trasformazione Digitale focalizzato su quattro direttrici di intervento. La prima riguarda i prodotti: si lavora al lancio di prodotti nativi digitali in linea con l’orientamento strategico di Gruppo. La seconda direttrice riguarda i canali e prevede il rafforzamento del contributo delle digital properties in chiave di servizio ai clienti, ampliando le funzionalità “self” su vendita, post-vendita e assistenza. Terza direttrice di intervento: i processi. Si punta al potenziamento dell’efficacia e dell’efficienza operativa mediante automazione di attività operative e gestionali. Infine la cultura: lavoriamo per la diffusione di una cultura digitale, con percorsi formativi e di upskilling dedicati, e attività di scouting sulle best practice e sulle innovazioni di mercato.

Quanto conta l’open innovation per la Divisione Assicurativa di Intesa Sanpaolo? Quali iniziative sono state avviate e quali verranno intraprese per dialogare con le realtà innovative? 

La collaborazione con realtà che stanno cambiando il mercato è da anni al centro dell’attenzione della Divisione Assicurativa del Gruppo Intesa Sanpaolo, sia come fonte di innovazione da portare all’interno del Gruppo, sia ai fini di sperimentazione di nuovi prodotti e soluzioni. Intesa Sanpaolo Vita affronta quindi il prossimo futuro con forte attenzione all’open innovation anche in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo dedicata all’innovazione di frontiera. Ma anche partecipando attivamente a programmi e acceleratori nell’ambito dell’Health&Biotech. Per il terzo anno consecutivo, partecipiamo con Intesa Sanpaolo RBM Salute all’acceleratore Health&BioTech promosso da Deloitte. Si tratta di un programma dedicato al mondo salute che, attraverso sperimentazioni con startup e scaleup ci permette di ripensare l’offerta assicurativa e i processi per proporre nuove soluzioni ai nostri clienti e soddisfare i bisogni crescenti di cura delle persone.

Il 2022 è stato un anno di crescita per l’Insurtech, la tecnologia applicata al mondo delle assicurazioni. Cosa vi aspettate dal 2023 e quali iniziative state intraprendendo in questo campo?

Il settore Insurtech avrà un ruolo fondamentale per il futuro delle assicurazioni: l’innovazione giocherà un ruolo importante nel settore, dall’interazione con i clienti, all’integrazione in ecosistemi allargati, a nuovi business model e modi di ottenere efficienza mantenendo alti livelli di soddisfazione del cliente. Noi collaboriamo già con realtà dell’Insurtech.

Un esempio di collaborazione con una startup?

In ambito gestione dei Sinistri Motor, la collaborazione con una startup Insurtech ci ha consentito di incorporare nel processo di gestione sinistri un percorso smart che consente al cliente di caricare da smartphone immagini del sinistro.

Uno dei trend innovativi è l’Embedded Insurance: come vi ponete nei confronti di questo nuovo modello?

Il modello dell’Embedded Insurance sarà un fattore trainante per la crescita del mercato bancassicurativo, puntando sulla collaborazione tra player del settore, compagnie assicurative, insurtech, big tech con l’obiettivo di fare ecosistema e raggiungere nuovi clienti con un’offerta innovativa. Come Gruppo Bancassicurativo rimane prioritario per noi rispondere alle esigenze dei clienti, innovando la nostra offerta perché rappresenti una risposta effettiva nei momenti di bisogno dei clienti.

Dall’innovazione scaturiscono nuovi prodotti assicurativi: quali conquisteranno il mercato?

Pensiamo che nel prossimo futuro troveranno maggior mercato i prodotti legati all’ambito salute, sia in chiave individuale sia collettiva. In particolare pensiamo a un programma dedicato ai senior in grado di offrire una forte componente di intervento socio-assistenziale e tecnologico. Avranno il loro rilievo anche i prodotti legati ai nuovi trend di sostenibilità e circolarità, così come quelli small-ticket/ instant. Questi ultimi sono in grado di intercettare i bisogni anche dei più giovani e semplificare i processi di gestione per cliente e compagnia.

Quali nuove skills servono? Quali possibilità di formazione e reskilling?

Alle competenze tradizionali è necessario affiancare sempre di più nuove professionalità capaci di cogliere le potenzialità dell’innovazione e delle tecnologie digitali e di portare quindi nel futuro il business assicurativo. Temi come big data, analytics, intelligenza artificiale, cyber security, customer centricity, digital health sono fondamentali per la progettazione e la fruizione di nuovi servizi prodotti e per rispondere alle nuove esigenze della clientela.

Proprio per provare a guardare avanti in un business centenario abbiamo promosso, con il sostegno della Compagnia di Sanpaolo e insieme a prestigiosi partner industriali e accademici, il Master in Insurance Innovation. Si tratta di un master di secondo Livello, full time, della durata di 12 mesi. Un percorso formativo che può contare su contenuti altamente innovativi e una faculty mista composta da accademici di fama internazionale, rappresentanti delle istituzioni, manager delle aziende sponsor e innovatori digitali.

Si tratta di un’iniziativa rilevante per la Divisione Insurance perché coniuga il tema della diffusione di una miglior cultura assicurativa con la valorizzazione del talento dei giovani e l’innovazione, punti fondamentali sui quali continueremo ad investire anche in futuro.

La quarta edizione del Master in Insurance Innovation partirà ad ottobre 2023 e sono già aperte le candidature.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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