Smart Payment

Gli Smart Payment sono forme di pagamento innovative che sfruttano le nuove tecnologie. Possono includere sistemi che non richiedono interazione diretta tra cliente e venditore (come Uber), soluzioni che utilizzano autenticazione biometrica (come Apple Pay con l'impronta digitale), applicazioni che integrano carte fedeltà (come Starbucks) o pagamenti tramite dispositivi indossabili (come Apple Watch). Questi metodi di pagamento digitale stanno trasformando il modo in cui consumatori ed esercenti gestiscono le transazioni, rendendo i pagamenti più veloci, sicuri e convenienti.

FAQ generata da AI

I principali tipi di Smart Payment oggi disponibili includono: Mobile POS, che trasformano smartphone in terminali di pagamento; pagamenti contactless con carte che hanno registrato una crescita del 150% raggiungendo 18 miliardi di euro; Smart Object Payments, che permettono pagamenti attraverso oggetti connessi come automobili e elettrodomestici; Mobile Proximity Payment per pagamenti in negozio tramite smartphone; e pagamenti conversazionali come Request to Pay, che introducono elementi di messaggistica nelle transazioni.

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I pagamenti contactless funzionano attraverso la tecnologia NFC (Near Field Communication) che permette di effettuare transazioni avvicinando semplicemente la carta o il dispositivo al terminale POS, senza necessità di inserimento fisico o firma. Secondo l'Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano, i pagamenti contactless hanno registrato una crescita del 150%, sfiorando i 18 miliardi di euro (l'8% del transato con carta). Quasi una carta su due (51 milioni a fine 2017) e oltre un POS su due (1.400.000) è contactless. Si stima che entro il 2020 i pagamenti contactless potrebbero valere tra i 50 e i 90 miliardi di euro.

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Gli Smart Object Payments sono pagamenti effettuati tramite oggetti connessi a Internet che possono avviare transazioni in modo autonomo. L'automobile è uno degli oggetti smart più promettenti per questa tecnologia, permettendo di pagare direttamente dal cruscotto servizi come rifornimento, pedaggi, parcheggi o cibo. Il sistema funziona tramite tokenizzazione: all'interno degli oggetti viene virtualmente inserita una quantità di denaro collegata alla carta di credito. Case automobilistiche come Volkswagen e Mercedes stanno già implementando servizi di pagamento integrati nei loro veicoli, mentre si prevede che in futuro le big tech come Google, Apple e Amazon giocheranno un ruolo importante in questo settore.

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Il Mobile POS è un sistema che trasforma lo smartphone in un terminale di pagamento attraverso un dispositivo aggiuntivo che si collega via Bluetooth o tramite l'ingresso audio del telefono. Per utilizzarlo, l'esercente deve scaricare un'app dedicata e collegare il lettore di carte al proprio smartphone. Il sistema utilizza la connessione dati del telefono (3G, 4G o Wi-Fi) per elaborare le transazioni. È particolarmente utile per attività che necessitano di mobilità come tassisti, espositori fieristici, artigiani o servizi di consegna a domicilio. Secondo l'Osservatorio Mobile Payment & Commerce, i pagamenti con Mobile POS hanno raggiunto 280.000 nel 2019, con una crescita del 50% rispetto all'anno precedente, per un transato totale di oltre 2,2 miliardi di euro.

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Request to Pay (R2P) è un framework di servizi di messaggistica sicuro sviluppato da EBA Clearing che introduce elementi di conversazione nelle transazioni di pagamento. Non è un nuovo metodo di pagamento ma una nuova modalità di inizializzazione. Il sistema permette a un beneficiario di richiedere una somma di denaro a un pagatore per regolare una transazione specifica. Il pagatore può decidere di pagare per intero, parzialmente o rifiutare il pagamento, avviando un "pagamento conversazionale". Questo sistema offre vantaggi sia per i creditori che per i pagatori: i primi possono inviare fatture e richieste di pagamento digitalmente con anticipo e ricevere risposte immediate, mentre i secondi possono verificare le fatture e decidere come procedere, ottenendo assistenza immediata in caso di problemi.

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Gli Smart Payment offrono numerosi vantaggi sia per i commercianti che per i consumatori. Per i commercianti, permettono transazioni più rapide riducendo le code, migliorano la gestione del flusso di cassa con accrediti immediati, riducono i rischi legati alla gestione del contante e offrono dati analitici preziosi sul comportamento d'acquisto. Per i consumatori, garantiscono maggiore comodità e velocità nelle transazioni, aumentano la sicurezza eliminando la necessità di portare contanti, offrono una migliore tracciabilità delle spese e spesso includono programmi fedeltà integrati. Nel caso dei pagamenti conversazionali come Request to Pay, entrambe le parti beneficiano di una comunicazione diretta che può risolvere rapidamente eventuali problemi relativi ai pagamenti.

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Il mercato italiano dei pagamenti digitali sta crescendo significativamente. Secondo l'Osservatorio Mobile Payment del Politecnico di Milano, il valore delle transazioni con carta ha raggiunto 220 miliardi di euro (+10% rispetto al 2016), pari al 28% dei consumi totali delle famiglie italiane. Di queste, il 21% sono state effettuate tramite modalità innovative di pagamento digitale. I pagamenti contactless (+150%) e mobile (+60%) rappresentano oltre la metà del mercato dei New Digital Payment. Gli acquisti tramite smartphone sono cresciuti del 65%, superando i 5,8 miliardi di euro, mentre i Mobile POS hanno raggiunto i 900 milioni di euro (+9%). Le previsioni indicano che il mercato dei New Digital Payment potrebbe raggiungere i 100 miliardi di euro entro il 2020.

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Dal 30 giugno 2022, commercianti e professionisti sono obbligati ad accettare pagamenti elettronici tramite POS per qualsiasi importo a partire da 5 euro. L'obbligo si applica a tutti coloro che effettuano attività di vendita di prodotti o prestazioni di servizi, inclusi negozi al dettaglio, ristoranti, bar, artigiani, liberi professionisti e attività itineranti come venditori ambulanti. Sono esentati solo i professionisti nelle transazioni verso altri professionisti. Chi non si adegua è soggetto a una sanzione amministrativa di 30 euro più il 4% del valore della transazione negata. Per incentivare l'adozione dei POS, sono previste agevolazioni fiscali come crediti d'imposta sulle commissioni e bonus per l'acquisto di strumenti di pagamento elettronico.

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