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Mobile POS: come funziona, quanto costa e a chi è più utile

Sono cresciuti del 50% i pagamenti tramite Mobile POS in Italia, rileva l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Polimi. Il metodo che trasforma lo smartphone in un “point of sale” può servire a tassisti, espositori nelle fiere e a chi consegna a domicilio. Qui come funziona (commissioni comprese) e i numeri nel mondo

Pubblicato il 15 Set 2019

Mobile POS

Non sono più solo una nicchia di mercato nel retail italiano, ma stanno crescendo (+50% nel 2019) e sono in grado di attrarre vari tipi di esercenti, dai tassisti agli ambulanti, dagli artigiani a chi fa consegne a domicilio: stiamo parlando dei Mobile POS, terminali collegati via bluetooth o ingresso audio allo smartphone dell’esercente per consentire ai clienti di effettuare il pagamento tramite cellulare. L’Italia è tra i paesi con la più alta diffusione di terminali POS (circa 59 mila per milione di abitanti) e anche il Mobile Pos (che è una sorta di sottoinsieme del mondo dei POS) si sta facendo strada.

Mobile POS: una crescita del 50% nel 2019

Secondo i dati diffusi ad aprile 2020 dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, i pagamenti con Mobile POS hanno raggiunto quota 280.000 nel 2019, in crescita del 50% rispetto al 2018.

Si tratta di un aumento importante rispetto a quello degli scorsi anni – si legge nel report  – dovuto da un lato alla maggior consapevolezza degli esercenti più piccoli e dei liberi professionisti riguardo all’obbligo e alla necessità di doversi dotare di un terminale per accettare pagamenti con carta (i consumatori spesso dovranno pagare in elettronico per ottenere le detrazioni fiscali). Dall’altra parte la crescita è dovuta a un’azione commerciale e di promozione importante messa in campo da alcuni player nell’ultimo anno. Il transato totale, oltre 2,2 miliardi di euro nel 2019 (8.000€ annui per terminale), dimostra come si tratti, comunque, di dispositivi utilizzati da business con bassa frequenza di acquisti con carta.

Cos’è un Mobile POS

Il POS mobile (dall’inglese Point of sale, letteralmente “punto di vendita”) è un metodo di pagamento flessibile e innovativo in grado di trasformare lo smartphone in un terminale di pagamento. Il dispositivo consente di accettare pagamenti elettronici con carte di credito o carte di debito (cioè i bancomat). È in grado di leggere queste carte di pagamento al pari dei terminali tradizionali ma, a differenza di questi, non ha al suo interno il meccanismo per la trasmissione dei dati della transazione. In sostanza il Mobile POS dà la possibilità di trasformare, attraverso un device ad hoc, un semplice telefonino in uno strumento in grado di accettare qualsiasi carta di pagamento al pari di un POS tradizionale. Funziona di solito scaricando un’app dedicata sul proprio cellulare, che poi permetterà di utilizzare lo smartphone come fosse un POS, e ricevere quindi pagamenti sul cellulare con le principali carte di credito e debito accettate.

Sono ancora in fase di test, invece, le soluzioni “Soft POS” “Tap on phone” che consentirebbero ai commercianti, senza alcun dispositivo aggiuntivo, di accettare dei pagamenti contactless direttamente dal proprio smartphone (se opportunamente dotato di antenna NFC) e che potrebbero essere molto efficaci nell’avvicinare ai pagamenti digitali i piccoli commercianti in tutto il mondo.

Differenza tra POS tradizionali e POS mobili

Esistono vari tipi di lettori di carte, che possono essere distinti in due categorie: i POS tradizionali e i POS mobili.

I POS tradizionali comprendono: il POS fisso (connesso alla rete telefonica); il Pos cordless/wireless (connesso alla rete telefonica, ma con una periferica che ne consente l’utilizzo all’interno di un negozio);  e il POS GSM/GPRS (con Sim card).

Il POS Mobile funziona sostanzialmente come un normale terminale POS con lettore tradizionale, ma l’innovazione sta nel fatto che, invece di utilizzare la linea fissa o un comune sistema di pagamento con terminali wireless e GSM, il POS mobile si connette direttamente via Bluetooth allo smartphone o al tablet e effettua il pagamento sfruttando la connessione dati internet 3G, 4G o Wi-Fi del dispositivo, tablet o smartphone che sia.

A chi serve: taxi, fiere, consegne a domicilio

Il Mobile Pos è pensato principalmente per quelle attività che necessitano di un sistema di pagamento in mobilità, per esempio i servizi di taxi e trasporti, oppure eventi fieristici o servizi in cui il pagamento avviene fuori dal punto vendita. In generale può essere utile per gli esercenti o per i professionisti che prevedono uno scarso utilizzo dei pagamenti con carta nella propria attività, oppure hanno bisogno di un terminale per incassare ovunque, per esempio per servizi di consegna a domicilio.

Le commissioni

Le politiche di pricing legate ai Mobile Pos sono solitamente basate su bassi costi fissi di attivazione e di canone, e su costi variabili per transazione più elevati. Per questo risultano attraenti per quella parte di commercianti che intendono dotarsi di un secondo terminale e per coloro che processano solo poche transazioni nel corso del loro lavoro.

I costi da valutare al momento dell’attivazione di un Mobile Pos sono:

-Il costo di attivazione una tantum
-Il canone mensile
– Le commissioni su ogni transazione (a volte fisse, a volte negoziabili)

In base alla presenza o assenza di questi tre costi, e alla loro entità, si può scegliere il Mobile POS più adatto alle proprie esigenze. Tra le varie proposte di Mobile POS: SumUp, iZettle, POS Nexi, Move and Pay, You POS Mobile, Jusp. Anche le banche tradizionali offrono i POS per smartphone Android e iOS. Alcune delle proposte sopra citate sono collegate a conti correnti presso istituti bancari, altre no.

Mobile POS nel retail

Per il momento i Mobile Pos In Italia sono ancora molte meno usati dei POS tradizionali. Il numero di transazioni (100 transazioni annue per POS) e il valore di transato per POS (9.000 € annui per POS) risultano, infatti, di un paio di ordini di grandezza minori rispetto ai POS tradizionali. Si stima che nel 2021 i pagamenti su Mobile POS varranno tra 1,8 e 2,2 miliardi di euro.

Con la pandemia da Covid19, i rivenditori hanno assistito a una forte diffusione nell’uso della carta e dei pagamenti senza contatto, in modo da ridurre il contatto fisico con il mezzo di pagamento. Il POS mobile è sembrato a molti lo strumento ideale per mantenere il distanziamento sociale.

Mobile POS nel mondo

Come si legge nel grafico sovrastante elaborato da Statista, il trend di crescita del Mobile Pos in Italia è confermato dai dati internazionali. Nel 2019 il valore del transato attraverso pagamenti di Mobile Pos ammonta a 747,18 milioni di dollari, con un incremento atteso del 29,7%, fino ad arrivare a 2,118 miliardi di dollari nel 2023. Sempre entro quell’anno il numero degli utenti dovrebbe salire a 1,655 miliardi. Il pagamento medio annuale per utente tramite Mobile Pos è stato quest’anno di 660,5 dollari. È la Cina il Paese che ha fatto registrare il più elevato valore nelle transazioni: 586,6 milioni di dollari nel 2019.

(Articolo aggiornato al 15/09/2020)

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