STARTUP INTELLIGENCE

Blockchain, le startup italiane dalla finanza all’intrattenimento

I finanziamenti e gli investimenti nella blockchain confermano un trend in crescita. Le applicazioni della tecnologia non si limitano al finance e ma sono tante le startup che hanno deciso di declinarla in diversi ambiti. Vediamo gli esempio più interessanti individuati da uno studio di Osservatori Digital Innovation

Pubblicato il 07 Dic 2018

Blockchain e crowdfunding

Il fenomeno Blockchain & Distributed Ledger continua a riscuotere una forte attenzione a livello globale da parte di numerosi attori. Nella creazione del mercato, le startup stanno rivestendo un ruolo fondamentale, definendo alcune delle direzioni di sviluppo. Nella ricerca degli Osservatori Digital Innovation sono state censite 508 startup operanti a livello nazionale e internazionale su questa nuova tecnologia. Di queste imprese innovative, 396 hanno ricevuto complessivamente 3,9 miliardi di dollari, con una media di quasi 10 milioni di dollari ciascuna. In questo articolo presentiamo una fotografia dell’ecosistema startup blockchain in tutti i diversi ambiti.

Blockchain, una panoramica dell’ecosistema startup

Nel 2017 i finanziamenti nel settore sono cresciuti del 213% rispetto all’anno precedente e quasi la metà di essi arriva da uno strumento di finanziamento innovativo, le ICO, nonostante nei primi mesi del 2018 il fenomeno ha subito un rallentamento della crescita. I risultati dello studio sono stati presentati da Valeria Portale e Giacomo Vella, rispettivamente Direttore e Ricercatore dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger,  lo scorso 9 novembre al Workshop di Startup Intelligence. L’incontro ha ospitato il pitch di 8 startup di fronte alla platea della community degli Innovation Manager italiani.  Tra le aziende presenti: A2A, ACI, Agos, Altroconsumo, BNP Paribas Leasing Solutions, Cigierre, Edison, Enel, Eni, Europ Assistance, Generali, Gruppo Hera, GSK, Inail, Janssen, Leonardo, Luxottica, Otsuka Pharmaceutical Italy, Pirelli, Roche, Sinelec, Siram, Sisal.Le startup censite e analizzate nel corso della ricerca sono state classificate per ambito applicativo e processo di riferimento della soluzione, identificando diverse categorie di appartenenza.

Blockchain e Finance

Tra gli ambiti applicativi considerati all’interno della ricerca,  figurano tra i primi quello Finance, in cui rientrano tutte le startup che sfruttano la blockchain per i servizi offerti dalle principali istituzioni finanziarie (banche, assicurazioni, mercati…), e Virtual Currency. Ci sono startup che forniscono servizi o prodotti strettamente legati alle valute digitali, come Conio. Il portafoglio bitcoin Conio, presentato dal Co-Ceo Vincenzo Di Nicola, è un’applicazione che permette di comprare, vendere, custodire, inviare e ricevere bitcoin direttamente dal proprio smartphone. Allo “smart-wallet” è possibile accedere attraverso un’app per mobile progettata e realizzata con il preciso obiettivo di semplificare un mondo spesso ancora troppo complesso per il grande pubblico. Luca Sannino ha invece raccontato di Inbitcoin, di cui è Co-Founder: la sua startup propone partnership tecnologiche con i player esistenti che desiderano integrare la vecchia infrastruttura con la tecnologia bitcoin. Mangrovia Solutions rientra, invece,  nell’ambito General Purpose, offrendo un servizio generalizzato su più ambiti. La startup di Alfredo Giardina, CEO dell’azienda, è una software house specializzata in tecnologie di crittografia applicata. In particolare, Mangrovia sviluppa da zero business unit specifiche basate su blockchain che interessano un ampio campione di industrie come Energia, Fintech, Logistica, Supply Chain, Food Distriburion, Crypto Gaming e Arte.

Blockchain e Media&Arts

All’ambito che include startup che si occupano della gestione di contenuti multimediali e artistici, sia fisici che digitali, appartiene Eternity Wall, specializzata nella scrittura di informazioni non finanziare su blockchain. Come ha raccontato Valerio Vaccaro, la startup si occupa della notarizzazione in Cloud degli atti e documenti condominiali, consentendo la creazione di un registro basato sulla tecnologia blockchain. In questa categoria rientra anche Tutelio: presentata dal Co-Founder Fabrizio Lipani che propone una piattaforma “blockchain as a service” per la tutela e gestione della proprietà intellettuale d’azienda. L’organizzazione opera con un network globale di esperti specializzati nella tutela e nel trasferimento tecnologico dell’innovazione, della scienza e dell’intrattenimento.

Blockchain e Logistica

Tra gli altri ambiti individuati dalla ricerca c’è la  logistica, in cui rientrano startup che semplificano e tracciano i passaggi intermedi delle merci tra i vari attori della supply chainMarketplace, per esempio, include startup che sfruttano questa tecnologia per creare piattaforme di intermediazione per la vendita di beni o servizi. Healthcare, invece,  raccoglie tutti i servizi legati alla sanità, rivolti soprattutto alla semplificazione delle interazioni medico-paziente o struttura sanitaria-pazient. In ultimo, Utility comprende startup che forniscono servizi di pubblica utilità come energia, acqua e telco legate soprattutto al tracking dell’energia prodotta con fonti rinnovabili, in modo da abilitare poi gli scambi P2P.

Blockchain, gli altri ambiti

Oltre agli ambiti principali in cui la tecnologia è già ampiamente diffusa, la ricerca ha individuato anche delle sotto-categorie specifiche in cui si comincia a diffondere e sviluppare in maniera interessante la blockchain. Tra queste, figura l’AgriFood, dove si trova la startup FoodChain, presentata da Davide Redaelli. Foodchain traccia la filiera di qualsiasi prodotto alimentare per garantire origine e trasparenza dei processi al consumatore ed una migliore gestione delle risorse interne alle imprese. Per quanto concerne la Sharing Mobility, spicca Helbiz: come hanno spiegato Luca Mazzetta e Carlos Beltran, si tratta di una piattaforma per la mobilità condivisa, accessibile tramite un’unica app. I servizi offerti si divino in due tipologie, HelbizGo (monopattini elettrici in sharing) e HelbizP2P (carsharing peer-to-peer). Anche in ambito Travel&Leisure si registrano sviluppi in ambito bloackchain. A puntare sulla nuova tecnologia è TBoxChain introdotta da Michele Cignarale, Co-founder & CIO. Si tratta di un sistema di certificazione delle recensioni online strutturato su tecnologia blockchain,  con brevetto depositato, basato su due prove chiave: Proof of location e Proof of identity, che ha come obiettivo l’evoluzione del sistema delle recensioni online e la costruzione di una comunità consapevole basata sulla fiducia.

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Eliana Bentivegna
Eliana Bentivegna

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