TRASFORMAZIONE DIGITALE

Logistica 4.0: ecco l’innovazione che arriva dalle startup (con l’Europa in pole position)

La Logistica 4.0 nasce dalla contaminazione tra aziende tradizionali e imprese innovative: lo evidenzia un report dell’Osservatorio Contract Logistics del Polimi che sarà presentato l’8 novembre. Il direttore Damiano Frosio ne dà un’anteprima. Partendo dal caso di Quicargo, startup olandese detta l’AirBnb della logistica…

Pubblicato il 24 Ott 2018

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È il momento della Logistica 4.0. La trasformazione digitale sta arrivando anche nel mondo della logistica, in particolare grazie alle innovazioni portate dalle startup. È di questi giorni la notizia che una giovane società olandese impegnata nell’applicazione della tecnologia alla logistica, Quicargo, ha raccolto 3 milioni di euro. Grazie alla sua applicazione software consente alle aziende che devono spostare le merci di cercare camion liberi in tempo reale. Una sorta di AirBnb della logistica che, attraverso gli algoritmi, permette di individuare quando si libera un posto utile e fa risparmiare tempo e denaro. L’app include algoritmi di matching e pricing, opzioni di tracciamento e soluzioni di pagamento. Il nuovo round di investimenti (in passato Quicargo era già stata finanziata in precedenti round) è stato guidato da SLJ Investment Partners. Ora punta a espandersi nell’area della Ruhr e in Belgio. Fino a questo momento ha lavorato con medie e grandi aziende, adesso vorrebbe offrire servizi anche alle società più piccole.

È solo un esempio di come le startup stanno trasformando e innovando il mondo della logistica, che infatti viene ribattezzata Logistica 4.0. Un quadro completo sarà fornito il prossimo 8 novembre, quando saranno presentati alla Fiera di Milano i risultati della Ricerca 2018 dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano. La ricerca si intitola “Customer Experience, Startup e 4.0: la Logistica spicca il volo!!”.  Prendendo spunto dalla notizia del finanziamento a Quicargo, Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics, fornisce in anteprima qualcuno degli spunti emersi dal report.

“La logistica è materia vecchia come il mondo e per molto tempo è rimasta un po’ statica – dice Frosi –  invece negli ultimi anni ha registrato un’accelerazione importante. Dalle nuove startup sta arrivando molta innovazione e si sta verificando una contaminazione tra i player storici del settore (Bartolini o DHL, solo per fare qualche nome) e le giovani imprese innovative”.

L’Osservatorio Contract Logistics ha mappato 319 startup finanziate in tutto il mondo nel settore della logistica e le ha classificate. Ecco le quattro principali categorie:

Nuovi player della logistica, ovvero aziende che si inventano un servizio del tutto nuovo. Un esempio: l’operatore che trasporta una lavatrice può offrire anche l’installazione e altri servizi

Piattaforme che abilitano la domanda e l’offerta tra servizi logistici attraverso un sistema automatico di matching. Di questa categoria fa parte anche la già citata Quicargo. “Anche in passato – spiega Damiano Frosi – esistevano piattaforme dove si incontravano domanda e offerta: si pubblicavano richieste con esigenze di trasporto e qualcuno contattava la società richiedente. Ma era una cosa statica e standard. Con le nuove tecnologie vengono introdotti algoritmi che fanno il matching automatico.

Aziende che propongono la valutazione a posteriori. Un tempo esisteva  solo il passaparola per capire se un operatore era efficiente o meno, oggi i sistemi consentono il rating del trasportatore. Non solo: possono offrire il tracking in real time, tracciamento in tempo reale di tutto il percorso. Un servizio a cui siamo abituati con l’-ecommerce di Amazon e altri player, ma che sta entrando sempre più anche nella logistica.

Società di gestione del pagamento. In passato l’operatore logistico doveva eseguire le consegne secondo canali tradizionali. Con il digitale si può, per esempio, pagare l’operatore direttamente, cosa che non succedeva prima.

“Solo il digitale ha potuto abilitare questa serie di servizi aggiuntivi – sottolinea Damiano Frosi – Vale per i trasporti, ma anche nel mondo dei magazzini. Alcune startup offrono in cloud la vendita temporanea di spazi”.

Tra le 319 startup mappate dall’Osservatorio, un’ottantina sono nell’Unione europea. “A differenza di altri comparti – spiega il direttore – in questo caso  c’è equilibrio le realtà europee, quelle degli USA e quelle del Far East. In sostanza si può dire che, nell’innovazione logistica, l’Europa è al pari di Usa e Cina. Del resto è più difficile fare logistica nella UE. Negli Stati Uniti ci sono ampi territori con pochi centri molto ben collegati, in Europa ci sono paesaggi diversi e infrastrutture non banali. Da noi la logistica incide maggiormente sul fatturato delle aziende”.

Altri esempi, oltre a Quicargo, di startup innovative operanti nella Logistica 4.0: Algotrack, una svizzera che fa matching automatico di domanda e offerta; Fastvan, che si occupa del rating degli autotrasportatori; CargoX, brasiliana, che sfrutta i big data per analisi in real time delle consegne. Le due italiane note nel settore sono PonyZero, che fornisce un servizio di consegne urbane a impatto ambientale zero, e Milkman, che consente di proporre alle aziende dell’e-commerce una vasta gamma di opzioni, adattando il proprio servizio di consegna alle esigenze dello specifico committente.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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