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Lavoro digitale: 10 professioni hi-tech in crescita nel 2018

Secondo un report USA, l’Information Technology e l’Informatica cresceranno del 13% fino al 2026, creando oltre mezzo milione di posti di lavoro, con una richiesta sempre più focalizzata su cloud computing, big data e Information Security. Vediamo su quali ruoli puntare per stare al passo con l’innovazione

Pubblicato il 29 Dic 2017

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L’innovazione digitale ha contribuito a creare negli ultimi anni molti posti di lavoro ed è prevedibile che il trend continui anche nel futuro. Con la continua evoluzione del panorama dell’innovazione sono tuttavia destinate a cambiare anche le figure professionali dell’IT (Information Technology). La costante affermazione di Intelligenza Artificiale, Machine Learning e analytics richiederanno competenze sempre diverse e significative modifiche in alcuni ruoli lavorativi. Per esempio, si legge in un approfondimento di ZDNet, il CIO (Chief Information Officer) diventerà probabilmente una sorta di broker o orchestratore dei servizi cloud. D’altra parte lo staff IT potrebbe dover impiegare più  tempo a rafforzare la cybersecurity. Capire come cambieranno determinate figure professionali può aiutare anche a individuare le professioni più ricercate nell’IT nel corso del 2018. Vediamo dunque qual è lo scenario e cerchiamo di individuare una per una quelle professioni che sono in  ascesa.

TREND MACROECONOMICI: I SETTORI CHE VINCONO E QUELLI CHE PERDONO

A gennaio 2016 il World Economic Forum (Wef) ha pubblicato The Future of Jobs, ricerca che illustra l’evoluzione del lavoro fino al 2020 sulla base delle indicazioni raccolte tra i responsabili delle Risorse Umane di 350 tra le maggiori aziende mondiali (tra cui 150 sono incluse tra le 500 di Fortune).

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Complessivamente queste imprese rappresentano circa 13 milioni di dipendenti. L’analisi si riferisce a 15 tra i maggiori Paesi nel mondo (tra cui Cina, India, Francia, Germania, Italia, Giappone, Uk e Usa). Vengono fornite informazioni dettagliate su nove settori: Industria e costruzioni, Commercio, Energia, Servizi finanziari, Sanità, ICT, Media & Intrattenimento, Logistica, Servizi professionali. Nei prossimi 5 anni fattori tecnologici e demografici influenzeranno profondamente l’evoluzione del lavoro. Alcuni (come la tecnologia del cloud e la flessibilizzazione del lavoro) stanno influenzando le dinamiche già adesso e lo faranno ancora di più nei prossimi 2-3 anni. L’effetto, sostiene il report, causerà la creazione di 2,1 nuovi milioni di posti di lavoro, ma contemporaneamente ne spariranno 7,1, con un saldo netto negativo, quindi, di oltre 5 milioni di posti di lavoro. I nuovi 2,1 milioni di posti saranno creati in settori come “architettura e ingegneria” e “computer e matematica”. Da questo grafico contenuto nella ricerca WEF emergono i settori nei quali cresceranno i posti di lavoro e quelli dove diminuiranno.

LE PROFESSIONI CHE CRESCERANNO

Complessivamente, secondo un rapporto elaborato nel 2016 dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti (DoL), il settore dell’Information Technology e dell’Informatica vedrà una crescita media del 13% tra il 2016 e il 2026. Questo incremento avrà ricadute positive sul numero di posti di lavoro. Il DoL stima che, nel corso del decennio preso in esame, si creeranno oltre mezzo milione di posti di lavoro, con una richiesta sempre più focalizzata su “cloud computing, raccolta e immagazzinamento di big data e Information Security”. Il report si riferisce agli Usa, ma può essere indicativo di un trend mondiale”.

Vediamo quali professioni saranno tra le più richieste nel 2018.

SOFTWARE DEVELOPER –  Progetta, scrive e verifica codici per nuovi sistemi e software al fine di garantirne qualità ed efficienza. Si occupa di tutti i processi relativi alla progettazione e creazione di nuovi sistemi, dalla pianificazione iniziale, dalla scelta dei parametri alla progettazione, fino alla scrittura, la codifica, la crittografia e la verifica. Questo processo è generalmente effettuato da un team di sviluppatori di software, dove ogni membro si occupa di una particolare fase del processo e un supervisore vigila sull’intero progetto. Paga media stimata dal Dipartimento del Lavoro USA: 102.280 dollari all’anno.

COMPUTER SUPPORT SPECIALIST – Fornisce supporto tecnico a un’azienda, ai clienti di un’azienda o al personale di una società utilizzando il software per fornire suggerimenti. Il computer support specialist può avere una varietà di titoli, da specialista in supporto tecnico a specialista IT. Si diventa computer support specialist conseguendo una laurea in informatica o altre aree tecnologiche. È preferibile avere alle spalle uno o due anni di formazione formale o informale con esperti del settore.

COMPUTER SYSTEMS ARCHITECT – Sviluppa e implementa sistemi informatici e network per enti e aziende. È colui che definisce l’architettura di un sistema in modo da soddisfare determinate richieste. Definire un’architettura può significare dividere il sistema in varie componenti, definire interfacce e interazioni tra i componenti, e decidere quali tecnologie e risorse utilizzare nel design. I Systems Architects devono capire come devono essere usati i sistemi informatici, quanto stress possono sopportare e cosa serve al design del sistema.

NETWORK AND COMPUTER SYSTEMS ADMINISTRATOR – Le aziende dipendono in gran parte dalle loro reti, perciò qualsiasi problema relativo ai network deve essere risolto in modo veloce e completo. Un computer systems administrator si prende cura del flusso di lavoro di una società e tiene aperte le sue linee di comunicazione. È responsabile della creazione, configurazione e delle operazioni dei sistemi informatici, in particolare dei computer multi-utenti come per esempio i server. Oltre a identificare e risolvere problemi di network, questa figura professionale deve provvedere ad aggiornare tutta la strumentazione e il software.

PROGRAMMATORE INFORMATICO – Utilizzando i linguaggi di programmazione sviluppa applicazioni software che soddisfano specifiche esigenze. È presente soprattutto all’interno delle software house, società che realizzano programmi informatici destinati ai più diversi settori di attività. Lavora a stretto contatto con l’analista informatico, una figura che individua le esigenze del committente e definisce i requisiti del software da creare.
Il programmatore si occupa di realizzare operativamente le applicazioni, scrivendo le istruzioni sotto forma di linee di codice basate su specifici linguaggi di programmazione. Attenzione: secondo il report del DoL il programmatore informatico è l’unica professione prevista in calo da qui al 2026: un calo dell’8%, dovuto principalmente a un aumento dell’outsourcing nelle economie emergenti.

WEB DEVELOPER – Il Web developer, o sviluppatore web, si occupa dell’ideazione, della realizzazione, dell’integrazione e della verifica dei software impiegati in un sito o in un’applicazione web. Negli ultimi anni le attività necessarie allo sviluppo di un sito web hanno conosciuto una notevole trasformazione perciò, da contenitore di informazioni essenzialmente statico, il sito web si è oggi evoluto in un vero e proprio motore capace di offrire servizi e funzionalità complesse. Perciò il web developer deve implementare meccanismi che permettano un facile svolgimento di determinate operazioni.

COMPUTER NETWORK ARCHITECTS – Un Computer Network Architect disegna e costruisce data communication network quali reti locali (Lan), ma anche Wan e reti Intranet. Questi network vanno da una piccola connessione tra due uffici a sistemi di comunicazione di una multinazionale distribuiti a livello globale. Un network architect deve avere una conoscenza estesa del business plan di un’azienda per disegnare un network in grado di aiutare quella società a raggiungere i propri obiettivi.  Paga media stimata dal DoL: 101.210 dollari all’anno.

DATABASE ADMINISTRATOR – Si occupa di installare, configurare e gestire sistemi di archiviazione dei dati, più o meno complessi, consultabili e spesso aggiornabili per via telematica. Configura gli accessi al database, realizza il monitoraggio dei sistemi di archiviazione, si occupa della manutenzione del server, della sicurezza degli accessi interni ed esterni alla banca dati e definisce le politiche aziendali di impiego e utilizzo delle risorse costituite dal database. Tra i suoi principali compiti c’è quello di preservare la sicurezza e l’integrità dei dati contenuti nell’archivio usando tutte le tecniche e i dispositivi idonei a questo scopo.

INFORMATION SECURITY ANALYST – È colui che adotta le misure necessarie a proteggere i dati sensibili e mission-critical di un’azienda cercando di stare sempre un passao avanti agli attacchi informatici. Suo compito è individuare soluzioni innovative per evitare che informazioni critiche siano trafugate, danneggiate o compromesse dagli hacker. Salario annuale medio: 92.600 dollari.

COMPUTER AND INFORMATION RESEARCH SCIENTIST – Inventa e disegna nuova tecnologia e individua nuovi utilizzi per la tecnologia esistente. Studia e risolve problemi complessi nell’informatica per il business, la scienza, la medicina e per altri utilizzi. Lavora in prevalenza per società di computer system design, società di R&D o per il governo federale statunitense. Salario medio annuale: 111.840 dollari.

UNA PROFESSIONE EMERGENTE: IL CHIEF DATA SCIENTIST

CHIEF DATA SCIENTIST – Multidisciplinarietà e capacità di lavorare in team: sono queste le due caratteristiche principali che oggi sono richieste a un Data Scientist. Una professione dai contorni ancora sfumati, a cavallo tra tecnologia e business, ma che sta trovando una sempre più forte riconoscibilità nel mondo delle imprese e delle organizzazioni, le quali stanno investendo per portarsi nuove competenze in casa o per riqualificare quelle figure che fino a ieri si “limitavano”, le virgolette siano consentite, alla data analysis. oltre agli strumenti di base, servono competenze in ingegneria del software, statistica, machine learning, algebra, analisi multivariata, data munging, data visualization, data communication. Serve una capacità di pensare fuori dagli schemi e senza pregiudizi, poiché a differenza del data analyst il data scientist opera senza sapere se e quali relazioni esistano tra i dati; serve, ancora di più, la capacità di lavorare in team.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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