Banda ultra-larga
Internet, come navigare più veloci “dimenticando” i fili
Non c’è solo l’Adsl o la fibra: tramite le onde radio, captate e trasmesse da un particolare modem, si può raggiungere una velocità di download fino a 20 Megabit: è l’Internet senza cavi, che copre il 70% del territorio. Ma serve il via libera del governo all’uso delle nuove frequenze
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 30 Mag 2017

Internet senza fili: come funziona?
Niente cavi né doppino: i dati viaggiano tramite onde radio e vengono captati e trasmessi da un particolare modem WiFi, al quale è possibile collegare di tutto, dal cellulare al computer, passando per il tablet e ovviamente il laptop. L’operatore Linkem ad esempio, sfruttando le tecnologie LTE e Wi-Max riesce a offrire velocità di download fino a 20 Megabit al secondo, anche nelle zone non coperte dall’adsl tradizionale. Ovviamente, la velocità di Internet reale dipende sempre da molti altri fattori, per esempio la copertura della zona, la congestione del traffico del server e della rete stessa.
Internet wireless: quali differenze con l’ADSL?
Le differenze fisiche le abbiamo già illustrate: la trasmissione dati, che avviene tramite onde radio e senza la necessità di installare alcun tipo di cavo. Ma in termini pratici cosa comporta questo sistema di trasmissione? Semplicemente una velocità – nella peggiore delle ipotesi – superiore di ben 3 volte rispetto alla canonica ADSL. Ovviamente i valori di connessione sono soggetti, come sempre, alla congestione delle onde e al traffico: il che significa che la velocità di connessione reale potrebbe non coincidere con quella ideale. Ad ogni modo, tanto basta per navigare alla velocità della luce. E la fibra? L’Internet wireless rappresenta un’alternativa molto più semplice anche alle connessioni ottiche. Soprattutto alla luce delle differenze in termini di copertura: l’Internet senza fili copre il 70% circa del territorio, mentre la fibra solo il 40%.
Il problema relativo alle nuove frequenze
Le prospettive di sviluppo dell’Internet senza fili potrebbero essere molto più ampie di quanto non lo siano già ora ma, come sempre, non è possibile fare i conti senza l’oste: soprattutto quando dev’essere il governo a dare il via libera per l’utilizzo delle nuove frequenze, che consentirebbero ai provider di espandere le coperture sul territorio garantendo una velocità di connessione addirittura superiore, per via del minore ingolfamento delle classiche frequenze. Purtroppo attualmente il decreto relativo a questa decisione è ancora in stallo: il motivo, secondo quanto dichiarato dal governo, sarebbe dovuto ai test e alle rivelazioni in merito alle eventuali interferenze che questa scelta comporterebbe.