IL REPORT

Europa hi-tech 2020, gli investimenti crescono nonostante il Covid (ma non in Italia)

L’industria tecnologica europea raggiunge un nuovo record: 41 miliardi di dollari investiti, secondo l’annuale report di Atomico. L’Italia non gode della favorevole tendenza continentale ed è al 19° posto per investimenti pro capite. Si conferma l’escalation della Francia ma i round importanti si fanno ancora negli Usa

Pubblicato il 09 Dic 2020

Photo by Markus Spiske on Unsplash

Europa hi-tech 2020: buone notizie, ma non per tutti. Nell’anno del Covid l’industria tecnologica europea raggiunge un nuovo record: 41 miliardi di dollari investiti e 18 aziende che hanno raggiunto una quotazione superiore al miliardo di dollari, secondo il report annuale sullo stato delle tecnologia europea preparato da Atomico, la società inglese di venture capital creata e guidata  da uno dei co-fondatori di Skype Niklas Zennström (qui la versione integrale di The State of European Tech www.stateofeuropeantech.com)

Europa hi-tech 2020, tutti in calo tranne la Francia

L’Italia non sembra godere di questa positiva tendenza continentale: i finanziamenti provenienti da venture capital sono scesi del 22% attestandosi a 400 milioni. Una cifra ben diversa da quella del recente report dell’ Osservatorio Startup Hi-Tech del Politecnico di Milano che ha rilevato investimenti per 683 milioni di euro nel 2020 con un calo solo del 2%. Le differenze, come sempre derivano da differenti criteri di analisi e raccolta dei dati, ma quel che resta interessante nel report di Atomico è il confronto con l’ecosistema europeo: la Francia è l’unico Paese che con 5 miliardi di investimento registra una crescita, mentre i finanziamenti sono diminuiti anche  in Germania e Regno Unito con veri e propri crolli in Spagna (-56%) e Portogallo (-70%). Una curiosità: settembre è stato il mese più ricco, con 5 billion di investimenti.

Europa hi-tech 2020, l’escalation della Francia…

…e lo stallo dell’Italia

Innovazione, tecnologia e mercati finanziari in Europa

Tecnologia e innovazione sono entrate nelle agende dei grandi investitori, anche in Europa. Il report di Atomico segnala che investitori istituzionali, quali fondi pensione, compagnie assicurative, fondi di fondi, fondi europei e globali, riversano oggi il triplo delle risorse rispetto a cinque anni fa, mostrando un concreto, consistente e crescente sostegno al venture capital europeo. “Nel settore tecnologico europeo stiamo assistendo ad una crescente interazione tra capitale di rischio, private equity e mercati finanziari, creando maggiori opportunità di fusione e acquisizione, una forte pipeline di futuri candidati a IPO e figure esperte su cui contare per costruire una nuova generazione di aziende”, spiegaTom Wehmeier, partner di Atomico e coautore del rapporto. “Per accelerare questo circolo virtuoso, l’Europa ha bisogno che le sue principali società tecnologiche individuino sempre più percorsi di accesso alla liquidità in un modo che avvantaggi l’Europa e, al contempo, trattenendo i propri ambiti talenti”.

Europa hi-tech 2020, i grandi round ancora negli Usa

Servono quindi all’Europa nuovi “percorsi di accesso alla liquidità”, visto che la distanza con gli Stati Uniti resta ancora oceanica. Nel 2020 negli Usa gli investimenti hanno raggiunto quota 141 miliardi di dollari, più della metà degli investimenti globali nonostante il Paese rappresenti il 26% del GDP (il PIL) mondiale. In Europa si registrano poi il 40% degli investimenti sotto i 5 milioni, mentre man mano che cresce la taglia il baricentro si sposta verso gli Stati Uniti (la maggioranza dei round a partire da 20 miloni).

Europa hi-tech 2020, gli investimenti pro capite

La debolezza dell’Europa è la sua disomogeneità, che si evince dai dati sugli investimenti procapite, che vedono primeggiare Paesi come Svezia, Irlanda o Finlandia con solo il Regno Unito al vertice. L’Italia si colloca al 19° posto, Paesi come L’Italia è al diciannovesimo posto, davanti solo al Portogallo, con 36 dollari investiti per cittadino rispetto alla media europea di 172.

Investimenti pro capite, la top ten

Investimenti pro capite, dove sta l’Italia

Investimenti e tecnologia, 5 fattori positivi in Italia

Nel panorama europeo, secondo il report di Atomico, l’Italia si distingue per alcune caratteristiche imprevedibili:

  1. l’Italia ha uno dei migliori risultati in termini di diversità di genere e inclusione nel settore tech, con “solo” il 79% degli affari in mano a team maschili (rispetto alla media continentale del 90,8%).
  2. L’Italia è la terza principale fonte di talenti nel campo dell’Intelligenza Artificiale (ne fornisce il 12%). Atomico segnala come “prova” il round da 6milioni di dollari della startup italiana di e-commerce Commerce Layer, investimento fatto da Benchmark Capital, una delle principali società di venture capital della Silicon Valley.
  3. L’Italia è all’undicesimo posto per presenza in Borsa nel settore tecnologico (13 milioni di dollari), guidato in gran parte da Nexi, quotato in Borsa nel 2019 (ora valutato a 9,7 miliardi di dollari)
  4. Dal 2016 ci sono state 22 IPO tecnologiche inferiori al miliardo di dollari in Italia, il terzo numero più significativo in Europa. La quotazione in Borsa è una via percorribile per le startup per raccogliere capitali in assenza di un mercato di venture capital ben sviluppato
  5. La tecnologia gioca un ruolo importante come motore del mercato del lavoro. L’Italia è al terzo posto in Europa, dietro a Spagna e Portogallo, per numero di annunci di lavoro per milione 

 

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Giovanni Iozzia
Giovanni Iozzia

Ho studiato sociologia ma da sempre faccio il giornalista e seguo la tecnologia . Sono stato direttore di Capital, vicedirettore di Chi e condirettore di PanoramaEconomy.

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