Bilanci

Startup, tutte le operazioni di gennaio: l’anno si apre con investimenti per 12,6 milioni

Dai 4 milioni per Mainstreaming da United Ventures ai 2,2 milioni per 40South Energy da Enel Green Power al primo investimento di Axa Ventures su una startup italiana. Da segnalare anche la exit di Bauzaar e l’investimento di 5 milioni di Immobiliare.it in una startup olandese

Pubblicato il 27 Gen 2017

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È stato un inizio d’anno ricco di operazioni per l’ecosistema italiano: a gennaio sono stati investiti più di 12,6 milioni di euro sulle startup italiane (12.659.000 per la precisione) e ci sono state operazioni importanti, come il primo investimento di Axa Ventures (fondo di corporate venture capital del gruppo assicurativo francese) in una startup italiana, e l’investimento di 4 milioni di United Ventures su Mainstreaming. E, ancora, 2,2 milioni di euro investiti da Enel Green Power su 40South Energy e 1,5 milioni per l’enoteca digitale Vino75, solo per citarne alcune.

La somma prende in considerazione tutti gli investimenti su startup italiane ufficialmente comunicati. Sono stati inseriti anche gli investimenti di Invitalia Ventures effettuati alla fine del 2016 ma comunicati solo ora. Da segnalare anche altre due operazioni importanti avvenute a gennaio: la exit di Bauzaar, acquisita dal colosso Megamark, e l’investimento di 5 milioni di Real Web, società proprietaria di Immobiliare.it, nella startup olandese HousingAnywhere.com.

Ecco nel dettaglio tutto quello che è successo nell’ultimo mese.

Mainstreaming, 4 milioni da United Ventures. La società italiana con sede nella Silicon Valley è all’avanguardia nella distribuzione di video online, un’attività sempre richiesta dalle OTT TV. Ha infatti creato un algoritmo che permette la distribuzione alla massima qualità anche in presenza di un’ampia audience. “Il settore Video è uno dei settori strategici nel quale ci saranno opportunità di crescita esponenziale nei prossimi anni” – ha affermato Massimiliano Magrini, co-founder e managing partner di United Ventures – “In MainStreaming abbiamo trovato un gruppo di imprenditori con l’ambizione e competenze per costruire un potenziale leader nel settore del Video Delivery. (Leggi L’INTERVISTA a Massimiliano Magrini)

40South Energy, 2,2 milioni per la società che crea energia dalle onde sottomarine. Enel Green Power, società spin-off di Enel che si occupa di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha chiuso, insieme a Invitalia Ventures, un round di investimento da 2 milioni e 250mila euro in 40South Energy Italia, società che si propone di convertire l’energia marina presente nelle onde in elettricità, mediante una tecnologia brevettata a basso impatto ambientale e zero impatto visivo. Fondata nel 2007 da Michele Grassi, con lo scopo di sviluppare una tecnologia dirompente nelle energie rinnovabili, la società ha creato due tipi di convertitori di energia dalle onde marine basati su un powertrain condiviso in grado di trasformare l’energia del moto ondoso sottomarino. L’investimento dei due operatori contribuirà allo sviluppo della tecnologia di 40South Energy e ad avviare la commercializzazione nel corso del 2017 della macchina H24

Vino75, 1,5 milioni per la startup che ha lanciato l’enoteca digitale. Invitalia Ventures e Sici Sgr hanno condotto un round d’investimento Series A da 1,5 milioni di euro per la startup che semplifica e disintermedia la lunga e complessa filiera di distribuzione e commercializzazione delle eccellenze agroalimentari italiane rendendo accessibile il canale dell’on-line alle PMI italiane. Vino 75 è un’enoteca digitale fondata a Firenze nel 2014 da Andrea Nardi Dei. “L’ingresso di Invitalia Ventures e Sici Sgr nel capitale di Vino75 rappresenta una opportunità importante per continuare lo sviluppo della piattaforma in ambito internazionale e per consolidare il mercato nazionale con nuovi servizi dedicati al mondo Ho.Re.Ca.” ha detto Andrea Nardi Dei, amministratore delegato Vino75. “In soli due anni di attività, siamo entrati nel mercato italiano con oltre 600 diversi produttori di vino e nel corso del 2016 abbiamo stretto importanti collaborazioni con il colosso Alibaba che ci hanno consentito di portare 10 cantine italiane sul mercato cinese. Nel 2017 lavoreremo per portarne almeno 100.

Pedius, 1,4 milioni di euro alla startup dei non udenti. Il finanziamento alla società che consente ai sordi di telefonare è stato guidato da Invitalia Ventures e Principia SGR, con TIM Ventures. Per il corporate venture capital di TIM è la prima operazione dopo un anno di stallo, per il fondo con soldi del Mise è uno degli 11 investimenti del 2016 (comunicato solo ora). La startup era stata accelerata nel 2013 da TIM #Wcap. “In Invitalia Ventures siamo orgogliosi di questo investimento” ha detto Mario Scuderi, Investment Manager Di Invitalia Ventures Sgr. “Pedius è stata la prima startup innovativa a vocazione sociale in Italia. È una delle startup italiane più seguite e che ha segnato positivamente l’innovazione nel nostro Paese. I prodotti sviluppati da Pedius uniscono un alto corredo tecnologico al valore sociale, senza dimenticare la scalabilità del business. Infine, ma non per questo meno rilevante, Pedius cresce velocemente grazie a un team giovane, eterogeneo e competente guidato dal trentenne Lorenzo Di Ciaccio, che non a caso è tra i casi di successo dell’innovazione in Italia”.

Buzzoole, 830mila dollari per la startup di influencer marketing. La società napoletana ha annunciato di aver raccolto un finanziamento attraverso convertible note. Il round è guidato dal Venture Fund internazionale Impulse VC con il co-investimento della venture firm tecnologica svizzera R301 Capital. Fondata nel 2013 a Napoli, la startup italiana ha all’attivo collaborazioni con oltre 350 brand internazionali tra i quali Unilever, Mastercard, Ferrero, Toyota, Ford, Red Bull, Samsung, Danone, e Nestlè. «L’influencer marketing è la nuova frontiera del passaparola e la nuova sfida nel settore della comunicazione – ha confermato Kirill Belov, founder di Impulse VC – Abbiamo rilevato un forte interesse da parte dei professionisti del marketing nel coinvolgere gli opinion leader della rete attivi sui social e, a oggi, uno strumento universale per la gestione di questo genere di campagne mancava. Buzzoole ha il prodotto che può perfettamente colmare questo bisogno e che permette ai brand di ampliare realmente la propria presenza sui social media».

Floome, 750mila euro da Axa Ventures e Invitalia Ventures. Primo investimento in una startup italiana per il fondo di corporate venture capital del gruppo assicurativo francese che ha investito, insieme a Invitalia Ventures, 750mila euro nella società che ha realizzato un dispositivo per trasformare lo smartphone in un etilometro. «Il nostro obiettivo – ha affermato Patrick Cohen, CEO di AXA Italia – è diventare sempre di più partner dei nostri clienti, aiutandoli a prevenire i rischi facendo leva sull’innovazione tecnologica. Floome risponde perfettamente a questa sfida, in quanto consente di evitare possibili incidenti legati all’alcool e promuove un comportamento virtuoso per chi guida».

Remoria VR, 700mila euro per la startup della realtà immersiva. La società che produce dispositivi innovativi per la realtà virtuale in grado di far vivere un’esperienza 3D pienamente immersiva ha ricevuto il finanziamento da Invitalia Ventures insieme a LVenture Group e ad altri gruppi di investitori. L’investimento è l’ultimo del 2016, seppure comunicato ufficialmente solo ora, per Invitalia Ventures, fondo comune d’investimento con patrimonio proveniente dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), nato nel 2015 e guidato dal Ceo Salvo Mizzi (ex Telecom Italia). Durante l’anno appena trascorso ha effettuato 11 investimenti in startup e piccole e medie imprese innovative per quasi 8 milioni di euro, in round dal valore complessivo di circa 23 milioni. Il fondo opera infatti solo in co-investimento, fino ad un massimo del 70%, con operatori privati. Su Remoria VR Invitalia Ventures ha investito 300mila euro.

Diet to go, 430mila euro per la startup della dieta a domicilio. L’aumento di capitale è stato sottoscritto da Innogest e va ad aggiungersi ai 40mila euro già investiti dal fondo torinese e Digital Magics nel 2016. Il nuovo round di investimento servirà a consolidare la piattaforma tecnologica e potenziare le funzioni di personalizzazione dei menu. Fondata nel 2016 da Anna Zocco e Alessandro Costa, dopo una precedente esperienza di franchising a La Spezia, Diet to go consegna a domicilio ogni giorno una borsa termica che contiene tutti i pasti della giornata: colazione, pranzo, spuntino e cena, cucinati freschi. I menu sono preparati da chef specializzati con i nutrizionisti che collaborano con la startup. Tre i menu disponibili: mediterraneo (piatti della tradizione in versione ipocalorica), vegetariano e detox (ricette vegan e gluten free). Le porzioni sono abbondanti, gustose e saziano: «non sembra di essere a dieta» è uno dei commenti più frequenti degli utenti.

Papèm, 430mila euro per la startup che fa vendere di più (nei negozi e online). Lanciata da tre palermitani e finanziata da un gruppo di business angel, la società punta a integrare tutti i possibili canali (dal dettaglio tradizionale all’e-commerce) in un’unica piattaforma attraverso un’app. Un mercato, quello delle vendite multi-canale, che vale circa 31 miliardi di euro. La startup, guidata da Alberto Lo Bue, Carlo Alberto Lipari e Roberto Pirrone ha anche annunciato l’espansione nel corso del 2017 in altre città italiane e il lancio di una nuova versione dell’app per iOS e Android. Il finanziamento sarà destinato alla crescita in nuove città e all’implementazione di nuove funzionalità.

MIOAssicuratore, 300mila euro per la startup che aiuta a confrontare le polizze online. La startup che ha ideato un servizio di broker online che aiuta gli utenti nel mondo a confrontare, scegliere e gestire le polizze online, ha ricevuto l’investimento da H-Farm, Pi Campus e diversi business angels, tra cui spicca il nome di Vito Lomele, fondatore di Job Rapido. La startup, che collabora con diverse compagnie assicurative italiane, ha l’obiettivo di semplificare il processo di acquisto delle assicurazioni trasferendolo in parte on-line. Inoltre assiste gli utenti anche in fase di rinnovo in modo che il premio che si andrà a pagare sarà sempre concorrenziale e completo di tutte le garanzie necessarie. (Leggi anche: Vito Lomele nel Cda di ProntoPro.it: chi è lo startupper “re” delle offerte di impiego online)

Made For School, 175mila euro per la startup dedicata al mondo della scuola. La startup ha ricevuto il finanziamento da OneDay Group, la Business Factory che include le realtà digital e investe in realtà innovative ad alto potenziale. Con questa operazione OneDay Group entra in Made For School con una partecipazione del 15% e con un’opzione di un ulteriore 15% entro 12 mesi. La startup ha lanciato un servizio di costruzione dell’immagine stessa della scuola, dall’ideazione e design del logo fino al posizionamento, con l’organizzazione degli open day per farsi conoscere dalla comunità locale, fino al merchandising brandizzato (foto di classe, annuari scolastici, felpe, magliette, divise sportive e professionali). Obiettivo: costruire negli studenti il senso di appartenenza alle loro scuole. Made For School ha raggiunto un fatturato di 500mila euro nell’anno 2015-16. Made For School è partecipata anche da Digital Magics, incubatore quotato in Borsa.

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