Satispay, dall’App ai Pos: crescita di una startup fintech
Il sistema di pagamento attraverso smartphone funziona adesso anche con i point of sale di 83mila negozi, senza passare dall’applicazione. Si allarga così la base della società che ha già raccolto oltre 8milioni di finanziamenti. Il founder Alberto Dalmasso racconta la storia e gli obiettivi del progetto
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 25 Giu 2016
Satispay, la startup fintech che ha sviluppato un’app per pagare attraverso smartphone, ha stretto un accordo con Iccrea Banca (già azionista della giovane società) e con Ingenico per far dialogare l’app di pagamenti con i Pos di 83mila negozi clienti del Credito Cooperativo. Questi point-of-sale potranno quindi accettare transazioni con Satispay anche se l’esercente non è dotato dell’app: con due clic sul pos, il negoziante può accettare l’operazione ed emettere lo scontrino.
Il modello di Satispay prevede che al di sotto dei 10 euro di spesa gli esercenti non paghino alcuna commissione, mentre al di sopra è prevista una fee di 20 centesimi ad acquisto a prescindere dall’importo dello scontrino. L’intesa sottoscritta con Ingenico permette a questa startup di ampliare moltissimo la sua base utenti potenziale: da 4.500 esercenti affiliati, concentrati soprattutto sulle aree di Milano e Torino, si passa a una platea di circa 90 mila negozi. Un risultato significativo per una startup che ha raccolto 8,5 milioni di euro di finanziamenti dal 2013, anno in cui è stata fondata, e mira a raccogliere nuovi aumenti di capitale che nel complesso arrivino a 2-3 centinaia di milioni di euro per poter puntare, entro il 2020, a 2 milioni di utenti, tra Italia ed Europa.
Ecco come Alberto Dalmasso, uno dei co-founder, racconta a EconomyUp la storia e i progetti della startup. GUARDA IL VIDEO