Innovazione

LastMinuteSottoCasa.it: “Così vi aiutiamo a non sprecare il cibo a Natale”

Durante le feste 440mila tonnellate di alimenti finiranno nella spazzatura. Per evitarlo, è nato un portale che consente ai negozi di offrire a prezzi scontati i prodotti in eccedenza e in scadenza, informando via smartphone i consumatori che sono nelle vicinanze. Un’innovativa formula di live-marketing che ha già 15mila utenti registrati

Pubblicato il 17 Dic 2014

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Quando eravamo piccoli, papà e mamma ce lo ripetevano di continuo: non giocare con il cibo, il cibo non si spreca, pensa ai bambini africani che muoiono di fame… Adesso che siamo grandi, e che fra Natale e Capodanno buttiamo nella spazzatura (solo in Italia) 440mila tonnellate di cibo rimasto a far la muffa sugli scaffali dei supermercati, a ricordare l’avvertimento dei genitori degli anni Sessanta e Settanta è LastMinuteSottoCasa.it. Il portale, legato ai piccoli esercizi commerciali (che nel nostro Paese sono circa 340mila) propone un’innovativa formula di live-marketing di prossimità che consente ai negozi con alimentari in eccedenza e in scadenza di offrire questi prodotti a prezzi scontati, informando via smartphone dell’offerta i consumatori che si trovano nelle vicinanze del negozio. Per farlo, in fase di registrazione i clienti possono indicare a che distanza da casa (o dall’ufficio) vogliono ricevere le proposte e da quali tipologie di negozio, ricevendo così solo le offerte sotto casa per le categorie di prodotto di loro interesse.

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Un’idea, quella di mettere in contatto i commercianti che a fine giornata si ritrovano con prodotti invenduti e i clienti alla ricerca dell’offerta last minute sono stati Francesco Ardito e Massimo Ivul, che hanno creato il portale all’interno dell’incubatore di imprese del Politecnico di Torino.

Il progetto, spiega Ardito, “è nato con l’idea che si potesse recuperare il pane invenduto a fine giornata in un quartiere di Torino; poi si sono aggiunti altri quartieri della città e altre tipologie di attività commerciali come pescherie, gastronomie e banchi del mercato, tutti con il problema comune del prodotto fresco che a fine giornata, se non venduto, deve essere buttato. Oggi a otto mesi dal lancio ufficiale del progetto, abbiamo oltre 15mila utenti registrati e stiamo arrivando nelle principali città italiane: l’obiettivo è quello di creare un network che cresca in tutto il territorio nazionale”.

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Grazie al sistema ideato da Ardito e Ivul, le offerte vengono inviate solo ai telefonini dei clienti che hanno indicato come di loro interesse la zona geografica nella quale c’è lo specifico negozio che si trova con rimanenze, e così è più probabile che i clienti interessati si presentino in negozio. “L’innovazione – sottolinea Ivul – sta proprio nel tipo di utilizzo che viene fatto della tecnologia: da un lato consente di far tornare nel negozio il consumatore, sempre più abituato all’acquisto online, e dall’altro permette un’evoluzione digitale dei piccoli esercizi commerciali di prossimità, che altrimenti rimarrebbero schiacciati dalla forza di promozione sul web della grande distribuzione organizzata”.

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