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2016, dove comincia il futuro: come rivedere la puntata
Ecco l’ultimo episodio della stagione del nostro magazine tv. Discutiamo di Trump e innovazione con Alberto Onetti (Mind the Bridge), di exit con Andrea Dusi e Cristina Pozzi (Wish Days), di open innovation con Fabrizio Ruggiero (Europcar) e di finanziamenti pubblici con Davide Dettori (im3D)
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 07 Dic 2016

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Si parte con l’avvenimento che potrebbe avere più effetti, e non solo sulle realtà innovative: l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. Come potrebbe impattare sulla Silicon Valley e sulle startup europee? Ne discutiamo con Alberto Onetti, chairman di Mind The Bridge e coordinatore di Startup Europe Partnership.
Il 2016 è stato un anno positivo per l’ecosistema italiano, con una crescita degli investimenti in startup e un buon numero di exit: 19. Tra queste c’è stata quella di Wish Days, società veronese che produce cofanetti regalo ed è stata ceduta all’irlandese Smartbox. A raccontare questa esperienza ci sono i fondatori Andrea Dusi e Cristina Pozzi, che ci introducono anche al loro nuovo progetto imprenditoriale Impactscool.
È stato un anno in cui l’open innovation è diventato un termine ricorrente, quasi un mantra. Numerose grandi società cominciano a scommettere su realtà esterne come le startup. Tra queste Europcar, che ha investito nella nuova impresa italiana Wanderio. A Fabrizio Ruggiero, deputy CEO della compagnia di autonoleggio, abbiamo chiesto di raccontarci l’esperienza dell’Europcar Lab, la struttura attraverso il quale l’azienda sviluppa iniziative di innovazione aperta.
Infine, la nota stonata. Che in questa puntata doppia è un incontro tra Giovanni Iozzia e Davide Dettori, fondatore e CEO della startup biomed im3D che giudica sbagliato che i soggetti pubblici entrino nel capitale delle nuove imprese. La PA, dice Dettori, deve essere cliente delle startup: solo così può aiutarne lo sviluppo.