Social App
Yourp, il business è un post-it virtuale
La start up milanese ha creato un’applicazione che permette di lasciare messaggi geolocalizzati nel luogo in cui ci si trova oppure dove vorremmo essere. “A un mese dal lancio abbiamo toccato i 650 download a livello nazionale” dice il fondatore, ma la strada è ancora molto lunga
di Francesco Signor
28 Giu 2013

Per valorizzare ancora di più l’ambiente e le parole, Yourp ha deciso di permettere la condivisione di messaggi anche in realtà aumentata e questi messaggi possono essere completamente pubblici o solo legati a un particolare luogo. Trattandosi comunque di una social app non mancano le classiche funzioni di gestione del profilo, aggiunta degli amici, condivisione dei messaggi con il proprio profilo Facebook e la possibilità di vedere i propri amici nella mappa con la possibilità di inviare loro delle richieste di incontro.
Ma dove si guadagna? “Il modello di Business che abbiamo pensato di usare è sostanzialmente quello dell’adv geolocalizzato” spiega il fondatore Stefano Flavio Covolan, 22 anni, che sta completando il suo corso di studi in Economia e Finanza presso l’unive

“Tutti i sistemi geolocalizzati oggigiorno ruotano intorno alle persone: pensate a come, ad esempio, è condiviso un check-in di Google+. Il luogo in cui vi trovate ha un valore minore, perché conta di più la persona che lo ha scritto. Yourp invece permette di inviare messaggi a tutta la community e questo valorizza molto di più il contenuto, invece che l’utente” aggiunge il 26enne Francesco Pongetti, il primo a seguire Covolan nell’impresa. Laureato con lode in Ingegneria Informatica, si è poi specializzato in Business Information Technology e Computer Engineering e Information Technology. Ora, sta completando il suo MBA presso Collège des Ingénieurs a Parigi. Gli altri due compagni di startup sono Salvatore Cino, 23 anni, che frequenta la facoltà di Informatica dell’Università di Palermo, e Dario Berardi, 36 anni, laureato con lode in Visual Digital Studio allo IED. Cino è conosciuto nel mondo Android con il nome di “WB Development Team” e ha già sviluppato 13 applicazioni, tra le quali QR Barcode Scanner, app con più di 22 milioni di download. Berardi ha lavorato per Nintendo, Nissan, Land Rover ed è, attualmente, direttore creativo di una startup che sviluppa giochi mobile.
“Come previsioni di ricavo direi che siamo ancora molto lontani” conclude Covolan. “Mediamente le startup impiegano diversi anni prima di iniziare a fare ricavi e iniziare quindi il percorso per raggiungere il punto di pareggio; sicuramente per il primo anno non avremo ricavi e pensiamo di iniziare a vedere qualcosa durante il secondo. A un mese dal lancio abbiamo toccato i 650 download a livello nazionale, numeri molto buoni per un’app del nostro genere, ma sicuramente la strada è ancora molto lunga”.