Lifescience

10 startup che si prenderanno cura della nostra salute



Dalla stampante 3D per tutori ortopedici al dispositivo indossabile che aiuta a smettere di fumare, fino allo smartwatch per monitorare il Parkinson. Sono i progetti che accederanno al percorso di accelerazione di BioUpper, l’iniziativa promossa da Novartis con Polihub. Ecco che cosa promettono

di Redazione EconomyUp

Pubblicato il 13 Gen 2017


Innovare nel settore delle scienze della vita. È questo l’obiettivo dei giovani aspiranti startupper che, grazie ai loro progetti, sono stati selezionati per accedere al programma di accelerazione di BioUpper, l’iniziativa promossa da Novartis, Fondazione Cariplo e Humanitas – in collaborazione con PoliHub – volta a sostenere e finanziare nuove idee imprenditoriali nel campo del lifescience.

A colpi di pitch, nella sede di Cariplo Factory, i diciassette progetti in gara si sono dati battaglia per aggiudicarsi le dieci settimane di accelerazione. A valutarli una giuria di esperti del settore costituito da business angels, professionisti, investitori e consulenti. Alla fine sono state selezionate dieci idee, che ora dovranno affrontare un percorso calibrato su ciascun progetto d’impresa, sulla base del ciclo di vita del prodotto o del servizio proposto. Col vantaggio che ogni idea sarà seguita da un team multidisciplinare.

Alla sua seconda edizione, BioUpper ha raccolto il 30% di candidature in più (151) rispetto al 2015. Dopo la prima fase di selezione delle candidature, sono stati identificati 17 team che hanno partecipato alla training week, un percorso di formazione e di confronto con professionisti del settore. Ora le dieci idee selezionate, si suddivideranno in due degli ambiti di applicazione previsti dal bando: biotecnologie orientate alle scienze mediche e dispositivi medicali. Ecco chi sono e che profili hanno.

BIOTECNOLOGIE ORIENTATE ALLE SCIENZE MEDICHE

Bteam: lavora sul bromotimolo, nuovo potente antibatterico, sviluppato grazie a un processo di produzione a basso costo ed ecosostenibile, che ha dimostrato di essere un efficace principio attivo sia per l’igiene personale sia per la disinfezione di tutte le superfici

 

Kyme: Applica le nanotecnologie alla diagnostica medica per migliorare i mezzi di contrasto oggi in uso clinico, permettendo un’identificazione precoce e più accurata delle patologie. Grazie alla maggiore efficacia della formulazione, è possibile aumentare il contrasto delle immagini di risonanza magnetica, ridurre la quantità di prodotto iniettabile e conseguentemente la sua tossicità

Postbiotica: sviluppa nuove terapie a base di derivati di batteri – ottenute grazie a un innovativo metodo di fermentazione – per prevenire e curare in modo naturale un ampio spettro di infiammazioni: dalle reazioni allergiche alle malattie croniche dell’intestino e del tratto uro-genitale.

 

 

DISPOSITIVI MEDICALI

Golgi: la prima stampante 3D che permette a centri di ricerca di stampare tessuti biologici tridimensionali, da impiegare nell’ambito della ricerca farmacologica, biomedica e cosmetica, consentendo di personalizzare la fase di sperimentazione in vitro e abbatterne i costi

 

Holey: la piattaforma permette alle strutture sanitarie di stampare in 3D tutori ortopedici, assicurando una forte riduzione dei costi rispetto ai tutori commerciali e riducendo le complicazioni rispetto al gesso tradizionale. I pazienti utilizzano così dispositivi personalizzabili, antiallergici e resistenti all’acqua

 

Newrosparks: è il primo sistema che aiuta a smettere di fumare mediante un dispositivo indossabile che aumenta la capacità di controllo sulla dipendenza da nicotina

 

Pd-Watch: offre un monitoraggio continuativo e non invasivo del tremore causato dalla malattia di Parkinson, che permette allo specialista di supportare la diagnosi precoce e controllare al meglio l’evoluzione della malattia da remoto

 

Probiomedica: offre un’innovativa fototerapia per la cura dell’infezione da Helicobacter pylori, studiata per i pazienti antibiotico-resistenti, che rappresentano circa il 25% del totale. Il dispositivo è una capsula ingeribile che, una volta giunta nel tratto gastrico, eradica il batterio emettendo luce, evitando così gli effetti collaterali dell’attuale terapia antibiotica

 

Watch-me: è un dispositivo per la cura dei bambini con ritardo cognitivo che consente di supportare l’intervento riabilitativo a casa coinvolgendo in modo attivo i genitori

 

Wound Viewer: è il primo sistema 3D per il monitoraggio e la valutazione automatica delle ulcere cutanee, che colpiscono il 2% della popolazione mondiale. Un algoritmo di intelligenza artificiale elabora autonomamente i dati provenienti dal dispositivo e ne restituisce i parametri oggettivi necessari a supportare lo specialista nella scelta terapeutica appropriata. L’utilizzo di Wound Viewer riduce dunque sensibilmente i tempi di guarigione e di conseguenza i tempi e i costi di ospedalizzazione

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