La mobilitazione
Sciopero scuola #5maggio: caro Renzi, ecco 5 buoni esempi da imitare
Nel giorno in cui gli insegnanti scendono in piazza per protestare contro la riforma del premier, EconomyUp propone alcune best practice: dalla stampa 3D in un liceo di Bologna all’istruzione online personalizzata negli istituti pubblici in California. Che dimostrano che cambiare è possibile
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 05 Mag 2015
1) Al liceo Malpighi di Bologna è partito il progetto pilota 3d-Makers@School, il cui obiettivo è consentire agli studenti di familiarizzare con la tecnologia della stampa 3D, ormai sempre più diffusa in tutto il mondo in ambito tecnico e tecnologico. Una ventina di liceali, durante le ore di un corso pomeridiano, devono progettare e realizzare un prodotto proprio grazie alla stampante 3D, mentre nella sede distaccata di Castel san Pietro del liceo bolognese il progetto coinvolgerà, durante le ore di lezione, i professori di disegno, matematica e informatica.
2) In una scuola di Chicago (Usa) una quarantina di bambini tra i 5 e i 6 anni, ciascuno dotato di un pc, sta usando il software “Reading Eggs”: a ognuno è chiesto di portare a termine un compito in base al livello di apprendimento (leggere un racconto, costruire frasi con parole fornite dal sistema ecc. ecc.) e, ad ogni step completato, è possibile visualizzare su una sorta di mappa i progressi raggiunti. Di tanto in tanto un alunno viene preso da parte da un insegnante per verifiche “dal vivo” sulle competenze raggiunte: di fatto il docente assume un ruolo di monitoraggio e di intermediazione tra il bambino e le nuove tecnologie.
3) A San José, California, in una catena di sette scuole pubbliche chiamata Rocketship, l’insegnamento di tipo tradizionale è affiancato da almeno un’ora al giorno di istruzione online “personalizzata” in matematica e italiano. Gli allievi, le cui famiglie hanno redditi più bassi di quelli delle scuole private, vantano voti migliori dei loro coetanei delle zone più ricche dell’area.
4) A Mooresville, nel North Carolina, il responsabile dell’istituto scolastico ha introdotto dal 2009 l’istruzione personalizzata sui laptop per tutti gli allievi dai 10 anni in su: nei primi tre anni dell’esperimento il rendimento dei ragazzi in matematica, scienze e lettura è cresciuto dal 73% all’88%.
5) In Afghanistan Selene Biffi, 31 anni, laurea alla Bocconi e specializzazione in Francia, Dublino e Harvard, ha creato The Qessa Academy, la prima scuola al mondo per cantastorie. “Sono arrivata in questo Paese – dice – con l’incarico, da parte delle Nazioni Unite, di creare un sussidiario per i bambini delle periferie. Invece ho creato fumetti: molto più immediati e di facile impatto in una realtà sociale come quella afghana che conta milioni di analfabeti”. Da qui, l’idea di puntare sulla tradizione locale e sul patrimonio storico che vanta più di mille anni: la scuola per cantastorie è nata così. “Insegniamo a ragazzi disoccupati a preservare lo story telling tradizionale e a scrivere nuove storie in cui diffondere messaggi di sviluppo locale. Avrei potuto creare una normalissima scuola per bambini o una scuola di cucito, ma ho voluto aiutare la gente a proporre soluzioni alle problematiche del proprio Paese attraverso il patrimonio culturale che è il ponte fra i vari gruppi etnici”. (L.M.)