Startup
Cortilia riceve un finanziamento di 1,5 milioni di euro da P101
Il mercato agricolo online fondato da Marco Porcaro annuncia un round da parte del venture capital guidato da Andrea Di Camillo. L’operazione è parte di un piano di investimento da 5 milioni di euro. Con le nuove risorse,
la società punta a conquistare nuovi mercati ed espandere il ventaglio di servizi e prodotti offerti
di Redazione EconomyUp
Pubblicato il 05 Nov 2014

Questa nuova iniezione di capitali porta a quota 2,5 milioni di euro il finanziamento totale ricevuto dalla società dalla sua fondazione nel 2011 e rappresenta il primo passo di un più ampio piano di investimento da 5 milioni di euro nel medio periodo. P101 si unisce a un pool di investitori che hanno già puntato sull’azienda.
«Questo investimento è il primo step di un piano ambizioso che abbiamo condiviso con l’imprenditore e gli altri soci», ha commentato Andrea Di Camillo, managing partner di P101. «L’opportunità che Cortilia sta sviluppando rappresenta un caso esemplare per un investitore di venture capital: una società giovane e con ricavi in forte crescita, un mercato di riferimento enorme e un modello di business innovativo. Con il nostro investimento e le risorse che abbiamo previsto, ritengo che, nel medio periodo, potremo trasformare questa storia italiana in un modello industriale internazionale».
Cortilia utilizzerà queste risorse per ampliare la presenza sul territorio nazionale, fare nuove assunzioni ed espandere il ventaglio di prodotti e la
L’azienda punta a velocizzare la penetrazione in Lombardia e ad aprire nei principali capoluoghi del Nord Italia, sviluppando ulteriormente la piattaforma nell’ottica dell’e-commerce e del mobile commerce in ambito agroalimentare.
«Nei prossimi mesi coinvolgeremo almeno 50 nuovi agricoltori che in Cortilia troveranno un partner capace di valorizzare le loro eccellenze produttive», ha detto Marco Porcaro, ceo e founder di Cortilia. «I nostri risultati dimostrano che, come Expo 2015 confermerà nei prossimi mesi, è possibile innovare creando nuovi modelli di distribuzione del cibo».