Investire in startup fa bene alle aziende. Al di là dell’arricchimento a livello di competenze, tech, flessibilità e modelli agili, a confermarlo sono i numeri.
Secondo uno studio di Accenture presentato da AIFI, le aziende che innovano -in particolare con attività di corporate venture capital- presentano una crescita maggiore in termini di dimensioni e fatturato.
Quello del CVC è un settore in grande espansione: solo nell’ultimo anno sono stati investiti complessivamente 169,3 miliardi di dollari, più del doppio dei 70,1 miliardi registrati nel 2020 – già record annuale.
Gli investimenti si concentrano principalmente in round di Serie B e oltre (54%), con un 26% per serie A e 20% per la fase seed. Il corporate venture capital si mostra così un essenziale strumento per la crescita delle startup già avviate, che dalle operazioni di venture capital di altri attori vedono la maggioranza degli investimenti concentrati in fase seed, e solo il 25% per serie B e oltre.
Le rilevazioni di AIFI tramite l’osservatorio Venture capital monitor, promosso insieme alla LIUC Business school, mostrano come anche in Italia questa leva di innovazione cominci ad assumere una certa rilevanza, con una crescente presenza all’interno del panorama italiano del finanziamento dell’innovazione. Il 2021 ha infatti visto l’investimento di 992 milioni di euro in 291 investimenti per le società con sede in italia, contro i 543 su 223 investimenti del 2020. Prendendo in considerazione anche gli investimenti provenienti da società con sede all’estero, la cifra sale a quasi 2 miliardi contro i 595 milioni dell’anno precedente.