AUTOMOTIVE E BIG DATA

Tesla Iancia la sua polizza: è basata sui dati che arrivano dalle auto e costa meno

Si chiama Tesla Insurance: alla base del calcolo del premio c’è la mole di dati ottenuti proprio dalle vetture: dai tracciati gps alle immagini delle telecamere, dalla telemetria sui sistemi di bordo all’utilizzo della guida autonoma. Le tariffe non sono ancora note ma saranno inferiori fino al 30% in meno del mercato

Pubblicato il 12 Set 2019

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Mettete una Tesla elettrica con pilota automatico impostato, lanciata a velocità di 90Km orari con due persone a bordo completamente addormentati. Non siamo in una scena del futuro prossimo: è accaduto davvero a Newton, negli Stati Uniti, solo pochi giorni fa.

Il video è stato pubblicato da Dakota Randall sul suo profilo Twitter. E la stessa Tesla è intervenuta sull’accaduto spiegando che “anche con il pilota automatico installato il conducente deve rimanere sveglio e che, a una certa velocità, il sistema di monitoraggio manda avvisi ogni 30 secondi”. Guarda il video:

E, forse anche per dare una risposta concreta a casi simili, l’azienda di Elon Musk, ha lanciato (per ora solo per gli utenti californiani) Tesla Insurance, un’offerta assicurativa “a prezzi competitivi – sottolinea una nota – progettata per offrire ai proprietari di Tesla tariffe inferiori fino al 20% e in alcuni casi fino al 30%”.

Tesla lancia una sua polizza

Come riporta InsuranceUp, la polizza offerta ai proprietari delle elettriche della casa californiana, è in grado di sfruttare la tecnologia avanzata, la sicurezza e la manutenzione delle nostre auto per fornire un’assicurazione a un costo inferiore, che tiene conto anche dei sistemi di sicurezza attiva e delle funzionalità di assistenza alla guida montati a bordo dei veicoli.

Il partner assicurativo al quale la casa californiana si appoggia, il nome non è stato ufficialmente reso noto. Ma sul sito web del Dipartimento delle Assicurazioni della California Tesla risulta autorizzata ad agire come mediatore per conto di State National Insurance Company Inc, divisione della multinazionale assicurativa Markel.

Perché Tesla lancia una sua polizza

Dietro la scelta di Musk, ci sono idee sui costi e sulla trasformazione digitale dell’auto. Il fondatore di Tesla – ricorda InsuranceUp – è da sempre tra i principali sostenitori della filosofia secondo la quale i costi assicurativi debbano essere sempre più ridotti man mano che la tecnologia di assistenza alla guida e di guida autonoma aumenta la sicurezza dei veicoli. E poiché le grandi compagnie americane hanno sempre risposto che per ora non ci sono dati a sufficienza per verificare e convalidare le promesse dell’industria automobilistica sui vantaggi, in termini di sicurezza, dell’innovazione tecnologica, rifiutando così di abbassare i prezzi, il patron di Tesla ha deciso di fare da sé.

La tecnologia alla base della polizza di Tesla

Alla base del calcolo del premio assicurativo di Tesla Insurance (il cui tariffario per il momento non è noto) sembra esserci una mole di dati ottenuti proprio dalle vetture: dai tracciati gps alle immagini delle telecamere di bordo, dalla telemetria sui sistemi di bordo all’utilizzo della guida autonoma. Dati che, ha garantito il capo del settore assicurativo dell’azienda di Musk, Matthew Edmonds, saranno utilizzati solo dietro esplicita autorizzazione del conducente per ottenere un premio personalizzato e solo in base alle leggi dei singoli Stati nei quali il prodotto assicurativo verrà venduto. Per il resto, assicura Tesla, il calcolo dei tassi assicurativi si basa sulle caratteristiche delle auto e su un’enorme mole di dati aggregati anonimi, oltre che sui soliti parametri standard utilizzati da qualunque compagnia assicurativa come età del conducente, anni di esperienza alla guida, incidenti pregressi e chilometraggio annuale.

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