Finanziamenti

D-Orbit, 2 milioni di euro per gli spazzini dello spazio da Horizon 2020

La startup attiva nel settore spaziale ha partecipato al programma di finanziamento alla ricerca scientifica e all’innovazione della Commissione europea. “Li useremo per accelerare l’introduzione del prodotto sul mercato internazionale” dice il founder Luca Rossettini

Pubblicato il 11 Feb 2016

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Luca Rossettini, founder di D-Orbit

Accelerare l’introduzione del prodotto sul mercato internazionale: a questo scopo saranno devoluti i 2 milioni di euro che D-Orbit, startup attiva nel settore spaziale, ha ottenuto da Horizon 2020 – SME Instrument, programma di finanziamento alla ricerca scientifica e all’innovazione della Commissione europea.

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“Per D-Orbit questa premiazione significa aumentare le proprie risorse interne, ridurre i tempi di go-to market e porre delle solide basi per la prossima fase del

lo SME Instrument in cui contiamo che sarà possibile vedere il nostro prodotto utilizzato proprio in uno delle missioni spaziali istituzionali promosse dalla Commissione Europea” afferma il founder Luca Rossettini. “Lo spazio sta cambiando e lo spostamento sempre più marcato verso un utilizzo commerciale deve andare di pari passo con la riduzione dei costi e dei rischi”.

Lo “spazzino dello spazio” D-Orbit raccoglie un investimento di 2,2 milioni

Tra le numerose proposte candidate nella categoria Spazio, D-Orbit è stata l’unica vincitrice del settore. Il finanziamento coprirà le spese interne per ottimizzare e commercializzare il dispositivo decommissioning di D-Orbit capace di rimuovere lanciatore e satelliti a fine vita e deorbitarli in modo rapido e sicuro, garantendo un’efficace riduzione della contaminazione di detriti spaziali nelle orbite più essenziali ai servizi globali.

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