Il rapporto

Startup Visa, il “visto veloce” per stranieri va a due richiedenti su tre

In 61 hanno chiesto il nulla osta per avviare una startup nel nostro Paese, 40 ce l’hanno fatta. Uno su 4 ha scelto Milano, le richieste più numerose dalla Russia. Cinque candidature per Italia Startup Hub, pensato per chi è già in territorio italiano. Sono i dati del primo rapporto sugli esiti della misura introdotta dal Mise nel 2014

Pubblicato il 08 Gen 2016

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Sessantuno stranieri si sono candidati per ottenere lo Startup Visa, il visto super-veloce destinato a chi vuole avviare una startup innovativa nel nostro Paese, e 40 ce l’hanno fatta. Uno su quattro ha scelto Milano. È quanto emerge dal primo rapporto quadrimestrale su Italia Startup Visa diffuso oggi dal Ministero dello Sviluppo economico (Mise), che contiene appunto i primi dati su questo programma destinato ad attrarre imprenditori innovativi.

Qui il rapporto completo

Lanciato dal Mise il 24 giugno 2014, il programma Italia Startup Visa – si legge nel comunicato del ministero – ha rivoluzionato l’iter standard per la concessione dei visti di ingresso per lavoro autonomo, introducendo una cospicua semplificazione a beneficio di cittadini non Ue che intendono avviare una startup innovativa nel nostro Paese. A questo sito tutte le informazioni: italiastartupvisa.mise.gov.it.

La procedura Italia Startup Visa è completamente centralizzata (fa capo a un comitato di valutazione composto da rappresentanti dell’ecosistema nazionale dell’imprenditorialità innovativa – Aifi, Apsti, Iban, Netval e Pnicube – coordinato Dal Mise) e informatizzata. Il candidato può infatti counicare con l’amministrazione italiana online attraverso l’indirizzo email italiastartupvisa@mise.gov.it, fino al ritiro del visto fisico presso la sede diplomatico-consolare competente. La procedura è anche semplificata e accelerata: conduce a una risposta certa entro 30 giorni.

Accogliendo gli orientamenti europei, il 23 dicembre 2014, sul modello di Italia Startup Visa, è stato lanciato il programma Italia Startup Hub. Attraverso questo programma l’applicabilità della procedura semplificata è stata estesa anche ai cittadini non Ue che già si trovano in Italia e intendono permanere per avviare una startup innovativa. Italia Startup Hub permette dunque di convertire il permesso di soggiorno in scadenza in possesso del cittadino non Ue in un “permesso per lavoro autonomo startup” senza dover uscire dal territorio italiano e godendo delle stesse modalità semplificate previste per la concessione dei visti startup.

I numeri – Nell’ambito del programma Italia Startup Visa al 31 dicembre 2015 sono pervenute 61 candidature, di cui 18 nel 2014 e 43 nel 2015. Quarantacinque candidati sono di sesso maschile, 16 di genere femminile, e la loro età media è di 34,2 anni.

I Paesi di provenienza sono 18 e toccano tutti i continenti. I tre che hanno dimostrato un maggiore interesse sono Russia (20 candidature), Ucraina (10) e Stati Uniti (7). Cinquantaquattro candidature hanno riguardato la costituzione di nuove imprese, sette quelle in cui si è avuta un’aggregazione verso startup innovative già costituite, per lo più da italiani.

Su 61 candidature, 40 hanno avuto esito positivo (65,6%) mentre 11 sono state rifiutate per debolezza del business plan o mancanza di innovatività e 6 sono state considerate irricevibili perché palesemente prive dei requisiti minimi finanziari o di innovatività. Quattro sono attualmente in fase di valutazione. Una sola candidatura è stata effettuata mediante incubatore certificato.

I 40 nulla osta concessi hanno avuto il seguente esito: 32 visti rilasciati; 8 le pratiche attualmente in corso di elaborazione. 14 le Regioni prescelte dai detentori del visto. Su tutte spicca la Lombardia: i nulla osta concessi sono 19, in particolare in 15 hanno scelto Milano.

Quanto al programma Italia Startup Hub, finora sono pervenute 5 candidature, di cui due dalla Corea del Sud, due dall’Iran e una dagli Stati Uniti. Tutte hanno avuto esito positivo e hanno portato alla conversione del permesso di soggiorno precedentemente detenuto in permesso per lavoro autonomo startup.

Il rapporto con i dati sull’andamento dei programmi Italia Startup Visa e Hub verrà aggiornato ogni quattro mesi. (L.M.)

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