Donne e imprese
La maternità? Il momento giusto per imparare a fare startup
June Angelides, mamma londinese di due bambini, ha fondato Mums in Technology, startup con l’obiettivo di aiutare le mamme a imparare i linguaggi di programmazione e a capire come poter creare un’impresa innovativa. E tra i tutor spunta un’italiana: Cristina Bonaccurso, cofounder di Ringpay
di Annalisa Lospinuso
Pubblicato il 30 Set 2015

► Io, mamma, faccio startup per stare con mio figlio
“L’idea è nata durante il mio congedo parentale per la nascita del mio secondo bambino – racconta June, 31 anni – perché avendo tanto, troppo tempo, per guardare la tv e leggere un libro ho capito che volevo sfruttare al massimo questo periodo di pausa dal lavoro e sviluppare l’idea di un’app. Ho dovuto accostarmi al mondo del coding e non potendo permettermi corsi specifici ho seguito lezioni online tramite Codecademy e Dash. Rimaneva il desiderio di partecipare a classi dal vivo, ma molti meetup che ci sono a Londra si svolgono di sera e mi era impossibile partecipare. Ho deciso di abbattere queste barriere e permettere alle mamme e ai papà di accedere a una formazione sul coding organizzata di mattina, aperta anche ai bambini. Volevo dare ai partecipanti l’opportunità di interagire faccia a faccia con persone qualificate che si occupano di tecnologia. Il progetto è gestito grazie al supporto di mentor volontari di grande talento che si alternano nelle lezioni, completamente gratuite, per tre giorni alla settimana. Utilizziamo gli spazi messi a disposizione dai nostri sponsor, come ThoughtWorks, M&S Digital, Cerner e Makers Academy”.
Le sessioni previste in questa prima fase servono a delineare un percorso di avvicinamento ai linguaggi Html, Css, WordPress, per poi passare successivamente a un maggior approfondimento.
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Nella rosa dei tutor c’è anche una italiana, Cristina Bonaccurso, designer, art director, fondatrice di Miss Codesign e cofondatrice della startup Ringpay, che ha tenuto una lezione sul design thinking. “È stata una bella esperienza perché ho avuto modo di confrontarmi con tante persone – racconta Cristina – che, pur provenendo da settori diversi, hanno voglia di scoprire e imparare nozioni di coding. Anche io sono un’appassionata di coding e ho imparato da autodidatta i linguaggi Html, Css e Php. Quando la ceo di Mums in Technology mi ha contattata per fare una lezione ho pensato di focalizzarmi sul design thinking, perché oltre ad imparare le basi per la programmazione, è utile che le partecipanti acquisiscano una mentalità imprenditoriale e che capiscano come poter affrontare i problemi di sviluppo da diverse angolazioni”.
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Cristina ha condiviso con loro la sua esperienza da designer e da giovane imprenditrice e sono nati anche spunti per collaborazioni future. “Le mamme erano tutte molto interattive – racconta Cristina – e dopo la lezione in tante mi hanno scritto per avere consigli su come sviluppare le loro idee. Ad esempio, una delle partecipanti vorrebbe organizzare hackathon per portare i bambini, dagli 8 ai 14 anni, ad avere un’esperienza digitale, pensando anche a quelli con problemi di apprendimento. Altre vorrebbero realizzare un’app che possa aiutare le mamme ad organizzare meglio i mille impegni giornalieri, come un assistente digitale, magari anche wearable. Abbiamo iniziato a sviluppare un processo creativo per la realizzazione dei loro progetti, costruendo esperienze utente, interviste degli user e scenari (tipico approccio UX), e vorrei aiutarle a dare libero sfogo alla creatività e ad usare l’esperienza da mamma come un valore aggiunto per la loro attività futura”.