STARTUP INTELLIGENCE

Innovative Payments: 7 startup che rivoluzionano il mondo dei pagamenti digitali

Mobile Wallet e Blockchain sono alcuni degli ambiti di lavoro delle realtà impegnate a innovare il modo di gestire e inviare pagamenti. L’Osservatorio Startup Intelligence, con l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, ne ha censite 476. Ecco 7 italiane

Pubblicato il 19 Giu 2020

la distribuzione geografica delle startup di Innovative Payments censite (Base: 476 startup totali | 352 startup finanziate)

Dopo oltre 10 anni dalle prime sperimentazioni, i pagamenti da smartphone (Mobile Payment) stanno gradualmente entrando nella nostra quotidianità. Secondo i dati di eMarketer, sono 950 milioni le persone che nel 2019 hanno effettuato un pagamento in negozio usando il proprio smartphone (il 36% di coloro che possiedono smartphone). Oltre allo smartphone, inoltre, si affacciano sul mercato altri device in grado di garantire esperienze di pagamento sempre più semplici e immediate: qualsiasi oggetto connesso e intelligente già oggi può, infatti, potenzialmente abilitare un pagamento; vi sono, infine, modalità di pagamento che non utilizzano un device di attivazione (Device-free Payment), ma che si basano sulla biometria o che, addirittura, implicano l’addebito in automatico senza che sia richiesta nessuna operazione dell’utente (Invisible Payment).

L’Osservatorio Startup Intelligence, in collaborazione con l’Osservatorio Innovative Payments  del Politecnico di Milano, ha censito 476 startup attive a livello nazionale e internazionale in ambito Innovative Payments, nate a partire da gennaio 2015 e che hanno ricevuto finanziamenti negli ultimi 2 anni. L’analisi delle startup rispecchia il perimetro di analisi dell’Osservatorio Innovative Payments in cui la componente di Mobile Payment rimane centrale, ma sono ora presenti categorie legate agli Innovative Payments da Smart Objects, Voice Assistant, ecc. Delle 476 startup analizzate, 352 hanno dichiarato i finanziamenti ricevuti, per un totale di circa 5,97 miliardi di dollari e con un finanziamento medio pari a 17 milioni di dollari.

I risultati della Ricerca sono stati presentati da Valeria Portale e Ivano Asaro, Direttori dell’Osservatorio Innovative Payments, e da Matteo Risi e Giulia Spinelli, Ricercatori dello stesso Osservatorio, lo scorso 4 giugno all’interno del Workshop di Startup Intelligence dedicato a questa tematica. L’incontro ha ospitato il pitch di 7 startup di fronte alla platea della community degli Innovation Manager italiani; tra le aziende erano presenti anche A2A, ACI, Agos, Altroconsumo, Amadori, BNP Paribas Leasing Solutions, Bper, BPM, Credem Banca, E.ON, Edison, Enel, Enercom, Eni, Esselunga, Gruppo TEA, Leonardo, Q8, SisalPay, TIM, Unicoop Firenze, Vivigas.

La distribuzione della nascita delle startup nel tempo per area geografica (Base: 476 startup)
Le startup censite e analizzate nel corso della Ricerca sono state classificate per ambito applicativo e per cliente target. Gli ambiti applicativi considerati sono: Accettazione pagamenti, Mobile Wallet, Blockchain, Open API, Soluzioni tecnologiche, Invio pagamenti e la categoria residuale Altro. In base ai clienti target, le startup sono state invece suddivise in: B2b (startup che offrono soluzioni rivolte ad imprese), B2c (startup che si rivolgono ai consumatori finali), B2B2C (startup che offrono prodotti e servizi a clienti consumer, passando attraverso un intermediario business), B2b e B2c (startup che si rivolgono sia ad imprese sia a consumatori finali).

Nella categoria Accettazione pagamenti rientrano due startup ospitate al Workshop: Soisy e Splitty Pay. La prima, presentata dal CEO e Founder Pietro Cesati, ha sviluppato una piattaforma di prestito tra privati, per poi spostarsi sul finanziamento degli acquisti in eCommerce partner, sempre finanziati da investitori privati secondo il modello classico del P2P. Matteo Anthony Destantini, CFO e Co-Founder di Splitty Pay, ha raccontato come questa startup fornisca soluzioni per dividere l’importo di prenotazioni o acquisti condivisi su più carte di credito o di debito; l’obiettivo è facilitare la gestione dei pagamenti condivisi e di ridurre il tasso di abbandono del carrello.

Tra le startup attive nella categoria Mobile Wallet troviamo Matipay, presentata al Workshop dal CEO Matteo Pertosa, startup che ha realizzato una soluzione di pagamento innovativa pensata per i distributori automatici con l’obiettivo di fornire un wallet di pagamento digitale che possa essere ricaricato facilmente anche tramite i contanti. Giuseppe Di Marco, CEO e Co-Founder di Soldo, ha raccontato alla platea dell’obiettivo di quella che è ormai una scaleup nel mondo del fintech: Soldo fornisce una soluzione per gestire le spese aziendali in modo efficiente, attraverso funzioni come controllo della spesa e del budget e gestione digitale delle ricevute e della contabilità.

Chainside rientra nella categoria Blockchain in quanto, come racconta il suo Co-Founder e CFO Edoardo Marcozzi, offre una piattaforma che rende l’integrazione con Bitcoin rapida e scalabile sia su e-commerce che in punti di vendita fisici, con l’obiettivo di semplificare Bitcoin per i commercianti, rendendo la sua adozione e il suo utilizzo semplice come in altri sistemi di pagamento digitale. Nella categoria Open API troviamo invece Oval Money: il COO e Co-founder Claudio Bedino ha spiegato come la sua startup fornisca servizi di wealth management, combinati a modalità di pagamento innovative con un focus su risparmio e investimento. PayDo è classificata nella categoria Invio Pagamenti in quanto, come spiega il CEO e Founder Donato Vadruccio, questa startup ha sviluppato Plick, un metodo innovativo per pagare chiunque in tutta Europa, senza limiti, semplicemente conoscendo numero di telefono o indirizzo email del beneficiario, una modalità utile in ambito sia B2b che B2c.

Le startup presentate sono rappresentative di un fenomeno che anche in Italia sta prendendo sempre più piede. Basti pensare che gli Innovative Payments in Italia nel 2019 valgono oltre 3,1 miliardi di euro (+109% rispetto al 2018). Di questi, oltre il 97% è rappresentato dal Mobile Payment (1,83 miliardi di euro di pagamenti in negozio e 1,24 di pagamenti fuori dal negozio), il restante dai Wearable Payment (70 milioni di euro). Il rapporto rimane comunque marginale se si considerano in generale i pagamenti con carta, che nel 2019 in Italia salgono a 270 miliardi di euro, con una crescita del +11% rispetto ai 243 miliardi di euro del 2018.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Eliana Bentivegna
Eliana Bentivegna

Articoli correlati

Articolo 1 di 4