LA STORIA

GreenRail, la startup dell’anno che ha ottenuto una commessa da 75 milioni di dollari

La statunitense SafePower1 produrrà e commercializzerà in 5 Stati le traverse ferroviarie ecosostenibili prodotte con plastica riciclata e gomma recuperata dagli pneumatici della giovane azienda fondata nel 2012 dal siciliano Giovanni De Lisi e incubata dal Polihub. E intanto vince un nuovo riconoscimento

Pubblicato il 19 Dic 2017

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Una startup con un’idea innovativa efficace che ci ha creduto, ha saputo dire dei no, ha combattuto contro un sistema a lei poco favorevole e oggi sta cominciando a raccogliere i frutti di quanto seminato: è Greenrail, fondata nel 2012 da Giovanni De Lisi e incubata da PoliHub, l’incubatore gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano, che di recente ha conquistato la sua prima commessa da 75 milioni di euro e che è stata nominata startup dell’anno da StartupItalia.

COME È NATA GREENRAIL

Giovanni De Lisi, siciliano, non soddisfatto degli studi in Giurisprudenza, a 20 anni decide di lavorare come manovale nella ditta di suo padre, costruttore di traversine ferroviarie. Così impara il lavoro dalle fondamenta con un solo obiettivo: diventare imprenditore. Non ancora trentenne, le sue intuizioni e la sua grinta lo portano a realizzare una delle startup più promettenti del panorama italiano.

CHE COSA FA GREENRAIL

GreenRail è un nuovo concept di traversa ferroviaria ecosostenibile, prodotta con plastica riciclata e gomma ottenuta dal recupero di pneumatici fuori uso, che entra nel mercato ferroviario come sostituta innovativa delle traverse in calcestruzzo. La traversa promette di garantire una durata superiore ai 50 anni (contro i 30 anni di quelle in calcestruzzo), l’abbattimento di polverizzazione del ballast (la breccia che giace al di sotto dei binari), meno vibrazioni e meno rumore. In più si propone come sostenibile, in quanto utilizza materiali riciclati e smart ed è progettata per generare energia al passaggio dei convogli.

IL PERCORSO DI GREENRAIL

Durante una puntata del reality show Shark Tank, De Lisi rifiuta l’offerta dell’investitore Fabio Cannavale: un milione di euro per il 20% della società. Per quella cifra lo startupper avrebbe ceduto soltanto il 3%. Sul momento sembra un clamoroso autogol, in realtà con il tempo si rivela una mossa azzeccata.

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A confermarlo – tra i tanti riconoscimenti ottenuti – è la conquista del finanziamento della fase due del programma Horizon 2020. Tra 65 aziende finanziate (su oltre 1200 progetti esaminati), soltanto nove hanno presentato iniziative nel settore dei trasporti, e tra queste l’unica startup ad essere premiata è stata proprio GreenRail. Complessivamente è stata in grado aggiudicarsi nel corso degli anni 3,5 milioni di finanziamenti a fondo perduto, con contributi arrivo attraverso il già citato Horizon 2020 e altre risorse erogate da Ecopneus, consorzio per la raccolta e lo smaltimento di pneumatici usati.

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LA MEGA-COMMESSA E IL PREMIO

Di recente GreenRail ha ottenuto la prima commessa da SafePower1, società creata da imprenditori e investitori Usa per produrre e commercializzare i prodotti Greenrail inizialmente in cinque Stati. La cifra è di quelle che non lasciano indifferenti: 26 milioni di euro, che salgono a 75 tenendo conto delle royalties sulle future vendite. L’accordo comprende concessione di licenza di brevetto e del marchio, trasferimento di know-how, progettazione e fornitura degli impianti industriali.  Intanto GreenRail ha anche vinto il titolo startup dell’anno assegnato nell’ambito dell’evento StartupItalia Open Summit 2017 che si è svolto lunedì 18 dicembre a Milano.

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