Una startup triestina, ShargeMe, sta lavorando per facilitare la ricarica delle batterie delle auto elettriche. L’idea dei due fondatori, Marin Krosi e Sabrina Velikonja, è semplice: chi possiede una e-car con la batteria carica può vendere parte della sua energia a chi necessita di rifornimento. La funzione di ShargeMe è mettere in contatto domanda e offerta attraverso la propria piattaforma web. La startup ha già ricevuto alcuni riconoscimenti, ma quello a cui punta adesso sono i finanziamenti. “Vogliamo restare in Italia e li cerchiamo qui – dice il co-founder Krosi – altrimenti saremo costretti a cercare finanziatori all’estero”.
Come è nata e che cosa fa ShargeMe
ShargeMe punta a creare una nuova modalità di condivisione e ricarica delle batterie delle auto elettriche connettendo gli utenti tramite un’app e consentendo loro una gestione intelligente della carica residua in funzione delle proprie necessità.
L’idea è nata quando, nell’estate 2017, i due startupper si trovavano in California per affari. Sono rimasti colpiti dalla diffusione delle auto elettriche non solo nelle fasce benestanti della popolazione, ma tra tutti i ceti sociali. In realtà già da tempo stavano pensando a un progetto sulle auto elettriche, ma il viaggio ha fatto scattare la scintilla. Il progetto della startup punta a risolvere uno dei problemi che ancora ostacolano l’ampia diffusione di e-car nel nostro Paese: la scarsissima presenza di colonnine di ricarica pubbliche.
Come funzionerà ShargeMe
Il progetto di charge sharing si basa su una piattaforma connessa che si potrà gestire tramite app. Se il guidatore a bordo di un’auto elettrica si accorgerà che il mezzo è quasi scarico e non troverà nelle vicinanze una colonnina elettrica, potrà cercare nel raggio di pochi chilometri un veicolo disponibile a condividere una parte di energia. La richiesta avverrà anonimamente e la transazione economica sarà conclusa tramite smartphone prima del rifornimento. Il modello di business di ShargeMe sarà basato su una fee e sulla vendita di dati (sempre anonimi) a società interessate.
ShargeMe: i riconoscimenti
A gennaio 2018 ShargeMe è stata scelta insieme ad altre 45 startup innovative per rappresentare l’Italia al Ces di Las Vegas, la grande fiera dedicata all’hi-tech. La startup risulta anche tra le 11 selezionate all’evento di lancio dell’Osservatorio Smart & Connected Car, new entry nella galassia degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. Sempre di recente il team di ShargeMe è volato a Dubai come finalista per la categoria “Tech for Good Award” del Gitex Future Stars Event, il più grande evento di tecnologia di Medio Oriente, Nord Africa e Asia del Sud.
L’appello del founder: “Cerchiamo finanziatori in Italia”
Attualmente la giovane società ha pronto un MVP (Minimum Viabile Product, il prodotto con il più alto ritorno sugli investimenti rispetto al rischio) e sta valutando il momento migliore per lanciarlo. Naturalmente servono fondi. “Abbiamo investitori da Londra e Berlino in fase molto avanzata per concludere il nostro round seed of financing” dice il co-founder Marin Krosi – ma vorremmo che gli investitori italiani si facciano avanti, altrimenti saremo l’ennesima startup italiana che dovrà andare all’estero”. La società ha già rifiutato a dicembre 2018 500mila euro da un fondo di venture capital svizzero. “Ma ora non possiamo più aspettare” conclude Krosi.