TECNOLOGIA SOLIDALE

Robotica e Life Science, da Movendo Technology una piattaforma per la riabilitazione

Nata dalla ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, ha realizzato Hunova, piattaforma per riabilitare parte del corpo, dalla caviglia al tronco. Applicazioni in ambito sportivo, neurologico, ortopedico, geriatrico. La startup è piaciuta anche a Dompé Farmaceutici, che l’anno scorso vi ha investito 10 milioni

Pubblicato il 03 Nov 2017

riabilitazione
Il nome è un programma…rispettato. Parlo di Movendo Technology, startup di Genova e prima impresa nata dalla ricerca sulla robotica fatta dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Movendo ha realizzato la piattaforma robotica Hunova, finalizzata alla riabilitazione e alla valutazione funzionale di arti inferiori e tronco.
Questa piattaforma è il punto di arrivo di dieci anni di ricerca e sviluppo nel campo della robotica umanoide. All’Istituto Italiano di Tecnologia sono riusciti a realizzare una macchina per la riabilitazione di gran parte del corpo, dalla caviglia fino al tronco. Ciò avviene sfruttando tecnologie di Big Data, machine learning e cloud computing e integrando meccatronica, elettronica, sensoristica e software.
In pratica, si tratta di un dispositivo robotico per la riabilitazione e la valutazione di arti inferiori e tronco. Gli ambiti di applicazione vanno dallo sportivo al neurologico, dall’ortopedico al geriatrico. A tale proposito, Movendo sta effettuando presso l’ospedale Galliera di Genova una ricerca per capire quali sono i fattori che portano gli anziani a incappare in quelle cadute che spesso sono l’anticamera di patologie più gravi o che comunque compromettono la qualità della vita.
Hunova è stata premiata come la seconda migliore innovazione del 2017, durante l’euRobotics TechTransfer, il principale evento europeo dedicato alla robotica. L’anno prima aveva conseguito ben altro “premio”: un investimento di ben dieci milioni di euro, fatto da Sergio Dompé, presidente della Dompé farmaceutici.
Dompé lo ha fatto perché crede nelle capacità di Simone Ungaro – che ha lasciato l’incarico di direttore generale dell’IIT per diventare Ceo di Movendo – e di due suoi colleghi, anch’essi provenienti dall’IIT: il fisico Carlo Sanfilippo e l’ingegnere meccatronico Jody Saglia.
Il team di Movendo sta in questi mesi lavorando anche a una mano robotica azionata dal pensiero e a un modello di esoscheletro, che vedrà la luce il prossimo anno.
Tutto ciò mentre l’azienda si prepara a sbarcare in Germania e negli Stati Uniti. Perché una realtà che si chiama Movendo non può accontentarsi di rimanere ferma al mercato italiano…

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