Il festival Dialoghi d’Impresa porterà le storie di innovazione fuori dal Veneto

Conclusa la terza edizione, la manifestazione promossa dall’Università Ca’ Foscari ha in programma di uscire dai confini della Regione e portare in giro per l’Italia il suo format. “Dietro ogni impresa ci sono le persone con le loro storie”, dice il curatore Andrea Bettini

Pubblicato il 03 Ott 2022

Dialoghi D'Impresa 2022 - foto

Dietro ogni impresa ci sono persone e dietro le persone ci sono sempre storie che meritano di essere raccontate e conosciute. Su questa base è nato e cresciuto in Veneto il festival Dialoghi d’Impresa, che ha appena chiuso la sua terza edizione ed è adesso pronto a uscire dai confini della Regione. “Nonostante tutto siamo riusciti a organizzare questa nuova edizione del festival dopo una pandemia e in un periodo di grandi difficoltà come questo c’è ancora più necessità di raccontare queste storie e di dare voce a chi ha una piccola o grande impresa da raccontare”, dice Andrea Bettini, co-curatore della manifestazione con Gianluca Scarcela, branch manager di Banca Euromobiliare. “Sono molto contento perché abbiamo portato imprenditori, manager, CEO, campioni del mondo ma soprattutto persone, con le loro esperienze. L’anno prossimo replicheremo e usciremo anche dal Veneto: partendo sempre da qui porteremo queste storie in tutta Italia con un road show”.

10 sessioni, 36 “voci” tra relatori e moderatori”, 2 giornate, 2 location e più di 400 presenze. Sono questi i numeri della terza edizione del festival Dialoghi d’Impresa, promosso dall’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione al Campus Treviso e all’Associazione Ca’ Foscari Alumni. Quest’anno l’evento focalizzato sull’importanza della narrazione d’impresa ha ospitato chef stellati, campioni dello sport, imprenditori e CEO di alcune tra le aziende più innovative d’Italia, “Piccole e grandi storie che hanno fatto emergere cuore e passione, competenze e saper fare. Perché dietro a una grande impresa ci sono sempre persone”, commenta Andrea Bettini, narratore d’impresa e docente di storytelling,

Il Festival ha fatto tappa a Treviso, a palazzo San Leonardo, e a Venezia per la giornata conclusiva, nell’aula magna di Ca’ Dolfin. Tra i vari protagonisti di quest’anno, solo per citarne alcuni, l’imprenditore Maurizio Zordan, temporary owner di Zordan che ha raccontato la sua esperienza legata alla sua azienda che è stata tra le prime società benefit in Italia e che ha da poco ripensato al proprio modello organizzativo andando nella direzione dell’auto-organizzazioni che ha dichiarato: L’ossessione di ogni imprenditore oggi dovrebbe essere la motivazione dei propri collaboratori, perché solo così può prosperare un’impresa”.

Parallelismi tra la narrazione sportiva e quella imprenditoriale sono stati proposti con la testimonianza del campione olimpico e mondiale di canoa K2 Antonio Rossi: Ho avuto la fortuna di arruolarmi nelle Fiamme gialle. Per gli sport che alcuni chiamano minori, ma che definirei meno popolari, sono fondamentali, perché ti danno l’indipendenza economica, senza dipendere dalla famiglia, e ti mettono a disposizione l’esperienza e l’attrezzatura migliore. Quello che manca oggi è il servizio di leva che dava agli sportivi la possibilità di allenarsi per un anno e capire se gli obiettivi potevano essere raggiunti. Qualcosa si è perso ma i gruppi militari restano determinanti”.

Storie di design sono state invece raccontate da Daniele Lago, CEO e Head of Design di Lago S.p.A., Paolo Tormena, fondatore e CEO di Henge e Luca Vignaga, CEO di Marzotto Lab. Il tema del “gusto”, nella declinazione “Non è magia, è solo strategia!, è stato invece affrontato dallo chef Luca Marchini, titolare del Ristorante stellato L’Erba del Re di Modena, con Matteo Bisol, fondatore dell’azienda agricola Monban e Ludovica Rubbini, General manager del San Brite Cortina. Un messaggio sul valore dell’acqua (e un appello a bere quella “del sindaco”) è arrivato dal dibattito tra Marino Fantin, AD di Daku Italia e Franco Masenello, ad di BM Tecnologie Industriali e componente del think thank “Valore Acqua” di Ambrosetti, moderato da Paolo Gubitta, Direttore Scientifico del Centro per l’Imprenditorialità e le Aziende Familiari di CUOA Business School.

Ha molto appassionato gli studenti universitari il dibattito sulla centralità della figura dell’uomo nelle imprese tecnologiche che ha messo a confronto l’esperienza di Cristiano Boscato, vicepresidente di Injenia (Gruppo Maggioli) e Massimiliano Cipolletta, AD di Torino Wireless e Vice Presidente Unione Industriali di Torino, così come è stato applaudito il racconto del progetto “Certosa Experience” targato Ca’ Foscari, con il professore di Management e Politiche Culturali Fabrizio Panozzo, docente di Innovation Management Monica Calcagno e la filmmaker Raffaella Rivi, con alcuni studenti che si sono dedicati al progetto che nato per riportare i cittadini nell’isola della Certosa nel dibattito moderato da Marco Cosmo, direttore di Ca’ Foscari Alumni.

Molto interessante anche la sessione dedicata all’industria musicale con ospiti Emanuela Virago, General Manager di Home Festival e Gianrico Cuppari, fondatore agenzia management Tutto Molto Bene Grazie e Nigiri, moderati da Federica Ceppa, organizzatrice di Milano Music Week e Sicily Music Conference.

Il Festival Dialoghi d’Impresa prodotto dalla Perissinotto & Bettini Associati, vede tra i partner Assindustria Venetocentro, l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale Veneto e Friuli Venezia Giulia, CNA Veneto e Confartigianato Imprese Treviso, la partner scientifica di CUOA Business School e il sostegno di Banca Euromobiliare e Impresa Immobiliare.

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