Open innovation
Ghizzoni (Unicredit): «Ecco perché una banca investe in startup»
«Non possiamo sottovalutare il business delle startup perché è un affare serio e di livello mondiale», dice l’ad dell’istituto di credito. «Stiamo seguendo numerosi progetti che possono rappresentare le basi per la ripartenza del Paese»
di Fabrizio Marino
Pubblicato il 09 Apr 2015

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«Le startup possono fare la differenza — sottolinea Ghizzoni — e avere impatti più significativi nella realtà economica italiana. Certo bisogna mettersi nell’ottica che è passato il tempo del “piccolo è bello”, per fare innovazione servono dimensioni industriali. Per questo abbiamo deciso di investire nelle startup: non si tratta solo di un finanziamento, ma è anche un’occasione per sfruttare la rete di un’azienda come Unicredit che opera in tutta Europa, oltre ad offrire servizi a grandi imprese».
Le dimensioni di una startup sono importanti, secondo Ghizzoni, ma lo è anche la capacità di realizzare un ambiente adatto in cui possano crescere: «Non possiamo sottovalutare il business delle startup, perché si tratta di un affare serio e di livello mondiale. Oggi guardiamo tutti alla Silicon Valley come un modello da seguire, il posto ideale per far crescere una startup. Sono convinto che sia necessario creare il giusto “enviroment” per la crescita. Questo alla fine è l’obiettivo primario di Unicredit Start Lab».
L’istituto di credito ha nel mirino molte startup. «Quelle che abbiamo visto sul palco di Smart Italy Innovation Day — conclude Ghizzoni — sono aziende che hanno superato un lungo processo di selezione da parte di Unicredit, ma vi assicuro che ci sono tanti altri i progetti interessanti che stiamo seguendo. È su questi progetti che si stanno creando le basi per ripartire, e noi vogliamo dare il nostro contributo».