Innovazione & territori

EconomyUp incontra il Polo tecnologico di Pordenone

Lunedì 29 giugno in programma presso la sede del Parco Andrea Galvani si tiene l’incontro dal titolo “Startup,innovazione,Made in Italy”. Partecipano il direttore del Polo Franco Scolari, Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega Nord alla Camera, Giovanni Iozzia, direttore di EconomyUp, e Paolo DI Benedetto, associate publisher

Pubblicato il 27 Giu 2015

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La sede del Polo tecnologico di Pordenone

L’innovazione nasce dai territori, anche perché l’Italia è una Talent Nation la con tradizione dei distretti. Un caso di eccellenza è quello del Polo tecnologico di Pordenone, una realtà che EconomyUp incontra lunedì 29 giugno. ll tema dell’evento: Startup, innovazione, made in Italy: diamo voce al Paese che vuole crescere. Alle 15 nella sede del Parco Andrea Galvani, nato su iniziativa del Polo, intervengono il direttore Franco Scolari, l’onorevole Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega Nord alla Camera, Giovanni Iozzia e Paolo Di Benedetto, direttore e associate publisher di EconomyUp.

Il Polo Tecnologico di Pordenone, nato nel 2002, ha nel 2011 raggiunto un traguardo importante, attuando una svolta, fortemente voluta dal territorio e dalle sue imprese: con la realizzazione della sede è nato il Parco “Andrea Galvani”, che ospita al suo interno oltre 40 imprese impegnate in progetti di innovazione e trasferimento tecnologico.

Il Polo “Andrea Galvani” è infatti un motore per accelerare le idee imprenditoriali che si nutrono di trasferimento tecnologico e si avviano alla crescita sostenibile, dal punto di vista economico, ma anche ambientale e sociale. È una sede fisica (il Parco, appunto) dove le aziende possono sviluppare le sfide imprenditoriali fondate sull’innovazione, ma è anche uno snodo di rete collegato alla ricerca e all’offerta di partner, tecnologie e competenze da parte di Università, Parchi Scientifici e Centri di Ricerca italiani ed internazionali.

A servizio delle imprese, in quanto snodo, il Polo di Pordenone vuole fornire non solo conoscenze, ma anche un aiuto all’ottenimento di risorse economiche, finanziate da Istituzioni pubbliche, ma anche da Venture Capital, aggiungendo in questo modo competenze ed esperienze a livello globale.

Il Polo “Andrea Galvani” è piccolo, perché giovane e in fase di start up, ma è collocato in un territorio coeso ed integrato e può quindi trarre forza e massa critica dall’Unione Industriali e dalle altre Associazioni di categoria, dai Distretti tecnologici e dagli Enti Pubblici locali e regionali.

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