Opportunità

Open Innovation, come le startup possono innovare food e agricoltura

Gestione intelligente delle colture, nuovi alimenti, tracciabilità della merce: per essere competitive le aziende della filiera agrifood non possono fare a meno delle idee innovative delle nuove imprese. Eccone 8 che hanno partecipato all’Agritech Innovation Day di UniCredit Start Lab. La call per l’edizione 2017 è aperta fino al 2 maggio

Pubblicato il 02 Mar 2017

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Immaginate di sedervi a tavola e, prima di mangiare, scoprire con lo smartphone l’intera filiera del prodotto che state per mangiare, dall’origine alla distribuzione alla vendita. Immaginate un grasso solido a base olio di oliva senza idrogenazione, senza mono e digliceridi, senza allergeni, conservanti, colesterolo e a basso contenuto di grassi saturi. Può essere un’alternativa a burro, olio di palma, margarina e altri oli a basso valore nutrizionale come quello di cocco, riso, colza. Immaginate di scoprire, sempre grazie a uno smartphone, l’autenticità di una merce, prima o dopo l’acquisto.

Sono solo alcuni degli esempi di come la tecnologia sta innovando uno delle filiere più tradizionali del Made in Italy: l’agricoltura e il food. Oggi il digitale ha un effetto dirompente in questi settori, al punto che non si parla più di semplice agricoltura, ma di agritech, cioè di una contaminazione tra agricoltura e tecnologia: la lavorazione dei campi viene integrata con la gestione intelligente delle colture, ai tradizionali prodotti alimentari vengono affiancati nuovi ingredienti, e sempre più spesso si parla di crowdsourcing per la tracciabilità dei prodotti e di servizi di anticontraffazione.

Secondo Sara Roversi, co-founder di You Can Group e Future Food Institute, si possono individuare diversi megatrend per capire quanto e come sta cambiando il settore: produzione, trasformazione delle proteine (create in laboratorio o provenienti da soluzioni vegetali), distribuzione, nuovi macchinari e cibi funzionali, shopping in negozi virtuali che sostituisce il supermercato fisico, consegna just in time, analisi del cibo tramite smartphone, consapevolezza e attenzione al nutrirsi, etichette intelligenti “from farm to fork”.

Portatrici di questa ventata di innovazione sono le startup. E le loro soluzioni non sono indifferenti alle industrie del settore che vogliono essere competitive sul mercato. Proprio per questo motivo, UniCredit Start Lab, il programma di accelerazione di UniCredit che intende sostenere startup e Pmi innovative attraverso azioni e iniziative a supporto della loro crescita, ha lanciato l’Agritech Innovation Day, un’iniziativa di open innovation dedicata agli effetti della tecnologia su food e agricoltura. Un’opportunità per far incontrare startup con idee innovative nel settore con clienti della banca e investitori, con l’obiettivo di creare un “ponte” che colleghi le aziende già strutturate alle nuove imprese innovative.

La call per l’edizione 2017 di UniCredit Start Lab è già aperta: c’è tempo fino al 2 maggio per partecipare al programma nato per sostenere i giovani imprenditori, l’innovazione e le nuove tecnologie. Quattro gli ambiti di scouting: innovative made in Italy, digital, clean tech e life science. In palio servizi di business matching con aziende Corporate e mentorship forniti da UniCredit e quattro grant da 10mila euro. È possibile candidarsi al programma sul sito internet UniCreditstartlab.eu accedendo alla sezione “Entra in Start Lab”.

Per avere un’idea di quali siano i profili ricercati, ecco chi sono e che cosa fanno le startup che hanno partecipato all’Agritech Innovation Day.

XNEXT – Ha sviluppato un’evoluta tecnologia real-time di identificazione contaminanti nel food processing: XSpectra, un sistema a raggi X per controlli non invasivi in linea, con ricadute in tutti i settori in cui la capacità di identificare le non conformità sia chiave per il successo: grazie alla tecnologia multispettrale, nella manifattura cibi, è in grado di identificare corpi estranei e contaminanti di dimensioni e tipologia oggi non rilevabili altrimenti (es. ossa, schegge di legno, plastiche, vetro nel vetro, ecc).

PROXENTIA – Sta sviluppando una linea di prodotti da utilizzarsi direttamente nei luoghi di produzione o stoccaggio e con minimo intervento dell’operatore in tre settori chiave, ovvero vino, latte e cereali. L’obiettivo è fornire informazioni su aspetti chiave legati a sicurezza e qualità delle produzioni delle filiere agroalimentari. Un lettore, un set di cartucce monouso e un software per dispositivi mobili in grado di restituire una «carta d’identità» del prodotto trasportato.

HORTA – Ha sviluppato una piattaforma di sistemi di supporto alle decisioni per la gestione intelligente delle colture (es. rileva parametri essenziali per le coltivazioni dalla pioggia alle proprietà del suolo) per fornire agli agricoltori indicazioni concrete sulle tecniche da adottare. Target sono produttori di cereali, uva da vino e da tavola, olive, frutta fresca e da guscio.

WENDA – Realizza una soluzione IoT per la tutela della qualità e dell’autenticità delle bottiglie di vino, nel tempo. Un Device monitora dati fondamentali di conservazione e tracciabilità, usufruibili attraverso App o Digital Platform. La soluzione è scalabile alla gran parte dei prodotti deperibili, food e non.

MIDA+ – Produce e commercializza il prodotto Cremolì, nato dalla tecnologia messa a punto dall’impresa per offrire un grasso solido a base olio di oliva senza idrogenazione, senza mono e digliceridi, senza allergeni, conservanti, colesterolo e a basso contenuto di grassi saturi. Può essere un’alternativa a burro, olio di palma, margarina e altri oli a basso valore nutrizionale (cocco, riso, colza, etc.). L’applicazione è sia nel mondo industriale sia per il retail.

BIO ERG – È specializzata nella produzione e commercializzazione di ingredienti/additivi naturali, in particolare destrano, ottenuti mediante fermentazione, destinati ai diversi settori dell’industria: alimentare (nei prodotti gluten-free, nei gelati e nella produzione di formaggi lowfat), nutraceutica, cosmetica, ambientale (recupero acque reflue). BIO ERG è titolare di un brevetto internazionale di processo per la produzione di destrano in polvere ed è proprietaria del marchio NextDextR.

PENELOPE – Con il progetto ValueGo ha realizzato una piattaforma tecnologica flessibile che consente la tracciabilità e rintracciabilità completa dei prodotti, documentando tutti i passaggi compiuti lungo la filiera: dall’origine, alla distribuzione, alla vendita. L’approccio tecnologico implementato è legato all’Internet delle cose (IoT). Il consumatore grazie al suo smartphone riesce ad apprezzare la trasparenza e la qualità dell’intera filiera del prodotto che porta a tavola.

CERTILOGO. Società che rientra a pieno titolo nella categoria delle scaleup italiane (e che ha partecipato anche a ScaleIT, l’evento che fa incontrare aziende e investitori internazionali). Trasforma i prodotti in oggetti intelligenti abilitando il potenziale delle attuali tecnologie digitali e consente alle marche di accedere alla potenza del crowdsourcing per la protezione del brand e la tracciabilità dei prodotti. Durante la produzione, ad ogni singolo prodotto viene attribuito un codice identificativo univoco, il CLG Code, associato a tutte le informazioni di filiera e catena distributiva. I consumatori interrogano, da computer o da smartphone, il CLG Code per verificare l’autenticità della merce, prima o dopo l’acquisto, condividendo con Certilogo e con la marca preziose informazioni sul loro profilo, la loro posizione e il negozio online/offline dove è stato trovato il prodotto. (Leggi la STORIA DI CERTILOGO)

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