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Startup senza notaio: ecco come costituire una società online

Dal 20 luglio si può ricorrere alla firma digitale in alternativa alla prestazione di uno studio notarile, collegandosi al sito del Registro delle imprese di InfoCamere. Tutti i passi da seguire per ottenere i vantaggi previsti dall’Investment Compact: meno burocrazia e costi più bassi

Pubblicato il 19 Lug 2016

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Startup gratis senza notaio: ora è realtà. Dal 20 luglio è possibile costituire una startup gratis online senza ricorrere a questa figura professionale. Con un decreto direttoriale sono state approvate le specifiche tecniche per compilare il modello standard di atto costitutivo delle startup innovative. Questo significa che, chi utilizzerà questo modello, potrà evitare il ricorso al notaio e di conseguenza l’esborso della parcella dovuta. Così come naturalmente potrà continuare a consultare il professionista, se lo ritiene opportuno.

Il cammino della normativa sulla firma digitale è iniziato quasi un anno e mezzo fa, a marzo 2015. Una disposizione contenuta nell’Investment Compact, legge approvata il 24 marzo 2015, prevedeva la possibilità di costituire startup ricorrendo alla sola compilazione di un modulo standard “rinforzato” con firma digitale.

Qui tutte le novità introdotte dall’Investment Compact

L’approvazione della norma è stata però immediatamente contestata dai notai, che hanno paventato furti di identità e persino casi di infiltrazione mafiosa se fosse venuto meno il loro controllo ex ante. Ne è nata un’accesa battaglia – con i notai, capitanati dal Consiglio Nazionale del Notariato, da una parte, e startupper e innovatori dell’altra – che alla fine è stata vinta dalle startup.

Qui i dettagli dello scontro tra startup e notai

Lo scorso 4 luglio è stato pubblicato sulla sezione Normativa del sito del Ministero dello Sviluppo economico il decreto direttoriale 1 luglio 2016 riguardante l’“Approvazione delle specifiche tecniche per la struttura di modello informatico e di statuto delle società a responsabilità limitata startup innovative”, a norma del decreto ministeriale 17 febbraio 2016.

Il decreto ha approvao le specifiche tecniche per la redazione del modello standard di atto costitutivo e statuto delle startup innovative in forma di società a responsabilità limitata. Contemporaneamente è stata pubblicata la Circolare 3691/C del 1 luglio 2016, con le disposizioni applicative del decreto ministeriale 17 febbraio 2016 e del decreto direttoriale 1 luglio 2016 già citato.

Per consentire alle software house di adeguare i propri programmi, è stato deciso che le disposizioni avrebbero acquisito efficacia a partire dal 20 luglio 2016.

Ci siamo. Ma come può uno startupper costituire la propria startup tramite firma digitale e senza bisogno del notaio? Vediamolo.

La registrazione – Innanzitutto lo startupper deve collegarsi al sito del Registro imprese alla pagina Atti Startup. Qui troverà un form in cui registrarsi. Cliccando, si troverà all’interno di un percorso da seguire. Sempre all’interno del sito è prevista una guida per spiegare tutti i dettagli ai neofiti.

La compilazione – Lo startupper dovrà inserire tutti i dati necessari per la registrazione dell’atto, compilando l’apposito modello e lo dovrà sottoscrivere digitalmente. Le parti dovrebbero firmare con una smart card o un servizio di firma remota.

La trasmissione all’Ufficio delle entrate – A quel punto sarà la piattaforma a trasmettere al competente ufficio delle entrate, mediante posta elettronica certificata dedicata, il modello sottoscritto, l’atto costitutivo, eventuali altri documenti e la ricevuta di pagamento. È poi l’ufficio delle entrate, sempre tramite posta elettronica certificata, a trasmettere all’indirizzo dedicato la liquidazione finale e gli estremi di registrazione. Effettuata la registrazione, la piattaforma startup.registroimprese.it integra automaticamente gli estremi di registrazione nel file pratica.

La normativa è considerata un passo avanti sulla strada della semplificazione burocratica ma anche e soprattutto un vantaggio economico per lo startupper, che spesso è giovane e privo di capitali, perciò coglie volentieri tutte le opportunità di risparmio. In particolare, dai calcoli elaborati da EconomyUp con l’aiuto di alcuni esperti, è emerso che, scegliendo di costituire una startup innovativa senza ricorrere al notaio, uno startupper potrà risparmiare fino a 2000 euro se risiede al Nord e fino a 1600 euro se abita nel Sud Italia.

Startup senza notaio, si risparmia fino a 2000 euro

Naturalmente chi lo desidera potrà continuare ad avvalersi di un notaio. Non è escluso infine il ricorso a un legale e/o a un comercialista di fiducia per il disbrigo di queste e altre pratiche relative alla costituzione e al mantenimento di una startup. Sono figure professionali che spesso affiancano gli startupper per aiutarli a districarsi nella piccola giungla burocratica. Una cosa però è certa: adesso la presenza del notaio non è più indispensabile.

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