Startup Visa, visti facili agli stranieri entro marzo

A breve il lancio del portale Mise-Mae per l’identificazione degli startupper decisi a investire nel nostro Paese: potranno ottenere subito il visto, in ottemperanza alla norma prevista nel Decreto Flussi di novembre. È già così in Cile e Canada

Pubblicato il 04 Feb 2014

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L’Italia come il Cile o il Canada: entro marzo dovrebbero essere operativi i meccanismi per agevolare la concessione di visti agli startupper stranieri che vogliono avviare un’attività nel nostro Paese. Lo stesso tipo di agevolazione già concessa da tempo ai giovani aspiranti imprenditori dal Paese latino-americano e dallo Stato nord-americano.

Lo riferiscono a EconomyUp fonti del Ministero dello Sviluppo Economico, ricordando che il Decreto Flussi approvato il 25 novembre ha introdotto una categoria di visti, il cosiddetto “Startup Visa”, dedicato appunto agli stranieri provenienti da paesi extra Ue che desiderano avviare una startup innovativa in Italia.

La legge c’è, si tratta di farla partire. E tutto sarebbe pronto per la partenza. A breve sarà creato un portale, frutto di una collaborazione tra Mise e Ministero degli Affari Esteri (Mae), dove gli startupper stranieri potranno inserire i propri dati. I ministeri potranno così effettuare in modo semplice e pratico una valutazione dei requisiti necessari all’assegnazione del visto. A fianco del portale, i dicasteri prevedono l’invio di opportune comunicazioni in merito alle ambasciate.

Dovrebbe bastare questo, dicono le nostre fonti, per far decollare “Startup Visa”, il visto facile per i non italiani.

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