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Startup, tutte le operazioni di febbraio: investiti 15,9 milioni

Dal primo investimento di Club Acceleratori (1 milione per 7 startup) alla prima exit dell’anno (20lines rilevata da HarperCollins). E, ancora, Just Eat compra 4 startup da Rocket Internet, 8 milioni per InstaPartners, 2 per D-Orbit, 1,3 per Armadio Verde. Ecco tutto quello che è successo nell’ultimo mese

Pubblicato il 26 Feb 2016

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Mese ricco di operazioni per l’ecosistema italiano. Dal primo investimento di Club Acceleratori (1 milione per 7 startup) alla prima exit dell’anno (20lines rilevata da HarperCollins). E, ancora, Just Eat compra 4 startup da Rocket Internet; InstaPartners riceve 8 milioni da Benetton, Merloni & Co; 2 milioni per D-Orbit dal programma europeo Horizon 2020, solo per citarne alcune.

Ecco nel dettaglio tutte le operazioni del mese, che hanno totalizzato 15,9 milioni di euro.

InstaPartners: Benetton, Merloni & Co investono 8 milioni sulla startup dei prestiti fra Pmi. La società fondata da Ignazio Rocco di Torrepadula nel 2015 ha chiuso un aumento di capitale a cui hanno partecipato nomi importanti come Alessandro e Mauro Benetton, Paolo Merloni, Lorenzo Pelliccioli, la famiglia Venesio, Hans Paul Burkner, Giovanni Landi e Jean Pierre Mustier.

D-Orbit, 2 milioni di euro per gli spazzini dello spazio da Horizon 2020. La startup attiva nel settore spaziale ha partecipato al programma di finanziamento alla ricerca scientifica e all’innovazione della Commissione europea. “Li useremo per accelerare l’introduzione del prodotto sul mercato internazionale” dice il founder Luca Rossettini. Leggi la storia di D-Orbit

Tensive: 1,4 milioni di euro alla startup delle protesi per il seno. La società bio-medicale, spin off della Fondazione Filarete, ha ottenuto il primo finanziamento da un club di investitori privati identificati da Banca Esperia. Userà i fondi per sviluppare la tecnologia che punta a sostituire le protesi in silicone promuovendo la rigenerazione del tessuto adiposo. Ecco la storia di Tensive, la neo impresa che lavora a una protesi innovativa

Armadio Verde, 1,3 milioni all’ecommerce dei vestiti per bambini. La startup che ha sviluppato un marketplace per lo scambio e l’acquisto di capi per i più piccoli ha chiuso un round a cui hanno preso parte i fondi di venture capital Innogest, LigurCapital e A11-Venture, oltre a diversi investitori privati e al Gruppo l’Espresso, che ha partecipato offrendo spazi pubblicitari.

Club Acceleratori, primo investimento da un milione in 7 startup. Il servizio di SiamoSoci per investire nel mondo degli acceleratori ha finanziato Adabra, startup della scuderia di Nana Bianca, e Moovenda, Voverc, Brave potions, Verticomics, Nextwin e Majeeko, tutte accelerate presso Luiss Enlabs.

800mila euro su Foodscovery. L’editore de Il Fatto Quotidiano partecipa con 250mila euro al finanziamento (800mila euro) per Foodscovery, piattaforma per l’acquisto di gastronomia direttamente dai produttori. All’operazione partecipano Digital Magics, due business angel e la Finanziaria Regionale Abruzzese. Che in Abruzzo suscita qualche perplessità.

Habble, finanziamento per la startup che monitora i flussi telefonici in azienda. La piattaforma cloud based, che controlla utilizzo e costi della telefonia fissa, ottiene un round A superiore ai 500mila euro da due business angel attivi nell’information technology, Nicola Colla e Fabio Nalucci. Con l’aumento di capitale, la società intende assumere nuovo personale ed espandersi in Europa.

Trabaldo Togna e GreenTel investono 500mila euro in Biotechware. La startup che opera nel settore biomedicale ha brevettato CardioPAD PRO, un elettrocardiografo portatile che rende possibile l’elettrocardiogramma in mobilità. Nata all’interno dell’incubare I3P del Politecnico di Torino, Biotechware ha preso vita nel 2010 da un’idea di due giovani ingegneri informatici e ha già ottenuto numerosi riconoscimenti.

Mogees, 500mila euro per la startup che trasforma le cose in strumenti musicali. La società con sede a Londra fondata dal vicentino Bruno Zamborlin ha ricevuto un finanziamento di mezzo milione da Italian Angels for Growth. L’app sviluppata dalla neoimpresa cattura con un microfono le vibrazioni degli oggetti e li fa diventare suoni: una tecnologia che ha conquistato anche musicisti come Jean Michael Jarre. – STARTUP ITALIANA CON SEDE ALL’ESTERO

Nami Lab raccoglie 250mila euro. La startup italiana che sviluppa sistemi di intelligenza artificiale applicata a contesti creativi e che ha sviluppato l’app Yalp.io ha raccolto 250mila euro in un deal a cui ha partecipato Geode Group (Massimo Orlandi, Riccardo Bani, Egidio Ricciuti, fondatori di Sorgenia).

Equity crowdfunding, Media Vox Pop raccoglie 60mila euro. Media Vox Pop, la startup che ha sviluppato Vox Pop, strumento che permette a giornalisti e utenti di comunicare attraverso un sistema di domanda/risposta basato su video di breve durata, ha raccolto 60mila euro sulla piattaforma Wearestarting.

Sinba raccoglie 100mila euro. La startup torinese che permette di pagare nei negozi attraverso lo smartphone senza fare code ottiene 100mila euro da H-Farm e un business angel.

Acquisizioni

Just Eat compra 4 startup da Rocket Internet (compresa HelloFood Italia). La società di food delivery quotata a Londra ha acquisito per 125 milioni di euro le attività in Italia, Spagna, Brasile e Messico del gruppo tedesco. Le ragioni dell’operazione? Rocket esce dai mercati dove non ha ottenuto i risultati sperati, Just Eat punta a maggiori economie di scala

Quadrivio si prende la maggioranza di Somacis (circuiti stampati Made in Italy). Come primo investimento, il nuovo fondo di private equity ha scelto il gruppo marchigiano che produce circuiti hi-tech per il settore aerospaziale, medicale e delle infrastrutture. Valore della transazione: 100 milioni di euro. Obiettivo: aiutare l’azienda italiana a espandersi negli Usa e in Asia

HarperCollins Italia acquisisce la startup delle storie 20lines. La sezione italiana del secondo più grande editore a livello internazionale ha rilevato il social network per condividere e leggere testi brevi nato nel 2012 all’interno di H-Farm e trasferitosi in Silicon Valley per crescere

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