Semplificazione

Startup senza notai, il traguardo è più vicino

È atteso da mesi il decreto attuativo di un articolo dell’Investment Compact che consente di costituire startup attraverso un modulo standard con firma digitale senza necessariamente ricorrere al notaio. Ma il Mise è al lavoro e si comincia a intravedere l’esito finale

Pubblicato il 21 Ott 2015

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Si comincia a intravedere il traguardo per l’attuazione della norma che introduce la possibilità di costituire una startup senza fare ricorso al notaio, compilando un modulo standard “rinforzato” con firma digitale. Come risulta a ItaliaOggi, e come confermato da altre fonti anche a EconomyUp, il Ministero dello Sviluppo economico (Mise) sta lavorando all’elaborazione del decreto che istituisce un modello standard per la costituzione e la modifica dell’atto costitutivo di startup innovative senza l’intervento del notaio. Una norma contenuta nell’Investment Compact, legge approvata lo scorso 24 marzo che ha introdotto la categoria delle piccole e medie imprese innovative, ma ha anche previsto ulteriori agevolazioni per le startup, tra le quali, appunto la possibilità di costituirle ricorrendo alla sola compilazione di un modulo standard “rinforzato” con firma digitale.

Qui tutte le novità introdotte dall’Investment Compact

Un provvedimento pensato in chiave di semplificazione, ma che ha immediatamente suscitato la reazione allarmata dei notai, i quali hanno paventato furti di identità e persino casi di infiltrazione mafiosa se fosse venuto meno il loro controllo ex ante.

Qui i dettagli dello scontro tra startup e notai

A sette mesi dall’approvazione dell’Investment Compact il decreto attuativo necessario a rendere operativo il provvedimento non ha ancora visto la luce. Si tratta, per la precisione, di un decreto che dovrà attuare e rendere operativo l’articolo 4, comma 10-bis, del decreto legge 24 gennaio 2015, n. 3 (appunto il cosiddetto Investment Compact) convertito nella legge di conversione 24 marzo 2015, n. 33. Tuttavia il Mise ci sta lavorando e, pur senza ancora certezze su tempi e modalità, il processo starebbe gradualmente procedendo verso la conclusione.

In base alle nuove norme, il modello standard per la costituzione e la modifica dell’atto costitutivo di startup innovative senza l’intervento del notaio dovrà essere compilato e firmato digitalmente dai soci della startup innovativa. Poi, a cura degli stessi, dovrà essere trasmesso al competente ufficio del Registro delle Imprese. Resta comunque la possibilità per le imprese di passare dal notaio se ritenuto opportuno e di inserire condizioni particolari negli atti costitutivi delle startup innovative.

Il modello firmato digitalmente deve essere trasmesso al registro delle imprese attraverso una pratica di comunicazione unica. Una procedura guidata faciliterà l’apposizione delle firme digitali e la preparazione di una comunicazione unica al registro delle imprese, comprensiva degli allegati indicati nel modello.

Qualora emerga la necessità di modificare i dati inseriti nel modello, il sistema consente di estrarre una copia del modello già trasmesso e di procedere alle modifiche che si intendono apportare. Il modello con cui vengono apportate le modifiche, con i relativi allegati, costituisce un nuovo atto iscritto al registro delle imprese, che non varia il modello precedentemente iscritto.

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