SBAGLIANDO SI CRESCE

Scaleup, che cosa fare (e non fare) quando le persone non crescono con l’impresa (anche i founder)



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Non tutte le persone danno il meglio in tutte le fasi di un’impresa. Bisogna stare attenti ai segnali e intervenire. Ecco quattro azioni per affrontare il problema e un errore da evitare con i founder

Pubblicato il 18 set 2024

Claudio Erba

Underdog entrepreneur (IPO level)



scaleup founder

Non tutti coloro che iniziano con te il primo giorno saranno presenti quando raggiungerai i 1.000 dipendenti. Alcune persone eccellono in specifiche fasi di crescita di un’azienda, performando eccezionalmente bene in un ambiente di startup ma si trovano in difficoltà in un contesto più complesso, orientato ai processi e specializzato. Questo può comprendere anche i co-fondatori.

Scaleup, attenzione ai segnali di sovraccarico delle persone

Per prima cosa, bisogna essere preparati. È necessario identificare i segnali precoci che indicano se qualcuno è “sovraccaricato” nel proprio ruolo o è in grado di crescere insieme all’azienda. A volte questi segnali sono chiari, altre volte emergono solo più avanti nel percorso.

Supponiamo che tutti gli sforzi per aiutare questa persona a crescere—coaching, formazione, miglioramento delle competenze—non abbiano funzionato.

Che cosa fare quando le persone non riescono a crescere?

Che cosa fare a questo punto? I fondatori affrontano solitamente questa sfida (che è parte del percorso, non solo un problema) in modi diversi:

  • Scoprire talenti nascosti: Siamo fortunati se scopriamo talenti nascosti in quella persona e troviamo un nuovo ruolo perfetto per lei. Tuttavia, questo è raro.
  • Trovare un ruolo laterale: Potremmo assegnare alla persona un ruolo secondario per gratitudine verso i suoi contributi iniziali. Ma spesso questa è una soluzione a breve termine, poiché le persone possono sentirsi “parcheggiate” e disconnesse dall’impatto dell’azienda.
  • Separarsi eticamente: Potremmo lasciare andare la persona dopo una chiara conversazione, comportandoci eticamente e mostrando generosità con la liquidazione.
  • Avere conversazioni aperte: Per esempio: “Dove ti vedi in questa azienda tra due anni? Sei felice con il nuovo, più complesso ambiente?” può aiutare la persona a realizzare da sola che questa non è più l’azienda che amava in passato, portandola a lasciare volontariamente. (Ho trovato questo approccio molto efficace, funziona bene se fatto in buona fede).

Un errore e un’opportunità con i founder

Quando si tratta di fondatori, la situazione è più complessa. C’è un errore da evitare e un’opportunità da cogliere:

  • Errore: Evitare di dare un ruolo di livello C a ogni fondatore. È probabile che in seguito sarà necessario assumere dirigenti esterni di livello C, e revocare un titolo di livello C a un fondatore è difficile.
  • Opportunità: Se un fondatore non è adatto (e, si spera, non ha ricevuto un ruolo di livello C 😉), considerare una transazione secondaria per acquistare le sue azioni. Questo può rendere il processo di separazione più agevole.

Questo errore è difficile da gestire, non esistono soluzioni facili.


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