Partnership
PoliHub, ora la Cina è più vicina per le startup italiane
La collaborazione fra TusStarHolding, l’incubatore più grande al mondo, e quello del Politecnico di Milano è operativa. Il direttore generale racconta la visita a Milano della delegazione cinese per la creazione, nel Campus Bovisa, di una piattaforma per l’attrazione di investimenti cinesi.
di Claudia Pingue
Pubblicato il 08 Mag 2017

A 2 mesi dalla firma dell’accordo a Pechino, venerdì 5 maggio abbiamo incontrato a Milano i vertici di Tus-Star e di Tus-Holdings, la società che si occupa di sviluppare e gestire gli incubatori e i parchi scientifici associati alla Tsinghua University. Presenti tra gli altri il Presidente e il Senior VP della Holding, Vivian Yuan e Zhao Qing, e il Presidente dell’incubatore Tus-Star, Jinsheng Zhang.
È stata una giornata di lavoro intensa, coordinata dal prof. Giuliano Noci, pro-Rettore delegato alla Cina del Politecnico di Milano, con anche la presenza del Presidente di PoliHub, Gianantonio Magnani e del nostro Amministratore Delegato Stefano Mainetti, e iniziata con la visita degli spazi in Bovisa preposti alla realizzazione del Campus universitario congiunto italo-cinese.
Il Campus prevede la realizzazione di corsi di formazione post graduate ed Executive PHD e l’accesso ai servizi dei numerosi laboratori che il Politecnico di Milano ha insediato nell’area. È proprio in questi laboratori che abbiamo passato gran parte della mattinata.
Il Politecnico di Milano è una delle poche realtà a possedere una Galleria del Vento, un ambiente utilizzato in ingegneria per studiare sperimentalmente l’effetto del vento su modelli in scala ridotta prima di produrli su vasta scala e immetterli nel mercato. Qui sono stati ad esempio testati i grattacieli del nuovo quartiere Isola di Milano (Diamantone, Bosco verticale, ecc.), del quartiere Citylife e il Palazzo Italia di Expo. Dalla Galleria del Vento ai laboratori di Automotive del Dipartimento di meccanica dove docenti e ricercatori sono impegnati a testare i nuovi materiali e sistemi di controllo per le macchine del futuro, fino ad arrivare in PoliFactory, il makerspace del Politecnico di Milano.

I loro numeri sono da capogiro, e non solo per l’ecosistema italiano: più di 70 incubatori in Cina per un totale di 200mila mq di spazi, 5mila aziende incubate, 30 aziende quotate, 40 acquisite da grandi gruppi industriali per un ritorno sull’investimenti azionari superiore ai 2.5 miliardi di euro e un indotto generato di oltre 50mila dipendenti.
Eppure i loro sguardi sono di interesse, ci ascoltano convinti che bisogna aprire le porte a collaborazioni bilaterali per sviluppare innovazione continua. Sono curiosi e ammaliati dall’eccellenza ingegneristica e di design che ci caratterizza, a partire dagli edifici del distretto di PoliHub, disegnati dai famosi architetti Mendini, fino all’apprezzamento del nostro modello di business.

Riconoscono il valore legato alla creazione di un distretto di innovazione aperto non solo all’università ma anche alle aziende che possono avere la possibilità̀ di localizzare fisicamente una branch di R&D nel Campus di PoliHub e di interagire con i laboratori del Politecnico di Milano e con il sistema delle startup e degli spinoff. Per noi è un ulteriore validazione e al contempo potenziamento del modello PoliHub, per loro l’opportunità di garantire un soft landing ad aziende cinesi interessate a esplorare il mercato italiano.

«È l’occasione, per PoliHub, di rafforzare la collaborazione iniziata con la competizione ChinItaly e offrire alle startup incubate l’accesso al mercato e ai fondi di investimento cinesi» ha aggiunto Stefano Mainetti consigliere delegato di PoliHub.
E in effetti siamo in linea, ci siamo dati appuntamento il prossimo 11 maggio a Chengdu e successivamente il 26-27 maggio a Zhengzhou per le semifinali di ChinItaly. A settembre saremo presenti alla più grande fiera di innovazione organizzata da Tus a Pechino per conoscere il loro ecosistema, con la prospettiva per PoliHub di diventare il principale tramite di collaborazione per le startup italiane con la Cina.

*Claudia Pingue è direttore generale PoliHub, Startup District & Incubator del Politecnico di Milano gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano