OPEN INNOVATION IN PRACTICE

Innovazione, le aziende ricorreranno più alle startup e meno alle società di consulenza

Le fonti di Innovazione “tradizionali” (vendor, sourcer…) sono previste quasi tutte in calo. Invece crescerà del 26% il ricorso alle giovani società innovative da parte delle imprese. I case study : Satispay, Cloud4Wi, Orange Fiber, Lanieri. Tutto questo nella Survey Innovation 2017 dell’Osservatorio Startup Intelligenc

Pubblicato il 15 Dic 2017

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L’Innovazione Digitale sta trasformando l’ecosistema degli interlocutori di riferimento per le imprese. Esse ricercano modalità di collaborazione più agili e veloci, attraverso le quali acquisire anche nuovi modelli operativi e nuova cultura: nel digitale, ai tradizionali fornitori di tecnologie e servizi ICT si affiancano sempre più nuovi attori come Centri di Ricerca, clienti guida ma soprattutto Startup.

Sono questi i risultati della recente Survey Innovation 2017 dell’Osservatorio Startup Intelligence che ha raccolto le testimonianze di oltre 270 imprese italiane. L’indagine ha chiesto di indicare le principali fonti e gli stimoli all’Innovazione digitale utilizzati negli ultimi 3 anni dalle imprese, e quelli che invece si prevedono più promettenti nei prossimi 3.

Open innovation: in Italia la fa solo il 28% delle imprese, ma cresce l’interesse per le startup

Se negli ultimi 3 anni l’approccio appare piuttosto tradizionale, con il ricorso principalmente a Vendor e i Sourcer di tecnologie (36% delle scelte), Line of Business (35%) e le Società di consulenza (33%), le indicazioni rispetto ai prossimi 3 anni ci forniscono un quadro ribaltato.

Le fonti di Innovazione “tradizionali” sono previste quasi tutte in calo, alcune in modo significativo come Vendor, Sourcer e Società di consulenza (rispettivamente -9% e -7%). Risultano invece in crescita quelle fonti di Innovazione fino ad oggi meno utilizzate: innanzitutto le Startup, il cui utilizzo, cresciuto rispetto all’indagine dello scorso anno, nelle previsioni salirà addirittura al 26% a pari merito con le Società di consulenza. Aumenta anche l’interesse per i Centri di Ricerca e le Università e nei confronti dei Clienti esterni (entrambi con un incremento del 6%), insieme alle Aziende non Concorrenti (Amazon e Google insegnano come entrare in nuovi settori), che passano dal 9% al 12% nelle preferenze.

Il nuovo panorama dell’Innovazione è sempre più caratterizzato da un ecosistema inedito che si sta componendo sotto i nostri occhi. La strada è ancora lunga ma alcuni elementi stanno chiaramente mettendosi a fuoco. Se da un lato, i tradizionali player di Innovazione stanno perdendo il loro smalto innovativo rispetto a fenomeni più incisivi, dall’altro lato anche in Italia si consolidano casi eccellenti di Startup e Centri di Ricerca con le loro significative collaborazioni con incumbent. Satispay, top round nazionale del mobile payment, ha recentemente stretto accordi con Esselunga e Vivigas; Cloud4Wi opera con successo da un paio di anni nel campo della connettività con clienti come ACI, Ferrovie dello Stato Italiane e molti colossi del fashion per offrire la migliore mobile experience e analizzare il comportamento dei clienti all’interno delle proprie location; Ferragamo è il primo marchio ad utilizzare l’esclusivo tessuto Orange Fiber (praticamente un tessuto fatto dagli scarti di bucce d’arancia) e, cogliendo l’essenza e le potenzialità espressive dell’innovativo tessuto ricavato dagli agrumi, ha dato vita ad una collezione omaggio alla creatività mediterranea; e ancora Lanieri, abiti da uomo su misura online, gode del supporto di storici marchi della manifattura come Reda.

La lista non finisce qui, siamo solo agli inizi.

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Alessandra Luksch
Alessandra Luksch

Direttore dell'Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

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