La storia
Fubles, la startup che piace a Renzo Rosso
Nata dalla necessità di organizzare le partite di calcio all’università, è diventato il più esteso soccer network d’Europa. Dei co-fondatori, uno ha lasciato il lavoro a Buongiorno Spa, l’altro ha sospeso l’università promettendo alla madre che prima o poi si laureerà. Ecco la società che ha conquistato la Red Circle dell’imprenditore veneto
di Concetta Desando
Pubblicato il 10 Ott 2013

A capire le potenzialità del progetto è Mirko Trasciatti, 34 anni di Monza. “Se c’è una cosa che unisce gli italiani è proprio il calcetto. In campo ci si spoglia di idee politiche, colore della pelle e ideologie. Ciò che conta è divertirsi” racconta. Convinto di ciò Mirko molla il suo lavoro nell’azienda Buongiorno Spa per dedicarsi a quel sito e farne una start up. “Non nego che nella mia scelta ci sia stata una buona dose di incoscienza, ma l’incontro con il sito in grado di organizzare partite di calcetto è stato un colpo di fulmine. Ho seguito l’istinto e mi sono buttato”. E l’istinto non lo ha tradito. È nata così Fubles, una community dedicata al calcio giocato. “È la soluzione a un’esigenza estremamente diffusa per chi gioca a calcetto: organizzare partite in modo semplice e veloce, per poi scendere in campo e dedicarsi alla sfida. Basta iscriversi, selezionare una città, vedere quali partite si giocheranno nei dintorni e confermare la propria presenza. Tutto qui. Il segreto di questa start up è proprio la sua efficacia: Fubles non ha inventato né le partite di calcetto né il modo per organizzarle, ma dice all’utente che in una determinata città a una certa ora si giocherà una partita”. Oggi Fubles è anche un’app per le tre piattaforme principali: Android (sviluppata in collaborazione con Samsung), Windows Phone e iPhone (nominata da Apple Italia 2ª migliore applicazione 2011 dopo Instagram). Ed è tra le applicazioni web e mobile selezionate e inserite nell’App Center di Facebook.
Non a caso Red Circle Investments, società finanziaria della famiglia Rosso, è entrata per il 15% nel capitale della start up. Utente attivo della community, Stefano Rosso, ora nel cda di Fubles, racconta: “Ho scoperto Fubles grazie ai miei colleghi che organizzavano le partite di calcetto della nostra azienda utilizzando questa piattaforma. Ho avuto poi l’opportunità di conoscere il team che la gestisce e mi sono appassionato al progetto al punto di decidere di farne parte”.
A Mirko si sono uniti Giuseppe De Giorgi e Stefano Rodriguez. “Il primo è un ingegnere di Lecce, il secondo è la vera mente della start up. Studiava informatica all’Università e ha sospeso gli studi per buttarsi a capofitto nel progetto. Ma ha dovuto promettere alla madre che prima o poi arriverà alla laurea”. Insieme i tre co-fondatori hanno scelto il nome: “Fubles non ha nessun significato, è una storpiatura di football. Tutti i domini con la parola football erano occupati, così abbiamo giocato sul termine. A volte ci divertiamo a dire ai nostri utenti che è il termine friulano per football, o addirittura sudamericano”.
Oggi Fubles ha rilasciato la versione in inglese e spagnolo: “Siamo pronti a rafforzare l’espansione anche all’estero dove la nostra ricetta speciale per il calcetto sta raccogliendo già i suoi primi estimatori” conclude Mirko. Che ci svela un ultimo progetto: “Vogliamo creare un torneo a livello nazionale fra le squadre che si formano su Fubles. In palio un viaggio in Brasile in occasione dei mondiali di calcio”.