11 investimenti e 1 exit: la ripresa d’autunno delle startup italiane

Dai 10 milioni di euro per DoveConviene ai 60 milioni di dollari per Zomato. Immobiliare.it investe 5 milioni di euro in Uala mentre il 23enne Daniele Ratti vende Fatture in Cloud a TeamSystem per 1,5 milioni di euro. Tutto nel solo mese di settembre. Per l’ecosistema si prevede un autunno ricco di movimenti e sorprese

Pubblicato il 01 Ott 2015

Investimenti, acquisizioni, exit, partnership: quella appena trascorsa è stata un’estate caldissima per l’ecosistema italiano. E la ripresa autunnale non è da meno. Il mese di settembre è stato un susseguirsi di investimenti: dai 10 milioni di euro per DoveConviene ai 60 milioni di dollari per Zomato, dai 5 milion di euro per Uala e GreenBone ai 3 milioni per Satispay, solo per citare alcune operazioni. L’interesse degli investitori spazia dalle startup che aiutano a semplificare la vita degli utenti (DoveConviene, ad esempio, è una piattaforma digitale che informa su promozioni e prodotti dei negozi vicino a casa; Satispay aiuta a pagare tramite il cellulare) a quelle attive nelle tecnologie medicali (GreenBone sviluppa una tecnologia rivoluzionaria in ambito ortopedico-traumatologico). E spesso parliamo di investitori stranieri, che hanno deciso di puntare interesse e capitali sulle nuove imprese italiane. Ciliegina sulla torta della ripresa autunnale è l’exit di Fatture in Cloud: la startup fondata all’inizio del 2014 dal 23enne Daniele Ratti è stata acquisita da TeamSystem per un milione e mezzo di euro.

Ecco nel dettaglio tutte le operazione di settembre.

10 milioni di euro per DoveConviene da un fondo europeo. La piattaforma digitale che informa su promozioni e prodotti dei negozi vicino a casa ha chiuso un nuovo funding con Highland Capital Partners Europe, primario fondo europeo con investimenti in altri leader internazionali tra cui Privalia e PhotoBox. È uno dei maggiori investimenti, se non il maggiore, di un Venture Capital straniero sul digitale in Italia. La società – già partecipata da Principia SGR, attraverso il Fondo Principia II, 360 Capital Partners e Merifin Capital – ha raccolto così complessivamente negli ultimi 3 anni oltre 20 milioni di euro. Adesso l’obiettivo di DoveConviene è arrivare a essere presente in 10 Paesi entro la fine del 2016. DoveConviene, che ha uffici a Cagliari, Bologna e Milano, è una delle poche (meno di una trentina) startup italiane milionarie, ovvero che superano il milione di euro di giro d’affari.

60 milioni di dollari per Zomato, l’app per la ricerca dei ristoranti. Il nuovo finanziamento è arrivato da Singapore Temasek e Vy Capital e porta i fondi totali dell’azienda a 225 milioni di dollari. “Questo nuovo investimento è la prova del fatto che stiamo procedendo nella direzione giusta e testimonia la fiducia riposta in noi dagli investitori, che credono nella nostra visione – spiega Guk Kim, Country Manager di Zomato Italia -. Il nostro obiettivo principale è diventare il ponte e il collegamento ideale tra i consumatori e i ristoratori. Grazie a questo investimento, inoltre, il business in Italia continuerà a consolidarsi e anche il team vedrà un’ulteriore crescita, con un aumento delle assunzioni già nei prossimi mesi. Infine, il budget a disposizione sarà importante per progettare e sviluppare nuovi prodotti con il fine di mettere in contatto in modo sempre efficace i ristoratori con i loro clienti”. (Leggi l’intervista a Guk Kim, country manager di Zomato Italia)

5 milioni di euro per Uala da Immobiliare.it. L’azienda attiva nella ricerca di immobili online ha investito nella startup dedicata al mondo beauty che raccoglie i migliori saloni di hairstyling, centri di bellezza ed estetica. Ma che cosa unisce due realtà tanto diverse per settore e business? «Quando lanciammo Immobiliare.it, una delle sfide principali fu quella di far comprendere al mercato il processo di digitalizzazione della ricerca immobiliare, e questo richiese molto tempo» – ha dichiarato Silvio Pagliani, tra i fondatori di Immobiliare.it – «Oggi la digitalizzazione del mondo beauty è all’inizio e noi crediamo ci siano molte analogie con la storia che abbiamo vissuto in prima persona; nel corso dei prossimi anni assisteremo ad un forte cambiamento nei comportamenti dei consumatori anche in questo settore».

3 milioni di euro per GreenBone. La startup attiva nell’ambito delle tecnologie medicali ha ricevuto al primo round di finanziamento un supporto di 3 milioni di Euro da ZernikeMeta Ventures, società finanziaria specializzata nella finanza per l’innovazione e la creazione di nuove imprese – tramite il fondo Ingenium Emilia-Romagna, Italian Angels for Growth (IAG), il più grande Angel Group italiano attivo dal 2007 nello sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e il contributo di alcuni investitori privati sia italiani che esteri. Costituita nel 2014 con sede a Faenza, GreenBone sviluppa una tecnologia rivoluzionaria in ambito ortopedico-traumatologico per la realizzazione di impianti ossei derivati da strutture naturali come il legno, dotati di straordinarie proprietà rigenerative e particolarmente adatti per affrontare la perdita di porzioni considerevoli delle ossa lunghe in seguito a traumi o tumori e altre situazioni critiche dell’apparato scheletrico.

3 milioni di euro per Satispay. La startup che ha ideato un sistema per dire addio ai contanti, trasferendo denaro tramite cellulare a commissione zero, ha ricevuto tre milioni di euro da Jonathan Weiner e Ray Iglesias, responsabili del progetto Google Wallet, e da altri imprenditori stranieri. Fondata da tre amici nel 2013, Satispay funziona così: si scarica la app (disponibile per iPhone, Android e Windows Phone) e ci si iscrive al sistema, inserendo i propri dati bancari. Una volta fatto questo poi si può dare il via alle transizioni di denaro via telefono con gli altri contatti, privati o commerciali, che usano lo stesso circuito. La startup aveva già ricevuto 5 milioni di euro ad agosto.

1 milione di euro per Fazland. La piattaforma digitale che si propone di rivoluzionare il settore degli home services, aiutando l’utente a trovare con un clic dall’elettrcista all’idraulico, ha ricevuto il finanziamento da due primari venture capital – RedSeed Ventures e Zernike Meta Ventures – e da un gruppo di business angel tra cui il network Custodi di Successo. Ora gli obiettivi della startup sono due: diventare il player di riferimento nel mercato italiano cntinuando l’espansione in Europa (la piattaforma è già operativa in Germania e in Romania) e arricchirsi di nuove categorie di offerta, proponendo non più solo servizi per la casa ma anche servizi per la cura della persona (personal trainers, fotografi) e per il business (commercialisti, traduttori, consulenti).

400mila euro per GiPStech. I soci di Italian Angels for Growth (IAG) insieme a Embed Capital hanno investito 400mila euro nella startup che ha sviluppato una soluzione per la localizzazione indoor, per permettere di localizzare in modo economico e preciso in ambienti chiusi, non raggiunti dal GPS, utilizzando un semplice smartphone. Questo investimento fa seguito a un precedente round di finanziamento da 200mila euro realizzato dai soci di IAG nel maggio 2014 che ha così completato il seed della Società. Il capitale raccolto verrà utilizzato da GiPStech per cominciare l’ingresso nel mercato con la propria soluzione. Un mercato, quello dei sistemi di localizzazione indoor, particolarmente promettente, con la prospettiva di generare complessivamente ricavi per 2,6 miliardi di dollari già nel 2018, secondo una stima di Markets and Markets. (Leggi la storia di GiPStech)

400mila euro per Docsity da investitori stranieri. Sette business angel italiani e internazionali hanno investito sulla piattaforma per lo scambio di appunti e l’online tutoring (ripetizioni sul web) creata da un gruppo di giovani di Torino. Tra i nomi di spicco figura Narem Shaam, un indiano che ha studiato negli Usa per poi fondare GoEuro, startup in forte ascesa che fornisce un servizio per integrare orari e costi di tutti i mezzi di trasporto. Altro investitore è Eric Wahlforss, co-fondatore di Soundcloud, stratup europea fornitrice di una piattaforma che permette ai musicisti di collaborare, promuovere e distribuire la loro musica. Altro big investor è un top manager di Dropbox, società ideata e guidata dallo statunitense Drew Houston. Tra gli altri investor ci sono un francese, un newyorchese e alcuni italiani, per il momento volutamente anonimi.

250mila euro per Bauzaar da Club Digitale e P101. Il portale di ecommerce dedicato ai prodotti per cani e gatti ha ricevuto il finanziamento sia da investitori già presenti nella compagine quale P101, sia da new entry come Club Digitale. La startup utilizzerà i nuovi fondi per centrare due obiettivi: raggiungere un fatturato da un milione di euro nel 2015 e diventare il terzo player sul mercato italiano digitale entro il 2018, con volume d’affari intorno a 15 milioni di euro. (Leggi la storia di Bauzaar)

150mila euro per Croadway da Tim Ventures. Con questa operazione Tim Ventures ha perfezionato l’ingresso nel capitale sociale della startup innovativa che permette agli utenti di ricevere informazioni sui mercati finanziari, attraverso l’analisi dei comportamenti dei trader in Borsa. La startup è stata selezionata nel 2014 da TIM #Wcap, l’acceleratore d’impresa di TIM. Al finanziamento ha partecipato Club Italia Investimenti 2. Con questa nuova iniezione, la startup completerà lo sviluppo della piattaforma.

ShapeMe finanziata da un gruppo di business angel e finanziatori privati. La piattaforma web che mette in contatto chi offre servizi di fitness e benessere e chi vuole riceverli per mantenersi in forma, ha chiuso un primo round di finanziamento che la porta a una valutazione di 270mila euro. A credere nelle potenzialità del progetto è un gruppo di business angel e finanziatori privati di Bologna, la città dove è stata creata la piattaforma. “ShapeMe nasce per aiutare le persone a stare in forma grazie alla tecnologia. Nelle prossime settimane annunceremo partnership con prestigiose aziende operanti nel settore e, grazie alle risorse acquisite, intensificheremo le attività di marketing e comunicazione già in essere, con l’obiettivo di crescere e consolidare il nostro servizio di benessere on-demand su tutto il mercato italiano”, dice Matteo Bonicelli Della Vite, CEO di ShapeMe.

Exit di Fatture in Cloud: venduta a TeamSystem per 1 milione e mezzo di euro. Lanciata ad inizio 2014 dal 23enne startupper bergamasco Daniele Ratti, Fatture in Cloud rivoluziona il modo di lavorare delle micro-imprese e dei liberi professionisti che con pochi clic possono registrare e gestire la propria fatturazione e contabilità in maniera semplice, da qualsiasi dispositivo (tablet, smartphone, desktop) e su qualsiasi piattaforma tecnologica. TeamSystem, società attiva nel software e nei servizi per professionisti e aziende, ha acquisito il 51% della società. L’importo, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, dovrebbe essere un milione e mezzo di euro.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati