Satispay, la startup per dire addio ai contanti fa pagare il pieno con lo smartphone

La società, fondata da tre amici nel 2013, ha già ottenuto 5milioni di finanziamenti. La loro app permette di trasferire denaro tramite cellulare a commissioni zero. Adesso si può usare anche nei distributori TotalErg. L’ad Alberto Dalmasso: «Così gli esercenti abbattono le spese bancarie»

Pubblicato il 14 Ago 2015

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I co-fondatori di Satispay: Samuele Pinta, Alberto Dalmasso e Dario Brignone

Addio contanti ma soprattutto, addio commissioni bancarie. È questa l’idea che ha portato tre amici neolaureati a fondare, nel 2013, il sistema di pagamento Satispay, riuscendo, negli anni, a farlo crescere sino a creare una realtà da 4.000 utenti e ad attrarre investimenti per più di 5 milioni di euro.

L’azienda ha lanciato da poche settimane la sua partnership con la rete di distributori di carburanti TotalErg che consente ai suoi clienti, prima nell’area di Milano e Como e, in seguito in tutta Italia di poter pagare il rifornimento con il cellulare.

Satispay funziona così: si scarica la app (disponibile per iPhone, Android e Windows Phone) e ci si iscrive al sistema, inserendo i propri dati bancari. Una volta fatto questo poi si può dare il via alle transizioni di denaro via telefono con gli altri contatti, privati o commerciali, che usano lo stesso circuito.

Senza passaggi fisici di denaro e, soprattutto, senza nessuna commissione. «Il vantaggio è sia per gli esercenti che per i clienti», spiega a EconomyUp l’amministratore delegato Alberto Dalmasso. «Per i primi consiste nell’abbattimento delle spese bancarie, per i secondi nella possibilità di poter pagare qualsiasi cosa, fosse anche solo un caffè, senza né carte né contanti, ma solo con il cellulare».

A rendere possibile il sistema Satispay è stata, tra le altre cose, la decisione dell’Unione europea, arrivata quasi contemporaneamente alla nascita della startup, di unificare i sistemi di bonifico bancario secondo un unico standard, eliminando le differenze di procedure e costi tra i Paesi Ue.

«Anche per effetto del sistema voluto dall’Unione europea – continua Dalmasso – Satispay ha preso piede ed è cresciuta. Così, se all’inizio eravamo tre ventenni (oltre a Dalmasso, gli altri due co-fondatori sono Dario Brignone e Samuele Pinta, ndr) in una stanza, oggi, due anni dopo, siamo in venti e siamo la startup italiana che, ottenendo nel 2014 un finanziamento da 5 milioni di euro, ha avuto la singola operazione di investimento più alta».

Tra i finanziatori che a oggi hanno scommesso su Satispay compaiono nomi come quello di Jonathan Weiner e Ray Iglesias, responsabili del progetto Google Wallet e fondatori di Money2020, la più grande conferenza mondiale sulle innovazioni dei pagamenti e dei servizi finanziari (in programma a Las Vegas dal 25 al 28 ottobre 2015).

Oltre a loro, tra i soggetti che hanno investito in Satispay ci sono Banca Iccrea, Nicola Carbonari, fondatore di Autoscout24 e Giuseppe Donagemma, vice president networks di Samsung Electronics. Un’ampia rete di investitori cui si aggiunge appunto anche la partnership commerciale con il colosso francese del petrolio TotalErg.

«Siamo i primi in Italia ad adottare una soluzione di “full mobile payment” per il settore petrolifero e vogliamo implementare il servizio in nuove stazioni in tutta la penisola – ha commentato il responsabile marketing strategico di TotalErg Fabio Bonavita presentando l’iniziativa – anche perché i dati sono chiari: i pagamenti digitali innovativi sono cresciuti del 20% nel 2014 nonostante la riduzione dei consumi e, tra questi, i pagamenti da mobile hanno registrato addirittura una crescita del 60%. Non vi è dubbio che siamo di fronte a un fenomeno nuovo dalle grandi potenzialità che ci permette, grazie all’accordo con Satispay, di aggiungere innovazione all’acquisto di carburante in modo semplice e sicuro».

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