La strategia Luiss: diventare la prima cliente delle startup

L’università di Confindustria sceglie la via del procurement per sostenere le nuove imprese accelerate a Enlabs. Le prime che hanno offerto i loro prodotti e servizi all’ateneo sono state Qurami (sistema di gestione delle file agli sportelli), Le Cicogne (ricerca online di babysitting e baby teaching) e CoContest (crowdsourcing di idee dedicate all’interior design)

Pubblicato il 02 Ago 2014

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Diventare il primo cliente di una nuova impresa può diventare in alcuni casi più importante che finanziarla. È anche per questo la Luiss Guido Carli ha scelto la strada del procurement con le startup di Luiss Enlabs. In altre parole, quando si presentano le giuste condizioni, l’ateneo capitolino si propone come primo utente dei servizi offerti dalle neoimprese in accelerazione al secondo piano della stazione Termini.

Essere un’organizzazione importante – in questo caso, un’università – e fare da first user, ovvero da primo cliente/utente, può essere importante per le startup perché contribuisce a creare una buona reputazione e a fare curriculum. In più, rappresenta ovviamente un’entrata economica.

Sono già tre le startup che, in meno di due anni, hanno offerto alla Luiss nuovi servizi a prezzo di mercato. La prima è stata Qurami, il sistema di gestione delle file agli sportelli degli uffici aperti al pubblico, che è stato acquistato dalla segreteria studenti dell’università di Confindustria, nel 2012. Da oltre un anno e mezzo, chi ha bisogno della segreteria studenti della Luiss non deve perdere tempo facendo la fila.

Poi è stato il turno delle Cicogne, la startup, fondata da tre neolaureate, che mette a disposizione un servizio, online e su misura, di babysitting e baby teaching: lo scorso 27 giugno, le Cicogne sono state coinvolte in occasione del LuissKids Day, la giornata dedicata ai figli dei dipendenti e dei docenti dell’università. Durante l’evento, Le Cicogne hanno curato e intrattenuto i bambini in diversi momenti della giornata, consentendo ai genitori di conservare alcuni momenti per svolgere il proprio lavoro.

Ultima startup, in ordine di tempo, a proporre il proprio prodotto all’ateneo intitolato a Guido Carli è stata CoContest, la piattaforma online dedicata al mercato dell’interior design, che permette di trovare idee progettuali per ristrutturare un appartamento o un locale. La sinergia con l’ateneo si realizza per la ristrutturazione della Biblioteca dell’università, per cui verrà utilizzato il modello del crowdsourcing affidandosi alle neoimpresa. Il bando internazionale per la ristrutturazione della Library Luiss è stato aperto infatti sul portale di CoContest. Architetti e designer di tutto il mondo si stanno sfidando caricando i loro progetti. Per il migliore è in palio un premio di 1.500 dollari.

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