NEGOZI DEL FUTURO

In Italia il primo negozio digitale Ikea: come sarà e le differenze con l’e-commerce

Interazione con gli addetti alle vendite, percorsi personalizzati e, forse, un ristorante online e ricette di cucina in live streaming: Fruto Hernández, Country Home Furnishing & Retail Design Manager di Ikea, immagina l’evoluzione del negozio digitale aperto da Ikea nel 2020. Piena operatività nel 2022

Pubblicato il 02 Feb 2021

Fruto Hernández, Country Home Furnishing & Retail Design Manager di Ikea. Sta gestendo il negozio digitale di Ikea

Un grande negozio digitale dove si può girovagare ma anche seguire percorsi personalizzati (per esempio: solo arredamento per appartamenti piccoli, oppure solo per famiglie), interagire con gli addetti alle vendite e, in futuro, forse, anche accedere alla zona ristorante in modo totalmente virtuale o seguire corsi di cucina in live streaming: questo è – e soprattutto questo potrebbe diventare – il nuovo negozio digitale Ikea. Lanciato in Italia nel 2020, è qualcosa di diverso, e di più sperimentale, rispetto al sito web dove da tempo il colosso svedese dei mobili mette a disposizione i suoi prodotti. “Il nostro virtual store è l’attesa estensione delle necessità dei consumatori” dice a EconomyUp Fruto Hernández, Country Home Furnishing & Retail Design Manager di Ikea. L’Italia, in questo momento, è pioniera di innovazione nel retail: questo è infatti il primo negozio digitale di Ingka Group, holding olandese che controlla 378 store Ikea in 30 mercati su un totale di oltre 420 e che si può definire il franchising di Ikea. “Naturalmente – spiega Hernández – ciò che si sperimenta nel negozio fisico è diverso rispetto all’online, ma la nostra ambizione è raggiungere un’esperienza di acquisto omnichannel completamente integrata, in cui miriamo a fornire una customer experience più fluida e stimolante, indipendentemente dal canale in cui si trovano i consumatori”.

Come funziona il negozio digitale di Ikea

È sufficiente cliccare QUI  per iniziare il tour con il proprio mouse. Si entra nell’atrio dove sono in mostra le novità del momento, proprio come nel percorso fisico tradizionale, e poi, salendo le scale mobili, si approda nei vari reparti. Si può attivare la riproduzione automatica facendosi guidare nel tour, o ci si può muovere autonomamente in ogni direzione, a 360 gradi, soffermandosi su singoli ambienti e singoli articoli. Per approfondire i dettagli di un mobile o un oggetto è sufficiente cliccare su di esso con il mouse. Dopodiché è possibile inserire l’oggetto nel carrello per farselo spedire a casa o ritirarlo in negozio.

Chi è Fruto Hernández

L’ideatore del negozio digitale di Ikea è nato nel novembre 1973 a Eindhoven, nei Paesi Bassi, ha studiato Graphic Design in Belgio e lavora per Ikea dal 2001. In questi anni ha guidato l’agenda home furnishing e contribuito all’apertura di molti Meeting Point per i clienti in Paesi come Spagna, Grecia, Cipro, Regione Sud Est Europa, Arabia Saudita, Bahrain e Italia nel suo ruolo di Home Furnishing & Retail Design manager. Nel frattempo ha lavorato con Ikea come Property & Expansion manager nella regione del Golfo e come Retail Innovation manager in IKEA Italia.

Fruto Hernández, Country Home Furnishing & Retail Design Manager di Ikea. Sta gestendo il negozio digitale di Ikea
Chiediamo dunque a Hernández tutte le principali novità, e le prospettive, relative al negozio digitale di Ikea, una realtà in continua evoluzione.

Perché un negozio digitale? Non bastava il sito Internet?

La “full experience” avviene ancora negli store fisici di Ikea, ma nel frattempo, in base a comportamenti e necessità dei consumatori, continuiamo a cercare nuovi modi di interagire con le persone. La soluzione che offriamo oggi sul web è solo l’inizio.

Quale è la differenza tra sito e digital store?

Sul sito Internet è possibile reperire le immagini dei prodotti, associate alle loro caratteristiche e ai vantaggi collegati ai nostri principi di Design Democratico (prezzo basso, funzione, sostenibilità, forma, qualità). È un canale apprezzato dai clienti. Nel virtual store c’è l’esperienza. E in futuro scenderemo ancora più in profondità. Chi ha intenzione di fare acquisti potrà interagire con il personal shopper, con l’interior designer, avere accesso a tour personalizzati. Un esempio: sono un giovane padre, potrò seguire un percorso che mi mostra l’arredamento necessario quando ci sono bambini in casa. Oppure vivo in un monolocale, quindi otterrò un “viaggio” attraverso le soluzioni ideali per spazi di piccole dimensioni.

Quando saranno operative queste funzionalità?

Per ora siamo al primo step, stiamo lavorando sull’aggiornamento del negozio digitale, lo facciamo quattro volte all’anno. Siamo partiti in sordina, non abbiamo fatto campagne di marketing, solo un banner sul sito e la comunicazione social, sui quali siamo molto attivi dal primo lockdown. Adesso è il momento di esplorare applicazioni e funzionalità. È un viaggio che non finisce mai, ma molte idee saranno realizzate nel 2022. Io, da qui, vedo il futuro.

E quali opportunità riserva il futuro?

Molteplici. Pensiamo alla gamification: vorremmo trovare nuovi modi per intrattenere i ragazzi attraverso la gamification inserita nel contesto del negozio digitale. Un altro elemento che potremmo esplorare è il ristorante. Siamo consapevoli del ruolo che svolge all’interno dei negozi fisici di Ikea. Cosa succederebbe se lo “espandessimo” online? Siamo famosi anche per i dolci che proponiamo. E se fornissimo ricette in live streaming per insegnare a fare in casa quei dolci? In definitiva ci stiamo seriamente impegnando per un’esperienza multicanale.

Altre aziende hanno un negozio digitale. In cosa Ikea si distingue dagli altri?

È vero, molte società ce l’hanno, ma le loro piattaforme non danno l’opportunità di fare acquisti. Il nostro offre questa possibilità. Lo abbiamo realizzato con un partner greco, la startup Vitrina Box, che fornisce una piattaforma per promuovere i prodotti attraverso una sua procedura dettagliata di esperienza virtuale equivalente a un tour della struttura.

Quali riscontri avete avuto dai primi mesi del negozio digitale Ikea?

È ancora presto per arrivare a conclusioni, e tutto sommato non vogliamo tirare le somme adesso. Le persone sono estremamente interessate, lo stanno visitando e abbiamo un buon tasso di conversione.

Lo store digitale finirà per avere un impatto negativo su quello fisico?

Sono convinto che virtuale e reale siano perfettamente bilanciati tra loro. Noi di Ikea garantiamo un’ottima shopping experience e vogliamo continuare a farlo offrendo un’esperienza ancora più interessante. Con il dilagare dell’ecommerce, essere presenti online è decisamente importante. Quando andiamo online, dobbiamo farlo nello stesso modo “forte” con cui gestiamo gli store fisici.

E le persone? Servirà un reskilling?

Penso proprio di sì. Del resto questo riguarda l’intero mondo del retail: la trasformazione digitale lo sta sconvolgendo. Ma in un modo decisamente eccitante.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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