Food delivery: nel 2020 la startup Nito lancerà un veicolo elettrico in sharing

NITO (Nuova Industria Torinese) ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd per raccogliere fondi destinati a portare più velocemente su strada la sua motocicletta elettrica e ad avviare l’ingegnerizzazione di Cargo & Share, un due ruote da usare in sharing per le consegne a domicilio. Qui i dettagli

Pubblicato il 26 Lug 2019

nito

A César Mendoza, CEO di Nito, l’idea è venuta guardando alcune foto particolarmente curiose: persone che guidano biciclette, moto o motorini, spesso vecchi e scassati, riuscendo a trasportare carichi ingombranti come ceste, sacchi, generi alimentari o addirittura frigoriferi. Da designer qual è (per 12 anni direttore dell’Istituto Europeo di Design di Torino, per oltre 16 presidente di Sumo Design) Mendoza ha studiato le immagini per capire quale bisogno esprimessero. Da imprenditore (la startup da lui fondata 4 anni fa produce veicoli elettrici su due ruote) ha pensato a come sviluppare un prodotto in grado di soddisfare quella necessità di mercato. Risultato: l’azienda sta per avviare l’ingegnerizzazione di un nuovo veicolo, Cargo & Share, che sarà elettrico, a due ruote, in sharing e utilizzabile per le consegne a domicilio. Mendoza dice di aver già contattato un’importante azienda che fa sharing e che sarebbe intenzionata a ordinare circa 500 pezzi. Il CEO assicura che il veicolo sarà pronto entro la metà del 2020. Ovviamente è ancora tutto in evoluzione, come sono per loro natura in evoluzione le strategie e i processi delle giovani realtà imprenditoriali innovative. Ma è comunque interessante che, sul mercato della mobilità, emerga un’idea innovativa per i mezzi destinati alle consegne del cibo a domicilio: invece delle biciclette sulle quali viaggiano i corrieri dei vari food delivery, portando a spalla i contenitori per alimenti, potrebbero irrompere sulla scena della mobilità urbana veicoli diversi, sicuramente con un design diverso. Ma andiamo con ordine e vediamo come nasce Nito, cosa fa e perché attualmente è alla ricerca di un finanziamento da almeno 500mila euro sulla piattaforma di equity crowdfunding Mamacrowd.

Come è nata e cosa fa Nito

Fondata quattro anni fa, NITO – Nuova Industria Torinese – progetta, produce e commercializza veicoli su due ruote a spinta ed elettrici, puntando molto sul design. Per il 68% i veicoli sono prodotti in Cina, per il 32% in Italia. L’assemblaggio avviene a Torino, in futuro anche in Cina. Il CEO César Mendoza è di origine venezuelana anche se da molti anni vive in Italia, due soci sono milanesi e uno di Novara. Lo scooter elettrico NES è stato pluripremiato in Europa per il suo design. La società, classificata come startup innovativa, ha 6 importatori in Europa e 1 negli Stati Uniti, 23 dealer nella rete italiana e impegni di vendita per più di 800 unità nel 2019. L’obiettivo per il 2020 è affermarsi in Cina, dove vengono venduti più di 20 milioni di scooter elettrici all’anno. In Italia se ne vendono solo circa 100mila.

Presentazione della campagna di Nito su Mamacrowd (a sinistra il CEO César Mendoza)

I prodotti: scooter, monopattini e moto elettrici

Ad oggi il prodotto più importante è lo scooter elettrico NES, omologato per due persone, in versione motociclo (NES 10 velocità max 90 km/h, con un’autonomia di 80 km) e ciclomotore (NES 5 velocità max 45 km/h, con un’autonomia di 100 km).

Nito produce anche un monopattino pieghevole e personalizzabile N1 (in due versioni a spinta ed elettrico), una bicicletta convertibile in monopattino N2 e un ciclomotore leggero pieghevole N3.

L’azienda propone anche una motocicletta elettrica da 11 kW, N4, presentata nella sua versione concept ad Eicma 2018. Accolto positivamente dal mercato, l’arrivo delle prime 50 unità è previsto per il secondo trimestre del 2020.

Perché Nito ricorre all’equity crowdfunding

Nito ha deciso di accelerare il suo percorso imprenditoriale e per farlo ha avviato una campagna di equity crowdfunding su mamacrowd.com, prima piattaforma in Italia con 22,6 milioni di euro raccolti e 58 campagne chiuse con successo. L’equity crowdfunding è la procedura di finanziamento dedicata a startup e pmi innovative che consente di contribuire al finanziamento di queste società in cambio di quote delle società stesse. Con i fondi raccolti l’azienda intende consolidarsi, completare la strutturazione del team e aumentare la produttività. In particolare, i fondi verranno utilizzati per portare più velocemente sulle strade l’Urban Motard N4 e avviare l’ingegnerizzazione del nuovo veicolo Cargo & Share.

Che cos’è Cargo & Share

Cargo & Share nasce per il mercato delle sharing ed è per il momento l’unico veicolo di Nito pensato per la condivisione. “Sarà un veicolo a due ruote, elettrico, con una volumetria importante e potrà servire per il food delivery” spiega César Mendoza a EconomyUp. “È un concetto di pick up all’americana: durante la settimana gli americani usano questo tipo di veicolo per lavoro, nel weekend lo ripuliscono e lo utilizzano per divertimento”. Come detto, Nito è in trattative con una società di sharing per la fornitura dei mezzi. Sulle tempistiche, Mendoza assicura che il modello verrà presentato a novembre 2019 per poi essere portato su strada entro aprile 2020. Nel frattempo, però, è importante per la società riuscire a raggiungere il target di 500mila euro che si è prefissata nella campagna di equity crowdfunding.

L’equity crowdfunding di Nito: gli investitori possono diventare clienti

La campagna di Nito dà la possibilità agli investitori di diventare clienti e ai clienti di diventare investitori, infatti è stato pensato un reward immediato per chi partecipa: la possibilità di acquistare i prodotti a un prezzo speciale, anche con il minimo della quota. Per i primi 800 investitori dunque, oltre alla detrazione fiscale prevista dallo Stato italiano, ci sarà uno sconto del 10% sull’acquisto di uno scooter elettrico NES, mentre per i primi 15 che investiranno oltre € 20.000 lo sconto del 10% sarà su tutta la gamma, dal monopattino a spinta all’Urban Motard N4. “Coloro che crederanno nel nostro progetto e lo finanzieranno – conclude Mendoza – non solo ci accompagneranno nel divenire un futuro player mondiale delle due ruote elettriche, ma saranno protagonisti del cambiamento epocale che porterà finalmente ad avere una mobilità sostenibile.

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Luciana Maci
Luciana Maci

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, digital transformation e di come sta cambiando il mondo con le nuove tecnologie. Sono dal 2013 in Digital360 Group, prima in CorCom, poi in EconomyUp. In passato ho partecipato al primo esperimento di giornalismo collaborativo online in Italia (Misna).

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