NUOVA IMPRENDITORIALITÀ

Food delivery b2b, 630mila euro per Deliveristo: nomi importanti del retail tra investitori e team

La startup fondata nel 2017 è la prima in Italia ad occuparsi di digitalizzazione del food delivery nel B2B. La squadra di Deliveristo è volutamente eterogena, dal CEO Ivan Aimo, che viene da Innogest, all’esperto di logistica, Rolando Toto Brocchi, ex CRAI. Tra gli investitori il presidente di CRAI Giangiacomo Ibba

Pubblicato il 18 Lug 2019

Deliveristo

Un team particolarmente eterogeno e investitori rilevanti del settore sono i punti forti di Deliveristo, startup attiva nella digitalizzazione del food delivery B2B, che ha appena chiuso un finanziamento seed da 630.000 euro. Probabilmente grazie anche e soprattutto a queste caratteristiche.

Che cosa fa Deliveristo

Fondata a luglio 2017 e attiva sul mercato a partire dall’autunno 2018, Deliveristo digitalizza l’attuale approvvigionamento delle forniture di chef e ristoratori grazie ad una piattaforma che li pone in contatto diretto con i produttori in maniera facile, veloce ed efficiente.

Il team di Deliveristo: diversificato e competente

Il team che sta lavorando all’iniziativa è stato composto per garantire la massima eterogeneità di know-how. Tra i membri del team c’è per esempio il CTO (Chief Technology Officer) Claudio Geraci, ex capo dello sviluppo di Mosaicoon, dove ha iniziato come primo dipendente fino al momento in cui contava 100 dipendenti di cui 16 risorse all’interno del reparto IT. Come si ricorderà Mosaicoon, scaleup (ex startup “cresciuta”) siciliana tra le prime in Italia specializzate nella produzione, nella distribuzione e nel monitoraggio di campagne virali online, ha chiuso a metà 2018, suscitando una vastità di reazioni e diverse riflessioni sulla necessità del fallimento nell’attività imprenditoriale.

È significativo che Claudio Geraci abbia intrapreso una nuova avventura all’interno di una startup, dove auspicabilmente potrà portare la lezione che ha imparato in Mosaicoon.

Sempre in nome delle competenze diversificate, nella squadra di lavoro di Deliveristo ci sono esperti di conoscenza del prodotto, due laureati all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo con esperienza in Eataly e Slow Food, e uno specialista di marketing digitale, il CMO Simone Russo, classificato tra i 100 più brillanti giovani under 30 della classifica Forbes, nei primi 5 all’interno della categoria “Consumer & Technology”.

Nel 2015 Simone Russo aveva lanciato una piattaforma online internazionale per consentire ad appassionati e professionisti del mondo dei droni di chiedere o offrire servizi, notizie, prodotti e consulenze, Dronersclub.com.

Dal gruppo CRAI, società cooperativa di dettaglianti alimentari diffusa su gran parte del territorio italiano, viene l’esperto di logistica, Rolando Toto Brocchi, che è stato appunto COO, Direttore Logistica e IT di CRAI.

Sulla conoscenza del ristoratore è ferrato Gabriele Angeleri, con esperienza nella ristorazione presso il Bulgari Hotel&Resort e ristorante Orso Poeta e laurea specialistica in legge e Food&Beverage Management presso l’Università Bocconi di Milano.

Ma soprattutto a garantire una profonda conoscenza delle dinamiche delle startup sono Ivan Aimo (CEO) e Luca Calia (COO), che provengono da un lungo passato in Innogest, tra i principali fondi di Venture Capital in Italia.

Ivan Aimo, Chief Executive Officer di Deliveristo, oltre ad essere stato Senior Associate presso il fondo di Venture Capital Innogest Capital, ha esperienza di consulenza digitale presso Econocom a Parigi e background accademico con laurea triennale in Ingegneria Fisica presso il Politecnico di Torino, laurea specialistica in Ingegneria Elettronica internazionale congiunta tra il Politecnico di Torino, il Politecnico di Grenoble, il Politecnico di Losanna e tesi finale all’Università della California, Berkeley; MBA (Master in Business Administration) post laurea presso il CDI di Parigi.

Il round di finanziamento e gli investitori coinvolti

Dopo il pre-seed round da 120.000 euro di febbraio 2018, dedicato alla costruzione della piattaforma e alla validazione delle prime metriche, Deliveristo ha chiuso il seed da 630.000 euro con l’obiettivo di consolidare le metriche e prepararsi per il Series A a inizio 2020.

L’attuale round di finanziamento da 630.000 euro ha coinvolto diversi investitori privati, tra i quali persone di riferimento nel settore della distribuzione food e business angels. Tra i tanti investitori c’è Giangiacomo Ibba, Presidente di CRAI, lo stesso gruppo da cui proviene l’esperto di logistica, Rolando Toto Brocchi, nonché Leader Price Italia. Lo stesso Rolando Toto Brocchi figura tra gli investitori, dunque lavora per la startup e vi ha anche investito, così come ha fatto Simone Russo (startupper e investitore). Ci sono poi Giorgio Annis (CEO Cash&Carry CentroCash), Marco Ferrari (CEO Anemocyte), Giacomo Fanin (CIO Cereal Docks), CPC-Lab (Fondo Food di Andrea Camerana, Gianluca Pozzi, Robert Carrara), Riccardo Fisogni (IAG – Italian Angels for growth), Laura Iris Ferro (Vice Presidente del Consiglio direttivo e Comitato Esecutivo IAG – Italian Angels for Growth).

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Ivan Aimo, CEO di Deliveristo – più che dal round di per sé, che ha superato il target prefissato di 500.000 euro, dal livello di investitori che ne hanno fatto parte. Lo spazio in cui operiamo sta attraendo grande attenzione in ogni altro Paese del mondo e siamo felici che stia nascendo lo stesso interesse anche in Italia. Possiamo ora contare su un team ed una compagine societaria che ha tutti gli elementi per poter perseguire gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti”.

L’ecosistema e Deliveristo

Il foodtech rappresenta uno tra i trend che sta registrando la maggior attenzione e crescita a livello globale. Gli investimenti in Venture Capital in questo spazio, prossimi allo 0 fino al 2012, sono cresciuti fino a superare i 14 miliardi di euro nel 2018 (Fonte: “Dealroom – The state of european foodtech 2018”). Tra i settori che stanno attraendo maggiori investimenti, la digitalizzazione della food delivery è sicuramente il più rappresentativo ed ha visto convertire 3,1 miliardi di euro investiti in piattaforme quali Delivery Hero, Just Eat, Hello Fresh, Takeaway.com, Deliveroo, per un valore complessivo di 21 miliardi di euro in soli 8 anni.

Dopo la digitalizzazione della food delivery del segmento B2C (dal ristoratore al consumatore finale), che è oramai in fase di consolidazione, in diversi Paesi recentemente (negli ultimi 3 anni) si sta verificando un livello di concentrazione degli investimenti analogo, ma focalizzato ora a monte nella catena del valore, corrispondente alla digitalizzazione della food delivery del segmento B2B, ovvero relativo alla fornitura di operatori Ho.Re.Ca. (Hotellerie, Restaurant, Café/Catering). Esempi virtuosi recenti: Gocheetah.com in USA (31.7M$ raccolti) Grubmarket in USA (89.1M$ raccolti), Procsea in Francia (3.7M$ raccolti), Ninjacart in India (139.5M$ raccolti), Meicai in Cina (792.6M$ raccolti).

In Italia non esiste ancora un player digitale di riferimento e Deliveristo ha come missione quella di coprire questa significativa opportunità.

La spesa relativa all’approvvigionamento di food, considerando i soli ristoranti italiani, rappresenta un mercato che supera i 7 miliardi di euro e circa 50 miliardi se riportato a livello europeo.

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